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Non solo NSA: anche l’Europa spia, tranne l’Italia

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Anche l’Europa aveva messo in piedi un sistema di spionaggio sulle comunicazioni telefoniche e internet. Il sistema non era però organizzato all’interno delle strutture dell’UE, ma bensì gestito in modo isolato e privato da parte di poche nazioni coalizzatesi all’interno di una improvvisata collaborazione top secret. Quattro i paesi coinvolti in questa iniziativa: Francia, Germania, Svezia e Spagna. Un paese era invece esplicitamente escluso per motivi precisi: l’Italia.

Ancora una volta le rivelazioni provengono dal Guardian, la cui fonte è l’immensa quantità di informazioni messe a disposizione da Edward Snowden. Il Datagateva dunque a sviluppare una nuova dimensione: quello che sembrava essere uno scandalo tutto statunitense diventa ora invece una deprecabile vicenda internazionale nella quale le rimostranze europee odorano ora di ipocrisia. La Germania, il paese che con maggiore asprezza aveva contestato l’orecchio lungo degli USA nel suo monitoraggio delle reti, si trova ora al centro di un contro-scandalo che necessiterà di immediati chiarimenti. In discussione, infatti, anche la stessa autorità europea che di fronte ad un servizio di spionaggio di questo tipo dovrà pretendere spiegazioni esaustive.

Coinvolto anche il Regno Unito: la GHCQ (Government Communications Headquarters) avrebbe cooperato con funzione di “consulente”, agendo inoltre in mediazione con le operazioni attive negli Stati Uniti. Il progetto “Tempora” avrebbe avuto un ruolo centrale nello spionaggio europeo nel quale, come espressamente esplicitato dalla documentazione emersa, l’Italia è però stata esclusa.

Il problema italiano è, paradossalmente, molto italiano: i limiti d’azione dei servizi segreti del nostro paese, la loro frammentazione e la difficoltà di comunicare con un referente univoco ha sconsigliato infatti i paesi coinvolti nell’iniziativa dal tirare in ballo anche l’Italia. Il Bel Paese rimane dunque fuori dal problema, pur senza meriti in questo modo di uscirne senza macchia: l’Italia non si è tagliata fuori, ma è stata esclusa poiché scarsamente credibile.

L’attività di spionaggio sarebbe partita dalla fibra dei maggiori backbone europei, rastrellando un altissimo quantitativo di dati per finalità ancora tutte da precisare: se è ormai conclamato il fatto che la NSA si sia spinta ben oltre il lecito nella sua azione teoricamente anti-terroristica, occorrerà capire ora cosa abbia messo in moto l’alter-NSA europea, figlia di una alleanza interna all’UE ed esclusivamente appannaggio di poche selezionate nazioni.

 

 

 

 

Fonte :”WebNews”.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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