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Maraia(M5S):”Ad Ariano ultime erogazioni dei fondi per la zona rossa”

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L’amministrazione comunale di Ariano sta lavorando per distribuire l’ultima parte dei fondi destinati a compensazione del periodo di “zona rossa” vissuto tra il marzo e l’aprile del 2020.

Trattasi di 40.000 euro che andranno a società che inizialmente non figuravano come aventi diritto al beneficio, ma che comunque avevano registrato mancati introiti a causa dell’emergenza Covid.

Si è realizzato, in tal modo, nonostante i ritardi registrati, l’obiettivo di dare una boccata d’ossigeno a quelle partite IVA ed attività economiche e commerciali arianesi che hanno subito pesanti conseguenze per le ordinanze regionali che disposero per quaranta giorni la “zona rossa”.

Per me e tutto il gruppo M5S fu un risultato notevole, grazie al quale circa 500 comuni, soprattutto del Centro- Sud, tra cui, appunto, Ariano Irpino, si vedevano riconoscere questi fondi. Infatti, attraverso l’introduzione dell’art. 112 bis all’interno del D.L. “Rilancio”, si raggiunse l’obbiettivo di garantire una forma di sostegno a quelle realtà territoriali, soggette a provvedimenti regionali o nazionali di chiusure e restrizioni, che in una prima fase erano state escluse dai benefici del “DL Rilancio”.

La previsioni di quei fondi venne ottenuta in primo luogo grazie alla proposta di emendamento che presentai a mia firma allo stesso D.L. “Rilancio”. Proposta che venne condivisa ed appoggiata da altri parlamentari che, come il sottoscritto, denunciavano una chiara disparità di trattamento fra le aree del Paese. 

Infatti, era inaccettabile che soltanto i Comuni di cinque Province del Nord avessero diritto a forme di sostegno, e che altri Comuni colpiti in maniera altrettanto maggiormente pesante sul piano sociale ed economico. La gravità della situazione in atto rendeva necessario intervenire urgentemente per garantire forme di sostegno alle attività economico-produttive di quei Comuni, soprattutto nel Mezzogiorno, che avevano subito forti ripercussioni economiche a causa delle restrizioni imposte da provvedimenti regionali, e che, anche nei mesi successivi, erano stati costretti a fare i conti con gli strascichi dell’emergenza pandemica.

Il lungo iter amministrativo si concluse, dunque, con l’erogazione di questi fondi, e per Ariano la quota riconosciuta fu di euro 780.000,00. Sulla base dei dati pervenuti dal Comune di Ariano, circa quasi la metà di tali somme è stata erogata in aiuti e sostegni alle attività commerciali. 

Sappiamo bene che le somme erogate non sono certo state in grado di compensare tutte le ripercussioni economiche subite, ma sono servite ad offrire una forma di supporto importante alle attività private presenti sul territorio comunale. Ci auguriamo che anche per queste società arianesi destinatarie dell’ultima parte di fondi possano derivare benefici tangibili ed apprezzabili.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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