Attualità
Pensionamento Lavoratori esposti all’amianto. E’ stato accolto dal Governo l’odg presentato dal deputato Carlo Sibilia.
E’ stato accolto dal Governo l’ordine del giorno presentato dal deputato cittadino, Carlo Sibilia, sulla questione del prepensionamento dei lavoratori esposti all’amianto.
Il portavoce in Parlamento del Movimento 5 Stelle di Avellino aveva proposto un emendamento al cosiddetto “decreto del fare”, in questi giorni in discussione alla Camera, per agevolare le tutele pensionistiche di coloro che nello svolgimento della loro attività lavorativa sono stati a contatto con la fibra pericolosa e sono affetti ora da patologie absesto correlate. Avendo l’esecutivo Letta posto la fiducia al provvedimento, è stato impossibile discutere e votare la proposta emendativa, che Sibilia, però, ha voluto fortemente portare all’attenzione dell’emiciclo parlamentare nella forma di un odg, ossia della richiesta di impegno per il Governo a farsi carico della questione.
Questione, è bene ricordarlo, che tocca da vicino gli ex dipendenti dell’Isochimica, la fabbrica dei veleni nella quale dal 1982 al 1989 si coibentavano e ricoibentavano carrozze ferroviarie senza gli opportuni sistemi di prevenzione e sicurezza. La maggior parte di quei lavoratori sono oggi ammalati. In dieci sono già deceduti. Moltissimi di loro sono costretti ancora a lavorare perché non in possesso dei requisiti minimi di età ed anzianità contributiva per l’accesso pensionistico.
Ora sembra che uno spiraglio si sia aperto. Sibilia, infatti, ha chiesto al Governo di impegnarsi “ad adottare le necessarie iniziative tese a rafforzare la tutela del diritto al risarcimento di quanti sono stati uccisi o resi invalidi dal proprio lavoro a contatto con l’amianto e a prevedere in favore di questi lavoratori la possibilità di derogare all’art. 24 del decreto legge n. 201/2011 convertito in legge n. 214/2011 ai fini dell’accesso al prepensionamento previsto dalla legge n. 257/92”.
L’Esecutivo ha accolto, con parere favorevole, l’ordine del giorno, pur tuttavia riformulandolo nel senso di riservarsi una valutazione di quanto richiesto.
“Non posso ritenermi totalmente soddisfatto – ha dichiarato Sibilia – perché mi sarei aspettato dal Governo, una volta tanto, una presa di posizione chiara e una piena assunzione di responsabilità per risolvere una vicenda umana molto dolorosa. Tuttavia, il fatto che l’Esecutivo, pur ammorbidendo la mia richiesta, si sia impegnato a farsi carico di valutare la questione, che da decenni è passata in sordina per colpa od omissione di un sistema politico-partitico lontano dalle esigenze della gente, può considerarsi il primo passo di un rinnovato percorso. Percorso nel quale manterrò sempre alta e vigile la guardia. Era importante che questa vicenda finalmente arrivasse all’attenzione del Governo. Adesso mi aspetto che dia corso all’impegno, prevedendo, in definitiva, la deroga in favore dei lavoratori esposti all’amianto e, quindi, anche a quelli dell’Isochimica. Se così non fosse, sarò il primo ad inchiodare alle proprie responsabilità un Esecutivo che prima promette e poi non mantiene la parola data in Parlamento e, cioè, davanti a tutti i cittadini italiani”.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
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