Mettiti in comunicazione con noi

Attualità

PEDICINI (M5S): I PROBLEMI DELLA SANITÀ CAMPANA NON LI POSSONO RISOLVERE I RESPONSABILI DELLO SFASCIO

Pubblicato

-

Il gravissimo caso di malasanità al pronto soccorso di Nola, dove alcuni pazienti sono stati curati sul pavimento, gli episodi delle ultime ore e le indagini nazionali di vari istituti di ricerca, confermano le lacune e le inefficienze della sanità campana. Una situazione non più sostenibile che evidenzia le incapacità del governatore De Luca e le responsabilità di chi ha governato la Campania fino ad ora.

Prima Bassolino, poi Caldoro e adesso De Luca. La sanità regionale è in ginocchio e non può essere la vecchia politica ad affrontare le problematiche. La logica delle clientele, degli sprechi e della mancanza di visione, va estirpata alla radice e l’intero comparto va ripensato con un solo e unico obiettivo: offrire servizi efficienti e moderni a tutti i cittadini.

De Luca la smetta di fare l’arrogante e il presuntuoso e prenda atto del suo fallimento. Può fare propaganda quanto vuole ma tutti gli indicatori evidenziano lo stato comatoso in cui si trova la sanità.

L’ultima indagine dell’Istituto di ricerche Demoskopika e il rapporto Meridiano Sanità documentano che la Campania e agli ultimi posti in Italia rispetto al grado di efficacia/efficienza della sanità regionale. La situazione è ancora peggiore rispetto ai Lea, livelli essenziali di assistenza. In questo caso la Campania è addirittura all’ultimo posto in Italia. Oltre a questo, si deve anche tenere conto dell’alto numero di campani che non sono nella condizione economica di acquistare farmaci, pagarsi le visite specialistiche, le cure odontoiatriche, le rette nelle case di cura o che rinunciano a curarsi per le lunghe liste di attesa.

Rispetto a questo desolante quadro, che non è frutto di nostre opinioni o critiche politiche strumentali, ma è basato sui mega debiti accumulati negli anni e sui dati oggettivi forniti da istituti di ricerca super partes, non possiamo non rilevare, ancora una volta, che le politiche attuate dalla Regione Campania siano sbagliate e che il governatore De Luca, nominato commissario della sanità da Renzi, sia inadeguato.

Bene hanno fatto i parlamentari e i consiglieri regionali del M5S campano a presentare delle puntuali e documentate interrogazioni e ad annunciare che costituiranno un nucleo d’emergenza del M5S che compirà improvvisi blitz ispettivi negli ospedali campani.

Non vorremmo che dietro alla chiusura e al depotenziamento di molti ospedali, compreso quello di Nola, ci sia il disegno oscuro di De Luca e del governo nazionale di voler continuare a distruggere la sanità pubblica per favorire quella privata. Un modo per raccogliere consenso elettorale e gestire imponenti ricorse economiche.

Tuttavia, De Luca e Lorenzin dovrebbero sapere che il loro compito è quello di prevenire e intervenire prima che episodi del genere si verifichino e non dopo le denunce dei malcapitati cittadini. Il governatore e la ministro evitino di buttare fumo negli occhi creando capi espiatori o ribaltando le colpe sui medici e gli infermieri. Si assumano, invece, le loro responsabilità e intervengano sui dirigenti che loro stessi hanno nominato.

Concludiamo dicendo che siamo vicini ai campani che ogni giorno subiscono disagi e sosteniamo l’azione dei medici e degli operatori che lavorano e prestano assistenza nonostante le difficili condizioni.

Advertisement
Clicca per commentare

Attualità

Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

Pubblicato

-

Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

Continua a leggere

Attualità

La scorta di Ranucci siamo noi

Pubblicato

-

L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

Continua a leggere

Attualità

Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Pubblicato

-

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

Continua a leggere
Advertisement

Più letti