Cronaca
MORTE DI GIUSY LA MAMMA 40ENNE DECEDUTA SUL TRENO : SOTTO INCHIESTA IL MEDICO

Svolta nella morte di Giusy Grasso. La Procura della Repubblica di Bologna ha notificato una informazione di garanzia ad un medico dell’ospedale «Rizzoli» di Bologna per il reato di omicidio colposo.
Ad aprire un fascicolo il pm Francesco Caleca che vuole accertare se ci siano state responsabilità dirette nella morte della 40enne dal momento che l’avvocato di famiglia, Guerino Gazzella, ha presentato una denuncia contro ignoti tra cui i medici che l’hanno tenuta in cura, il personale del 118 e di Trenitalia che sono intervenuti nella fase del soccorso. Chiarimenti dall’autopsia che sarà svolta questo pomeriggio presso la morgue dell’ospedale Maggiore di Bologna. A svolgere l’esame sarà il medico legale Sveva Borin su nomina del pubblico ministero. La famiglia Grasso sarà tutelata dal medico legale Oto Macchione e dall’avvocato Gazzella. Giusy, ex commessa di un negozio di scarpe di località Cardito, è morta dopo essere stata colta da un malore sul treno nella stazione di Bologna, pronta per tornare ad Ariano in contrada Montagna.
La donna si era accasciata, soccorsa dai sanitari è stata poi trasporta al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore. È deceduta però dopo quaranta minuti di rianimazione. Tentativi rivelati vani. La donna si era sottoposta a delle infiltrazioni all’ozono per curare dei problemi alla schiena. Aveva scelto il «Rizzoli» perché un centro molto qualificato per problemi del genere e perché poteva contare anche sull’appoggio di parenti ed amici. Ma secondo i familiari quella cura sarebbe stata invasiva perché la madre, dopo tre o quattro infiltrazioni, accusava sempre forti dolori tanto che aveva informato i medici sia a mezzo fax che per telefono delle problematiche di salute. Giusy, sposata con un onesto muratore del Tricolle Nicola Perna,lascia due figli: Carmine di 21 anni ed Ilenia di 15. Una vicenda che ha scosso non poco la famiglia per una morte inaspettata. Da qui l’appello alla magistratura per avere la verità sulle cause del decesso. La famiglia ha fatto quindi ricorso ad un esperto legale per essere tutelati nelle sedi opportune. Il rientro del corpo di Giusy Grasso è previsto nei prossimi giorni. Si attende il rilascio da parte del pm che segue l’inchiesta. Gli abitanti di contrada Montagna si stringeranno attorno alla famiglia in un momento così delicato. Sul Tricolle è anche in atto una raccolta fondi per aiutare la famiglia in difficoltà economiche.
Attualità
Spara al drone del vicino, ritirato porto d’armi a un 37enne

I poliziotti del Commissariato distaccato di Pubblica Sicurezza di Ariano Irpino hanno dato esecuzione a provvedimento di revoca del Questore di Avellino della licenza di porto di fucile uso caccia ad un cittadino arianese trentasettenne precedentemente denunciato all’Autorità giudiziaria per accensioni ed esplosioni pericolose. Il predetto, infastidito dalla presenza, aveva esploso un colpo di fucile contro un drone in volo appartenente ad un vicino di casa che faceva intervenire le forze dell’ordine determinando il sequestro dell’arma utilizzata per l’abbattimento del velivolo e il ritiro cautelare delle restanti armi ai sensi dell’art.39 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Il provvedimento questorile di revoca del titolo autorizzatorio consegue ad un evidente giudizio negativo in termini di prognosi sull’affidabilità in materia di armi ed è finalizzato principalmente alla prevenzione di ogni possibile abuso o uso distorto che possa compromettere l’incolumità delle persone. L’attenzione della Questura resta sempre alta circa la verifica dei requisiti dei detentori di armi nonchè sulla corretta custodia ed uso di quest’ultime e sui relativi titoli di polizia, effettuando regolarmente controlli in Città e in Provincia tramite i Commissariati di pubblica Sicurezza distaccati.
Attualità
Auto in fiamme in pieno centro storico

Auto in fiamme lungo la centralissima via Tranesi di Ariano. Una Mini Countryman è stata avvolta dalle fiamme, probabilmente a causa di un corto circuito, ed è stata danneggiata nella parte anteriore, per fortuna senza conseguenze per persone o altre autovetture parcheggiate nelle vicinanze. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Grottaminarda, insieme alla polizia municipale ed ai carabinieri delle locali stazioni.
Attualità
80enne scambia operai per ladri e spara con il fucile

Un uomo di 80 anni è stato arrestato ad Ariano Irpino,per detenzione di arma clandestina e denunciato, insieme al figlio, per esplosioni pericolose e porto abusivo di armi. Nella notte del 13 maggio scorso, a seguito di intervento tecnico di due operai dell’Enel, avvenuto in contrada Cardito del comune di Ariano Irpino per un guasto sulla linea elettrica, un’auto con a bordo due persone si avvicinava loro esplodendo un colpo di fucile in aria, facendo sporgere le canne dal finestrino. La descrizione degli individui e dell’auto permetteva alle pattuglie della Polizia di Stato intervenute di verificare e rinvenire alle prime ore del mattino, dopo un’incessante ricerca nella zona, l’auto indicata parcheggiata vicino l’abitazione di una persona anziana che, agli atti del Commissariato di Pubblica Sicurezza, risultava possessore di alcuni fucili regolarmente denunciati. Si procedeva, pertanto, ad un controllo presso l’abitazione dove risultava dimorante anche il figlio quarantacinquenne e si rinveniva uno dei fucili dichiarati ancora odorante della combustione dovuta a recente esplosione.
Durante il controllo di polizia, inoltre, in una pertinenza dell’abitazione veniva rinvenuto un manufatto artigianale clandestino composto da un basamento a tre piedi di sostegno in legno con al di sopra fissata una canna di fucile, senza numero di matricola e con all’interno ancora una cartuccia a palle inesplosa. Il meccanismo artigianale in ferro montato all’estremità posteriore del manufatto e della relativa canna ne consentiva la percussione e lo sparo della cartuccia.
Pertanto l’anziano veniva tratto in arresto per detenzione di arma clandestina e denunciato, unitamente al figlio, per interruzione di pubblico servizio, accensioni ed esplosioni pericolose e porto abusivo di armi.
Le attività sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento ed il Gip presso il Tribunale di Benevento, ritenendo sussistenti i gravi indizi per il reato di detenzione di arma clandestina, convalidava l’arresto non disponendo misure cautelari a carico dell’anziano.
Le contestazioni sono allo stato provvisorie e la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini sarà accertata solo all’esito del giudizio definitivo.
La Polizia di Stato invita, in ogni caso, tutti i cittadini ad allertare immediatamente le Forze dell’Ordine tramite il numero unico d’emergenza in caso di avvistamento di persone ed auto sospette al fine di scongiurare situazioni di pericolo per la propria ed altrui incolumità.
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