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MAGLIONE (M5S): L’INCENDIO DELLA DISCARICA DI SAN LEUCIO DEL SANNIO È LA CONSEGUENZA DELLA CATTIVA AMMINISTRAZIONE LOCALE E REGIONALE. RISCHIAMO UN’ALTRA TERRA DEI FUOCHI NEL BENEVENTANO.

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Da Pasquale Maglione Candidato Consigliere Movimento 5 Stelle

Il grave incendio di venerdì sera scorso della discarica abusiva a ridosso dell’ex macello comunale di San Leucio del Sannio testimonia per l’ennesima volta l’assenza totale e l’incapacità delle istituzioni locali del Beneventano. La diossina che si è propagata per molte ore nell’aria della zona a causa del fumo nero e acre sprigionatisi dalle fiamme che hanno incenerito rifiuti indifferenziati nocivi di vario tipo, ha creato molto allarme e preoccupazione. Ci dispiace rilevare che il nostro territorio è abbandonato a se stesso e i pubblici amministratori che da anni erano chiamati ad affrontare il problema della bonifica di quella discarica hanno delle responsabilità molto precise di cui devono dare conto”.

Così si è espresso Pasquale Maglione, candidato del M5s del Beneventano alle elezioni regionali del 31 maggio scorso, intervenendo sull’incendio di San Leucio del Sannio.

“La Regione avrebbe dovuto stanziare dei fondi per la rimozione di quei rifiuti pericolosi, così come si attendevano fondi per i movimenti franosi sulla strada provinciale Benevento-Ciardelli nei territori di Arpaise e San Leucio del Sannio. Gli amministratori locali avrebbero dovuto sollecitare affinché ciò avvenisse in tempi rapidi. Invece, niente, – ha sottolineato Maglione – tutto è stato lasciato nel dimenticatoio, in balìa dei rischi per i cittadini e per chi voleva continuare ad utilizzare la discarica abusiva per sversare rifiuti nocivi e tossici. Dove sono stati in questi anni i consiglieri regionali del Beneventano Sandra Lonardo, Giulia Abbate e Luca Colasanto? Chi li ha visti? – ha evidenziato il candidato del M5s -.

Va rilevato che già a settembre 2013 gli attivisti del M5s di San Leucio del Sannio avevano inviato una corposa documentazione fotografica al portavoce deputato campano Angelo Tofalo per segnalare la pericolosità della discarica in questione, a seguito di questo, grazie al M5s, fu inserita nella mappa dei siti abusivi. Poi a dicembre 2013 furono inviati ulteriori aggiornamenti anche al portavoce deputato Salvatore Micillo. Nonostante tutto questo, che consentiva al governo nazionale, alla Regione Campania e alle altre autorità locali di avere gli elementi per intervenire, nessuno se n’è occupato e si è arrivati al disastro dell’altra sera. Va anche aggiunto – ha precisato Maglione – che il 23 aprile scorso, io personalmente, ho segnalato la presenza di discariche abusive di questo tipo nel Beneventano durante una conferenza sulla Terra dei fuochi che si è svolta a Bruxelles, organizzata dal nostro eurodeputato Piernicola Pedicini. Con l’istanza che presentai denunciavo che il fenomeno degli sversamenti illegale di rifiuti e i roghi tossici sono sempre più frequenti anche sull’area beneventana, tale da poter essere definita “Terra di scorta” di chi delinque in questo traffico illecito, costretto a cercare nuove aree meno attenzionate dalle forze dell’ordine. Purtroppo, ho avuto ragione – ha concluso il candidato del M5s – e l’incendio di venerdì scorso a San Leucio mette in evidenza, ancora di più, che gli organi competenti e le istituzioni preposte devono aumentare i controlli e gli interventi per evitare che anche il territorio sannita venga aggredito da questo pericoloso e drammatico fenomeno”.

 

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Parcheggio gratuito al “Silos Calvario” (3° livello)

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Misura straordinaria per sostenere il commercio e agevolare l’accesso al centro

Per sostenere le attività commerciali e agevolare l’accesso al centro cittadino durante i lavori di riqualificazione delle Piazze, l’Amministrazione comunale ha disposto la sospensione temporanea della sosta a pagamento al terzo livello del parcheggio “Silos Calvario”.

La decisione è stata formalizzata con la Delibera di Giunta comunale n. 91 del 29 aprile 2025 e rappresenta una misura concreta a favore della cittadinanza, dei visitatori e degli esercenti, in un momento in cui il centro storico è interessato da importanti interventi di miglioramento urbanistico.

La sospensione della tariffazione riguarda esclusivamente il terzo livello del parcheggio e rimarrà in vigore per tutta la durata dei lavori, con l’obiettivo di incentivare la fruizione del centro e limitare eventuali disagi.

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue, nel 2024 vi sono stati 1090 decessi di lavoratori con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente che ne ha registrati 1041. Sono aumentati del 17,8% gli infortuni in itinere che fanno riferimento ailavoratori che si spostano da casa verso il luogo di lavoro, tra due luoghi di lavoro ovvero per la consumazione del pasto, ritenuto dall’INAIL infortunio sul luogo di lavoro. Le regioni con maggiore incidenza di mortalità sono: la Basilicata, la Campania, la Sardegna, Valle D’Aosta quelle a minore incidenza sono il Veneto e le Marche. Il rischio maggiore di mortalità per età in riferimento ad un milione di occupati è così ripartito: gli ultrasessantacinquenni con 138,3 decessi, i lavoratori tra 55 e 64 anni 54,5, fascia di età maggiormente colpita da mortalità sul posto di lavoro. Mentre i settori lavorativi maggiormente colpiti sono: le costruzioni, il trasporto, il magazzinaggio, le attività manifatturiere, il commercio. Vi è stato anche un incremento dello 0,7% degli infortuni denunciati all’INAIL, passati da 585.356 del 2023 a 589.571 del 2024. Non si può morire per mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, questa scia di sangue proseguirà sin tanto che non si considererà la persona umana sacra e inviolabile, non possiamo sottostare alla deregolamentazione per ottenere il bene o servizio al minor costo per battere la concorrenza. Una società civile punta sulla formazione del lavoratore e del datore di lavoro, attua controlli costanti e capillari dei luoghi di lavoro da parte dell’ispettorato e commina pene certe e senza scappatoie. I richiamidel Presidente della Repubblica ai salari bassi ed aimorti sul lavoro, sono un atto di accusa indiretto alla mancanza della volontà politica volta a garantire ladignità al lavoratore ed alla sua famiglia, il primo maggio deve essere la festa del lavoro non il necrologio su cui si scrivono i nomi dei lavoratori morti.

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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