Attualità
Maraia(M5S):”Proteggere la casa comune del M5S abbassando i toni ed evitando ripercussioni sul governo”
Oggi bisogna lavorare per evitare una scissione del M5S perché questa avrebbe ripercussioni drammatiche sulla continuità di Governo. Purtroppo a tre giorni dall’elezione al Quirinale di Sergio Mattarella, continuano le ricostruzioni tese a veicolare il malcontento alimentato da condotte non lineari su chi non ha potuto far altro che prendere atto che le dichiarazioni ai giornali erano solo dichiarazioni, prive di qualsiasi accordo con gli altri partiti. Se da una parte si è capito che qualcosa non ha funzionato nei rapporti col PD e in quelli con la Lega, dall’altra le allusioni così generiche su condotte o “comportamenti gravissimi”, non chiariscono né offrono materiale su cui fare un’attenta e serena analisi. Se proprio bisogna scaricare delle responsabilità occorre essere chiari: a quali comportamenti scorretti si fa riferimento? Rimanere sul vago con chiassose minacce di espulsione mina alle basi la casa comune del m5s con l’unico risultato di condannarla all’estinzione. Non è utile lo scarica barile, è utile un franco e pacifico confronto. Tutti noi dobbiamo alimentare una sana discussione su come è stata condotta la partita del Quirinale e non il fuoco dello scontro. Bisogna abbassare i toni, perché ci sia un confronto dialettico e naturale come avviene in ogni formazione politica. Solo garantendo la democrazia interna si potrà evitare di distruggere la casa comune del movimento ed evitare contraccolpi per il Governo la cui continuità, è stata invocata ogni giorno dai vertici del m5s. La sacrosanta richiesta di chiarimenti non può trasformarsi in una guerra per bande. Il chiarimento ci deve essere e in modo rapido, così da non pregiudicare il lavoro dei parlamentari nelle commissioni e in aula per attuare il PNRR. Esso deve portare a una sintesi garantendo degna rappresentanza a tutti negli organi direttivi così da esercitare una leadership condivisa, vale a dire capace di ascoltare e di fare sintesi tra le diverse anime. Al contrario far nascere le proposte nella stretta cerchia dei pochi fedelissimi signor si può rischiare di riproporci l’imbarazzante spettacolo delle ultime ore che hanno preceduto l’elezione di Mattarella. Uccidere la sana dialettica interna ,che è la linfa vitale di ogni partito ,non mi sembra la strada giusta sempre che si stia lavorando al rilancio del M5S nell’azione di Governo e tra i cittadini.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
