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Nasce l’Osservatorio sulla diversità di genere nell’impresa

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L’iniziativa lanciata da CRIF coinvolge meritevoli neolaureate in Economia

All’indomani della bufera scatenata dal Fertilityday che ha ampiamente fatto discutere sul ruolo della donna nella società e nel mondo del lavoro,le differenze di genere in ambito lavorativo si confermano ancora una volta un mezzo di crescita per il Paese. Tra il 2010 e il 2015 sono nate 35 mila nuove aziende guidate da donne, il 65% dell’incremento totale (53 mila);il triplo rispetto a quelle guidate da uomini (3,1% di tasso di crescita di imprese al femminile contro lo 0,5 di quelle al maschile), che ha portato a quota 1 milione e 312 mila le imprese guidate da donne che offrono un impiego a quasi tre milioni di lavoratori.

 

In questo scenario,CRIBIS D&B, azienda del gruppo CRIF S.p.a. leader in Italia nella gestione del credito retail e primo gruppo nell’Europa continentale nel settore delle credit information bancarie, istituisce un Osservatorio sulle tematiche della diversità di genere nell’impresa,con l’obiettivo di indagare sul trend attuale, coinvolgendo direttamente due giovani neolaureate appassionate del tema che parteciperanno alla sua costruzione attraverso un progetto formativo di stage interno all’azienda.

 

Le giovani verranno selezionate da CRIBIS D&Battraverso Girls4Biz, iniziativa rivolta a meritevoli neolaureate alla Facoltà di Economia che abbiano dimostrato durante il proprio percorso accademico forte propensione e interesse per la diversità di genere nell’impresa.

Per partecipare alla selezione ed entrare a far parte dell’Osservatorio, basta aver conseguito la laurea entro l’anno accademico 2015/2016 ed  inoltrare entro il 31 dicembre 2016 all’indirizzo concorso@icribis.com una lettera motivazionale che espliciti le ragioni per le quali si desidera svolgere un’esperienza di stage in Crif  e quali possono essere i contributi che si possono apportare per valorizzare la diversità di genere in azienda.

In palio ci sono due stage retribuiti che permetteranno alle due candidate vincitrici, ritenute più meritevoli dall’insindacabile giudizio della giuria istituita da CRIBIS D&B, di apprendere le basi dei sistemi di business information e le soluzioni per la gestione del credito e di partecipare attivamente all’Osservatorio sulle tematiche delle diversità di genere. La giuria sarà composta da Emanuela Zaccone,Co-founder e Marketing Manager di TOK.tv, docente e marketing manager esperta in innovazione digitale, digital strategy e startup e Girl Geek Dinners Lazio, movimento rivolto a donne appassionate di tecnologia, internet e nuovi media e il team delle Risorse Umane di CRIBIS D&B.

Le tirocinanti potrannoaccedere ai dati raccolti da Icribis.com, ecommerce del gruppo,che offreinformazioni camerali e commerciali approfondite su oltre 6.5 milioni di aziende italiane.

In Italia le imprese in cui la percentuale di presenza femminile rispetto al totale dipendenti è superiore al 75% rappresentano il 18,8% del totale delle aziende nazionali e si concentrano per il 43,7% al Nord, per il 35,1% al Sud e nelle Isole e per il restante 21,2% al Centro.Ci auguriamo che questi numeri continuino a salire. Per comprenderne e monitorarne gli impatti riteniamo importante istituire un Osservatorio su tali tematiche. Il coinvolgimento di giovani neolaureatefortemente motivate può, a nostro avviso, apportare un ulteriore arricchimento a livello metodologico nella ricerca e formare persone esperte che possono guidare un cambiamento importante per la nostra economia” spiegano gli organizzatori.

 

Le istruzioni complete per partecipare all’iniziativa sono disponibili a questa pagina www.icribis.com/it/girls4biz.

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Attualità

Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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La disumanità dei governi imbelli

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È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).

Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.

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