Attualità
M5Stelle Ariano – “Una Casa delle Associazioni dove progettare un futuro giovane”.
Si è aperto un ampio dibattito, sui social e nelle associazioni, sul forte bisogno di trasparenza nelle politiche per i giovani.
Tutto questo in seguito all’annullamento della pubblica selezione, indetta dal Comune, per l’affidamento del servizio dell’Informagiovani, e interrotta quando si era giunti a scegliere due associazioni su le 4 partecipanti, tra cui la poco gradita Associazione Ariano in movimento.
A quanto sembra quello che è accaduto è la norma, non esiste per molte associazioni la possibilità di poter avere una valutazione oggettiva dei propri progetti. Non aver la possibilità di essere valutati o esserlo in base a criteri elettorali significa attuare una forma di discriminazione nei confronti di chi non è compiacente al potere.
In questo modo si tappano le ali alle competenze di quei giovani che ancora vivono ad Ariano. In questi casi non è la crisi economica che spinge a fare la valigia per emigrare bensì l’amara constatazione che nonostante gli sforzi, l’entusiasmo e le benedette competenze frutto di anni di studio o lavoro, nonostante tutto nulla cambia né cambierà mai.
Probabile sia così ma l’impegno di un gruppo di ragazzi per elaborare una proposta progettuale di qualità per l’Informagiovani ha permesso di interrompere quel disegno, forse fatto su misura per qualche amico.
Questa esperienza dimostra che è sempre utile mettersi in gioco, fino alla fine, nonostante il clientelismo, nonostante la politica fatta per gli amici e gli amici fatti per raccogliere voti.
Nel 2015 l’Amministrazione, sempre pressata dalla poco gradita associazione, deliberò un disciplinare per l’erogazione di contributi alle associazioni di cui si è perso traccia, perdendo così l’occasione di elaborare una procedura standardizzata, oggettiva e trasparente di valutazione e finanziamento delle proposte progettuali più valide e coerenti con gli obiettivi.
Le critiche del mondo dell’associazionismo giovanile si sommano alla dilagante delusione degli arianesi che hanno visto, per l’ennesima volta, svanire le proprie speranze.
Il nostro non vuole essere un messaggio di rassegnazione ma appunto di speranza, prima di tutto nelle nostre capacità e poi in una comunità destinata per forza di cose a svegliarsi da questo brutto incubo durato troppi anni.
La mancanza di trasparenza e di dialogo con tutti i cittadini, tratti distintivi dell’attuale amministrazione, sono fenomeni umani e come tali, affermava Giovanni Falcone, sono destinati a morire e far posto ai valori della legalità e della trasparenza amministrativa.
Noi non ci arrendiamo perché siamo i primi a renderci conto dell’alto valore insito nelle attività svolte dalle associazioni di giovani presenti sul territorio.
Per questi motivi oltre a chiedere procedure standardizzate per la selezione dei progetti proposti dalle associazioni all’Amministrazione chiediamo alla stessa di impegnarsi ad individuare uno stabile, tra i tanti in progressivo deperimento, utile ad ospitare tutte le associazioni cittadine. Uno spazio dove far incontrare le idee e le competenze di cui è ricca questa Città, una Casa delle Associazioni dove più che competere si collabori per la crescita socio-culturale di Ariano.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
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