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Movimento Spontaneo Cittadini “Draghi Presidente”-Comunicato

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Riceviamo,dal promotore  cittadino della città di Avellino,Dino Pagliaro e pubblichiamo                                                    “La consapevolezza dell’emergenza richiede risposte all’altezza della situazione”. E’ con queste parole che Mario Draghi si è rivolto agli Italiani subito dopo aver ricevuto, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’incarico di formare il Governo, nella consapevolezza dell’enorme sfida che si trovava a dover affrontare, ma certo di avere le capacità per farlo.

Ed è dalla profonda ammirazione, per una personalità dal prestigio e dall’autorevolezza internazionale, come pochi Italiani possono vantare, che nasce “L’Associazione Draghi Presidente”. L’associazione vede la luce nell’estate del 2020, quando, l’ipotesi di un Governo tecnico guidato da Draghi, era lontana, ma non di certo una visione utopistica.  

Per oltre dieci anni infatti, l’opinione pubblica e i retroscena della politica hanno coltivato l’idea di una partecipazione di Mario Draghi nella politica italiana. Già nel 2010, si parlava di un possibile governo tecnico da lui guidato. Ma è stato il 2020 a covare gradualmente e forse con una certa efficacia, l’idea della sua discesa in campo.

L’invocazione di Draghi è ritornata a farsi insistente proprio durante questa estate, dopo la partecipazione dell’ex banchiere europeo, al Meeting di Rimini. Di quel suo discorso colpì la distinzione che fece fra “debito buono”, che genere crescita, e “debito cattivo”, legato all’osservazione che i sussidi non sono di certo di per sé sufficienti a rilanciare l’economia. Ed è proprio da quel momento che si è concentrato nei suoi confronti, un ulteriore carico di aspettative, che la stessa Associazione ha voluto coltivare, cominciando ad allargarsi a macchia d’olio sul territorio nazionale, con il semplice scopo di sostenere, per la guida di questo paese, la figura di un uomo che ha dimostrato di essere un leader competente ed affidabile, che incarna perfettamente le caratteristiche di un policy maker: conoscenza, coraggio e umiltà.

L’incarico conferitogli da Mattarella, non è altro che un primo piccolo tassello, capace di rigenerare la consapevolezza che il merito, la competenza, le capacità, siano fattori determinati per guidare e amministrare la cosa pubblica, ancor di più in momento di così grande difficoltà; ma rappresenta anche il punto di partenza per la rinascita delle prospettive delle migliori energie di questo paese, che hanno investito tutte le proprie risorse e capacità, nel futuro di questa nazione, e per anni sono stati ripagati dai danni conseguenti ad una cattiva politica.

E’ il credere fortemente in questa rinascita, che mi ha spinto ad assumere il ruolo di Promotore Cittadino, per la città di Avellino, dell’Associazione Draghi Presidente. Draghi è un uomo che con sicurezza e fiducia propone la visione di un futuro pieno di speranza ma realistico, determinando gli sforzi che dovranno essere compiuti prima di tutto dallo Stato, dall’Europa e in ultimo anche dai cittadini.

Da adesso in poi comincia una fase decisiva per il futuro delle prossime generazioni, abbiamo il dovere di ricostruire per loro e forse un po’ anche per noi, e questo possiamo farlo intorno alla figura di Draghi, perché la sua raffinata capacità di analisi, ha compreso i bisogni che questo stato di emergenza pandemico hagenerato e sta generando sul piano sanitario, sociale ed economico. 

L’associazione ha lo scopo, per ora, di creare una solida base popolare a sostegno del Presidente, ma con la giusta lungimiranza, punta sulla sua innata capacità di essere assertivo e onesto, capacità che non potrà fare altro che aprire uno spiraglio, in questa situazione di totale confusione e disperazione, per generare ottimi frutti nel futuro a venire.

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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