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Luca Bianchi direttore dello Svimez: senza personale il PNRR sarà un flop per i comuni del Sud

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È di pochi giorni fa la denuncia di Luca Bianchi del parziale utilizzo del 40% dei fondi del PNRR (pari a 80 miliardi) assegnati al Meridione. Il direttore dello Svimez stima che siano stati impegnati in progetti esecutivi circa 26 miliardi, mentre per la restante parte dei fondi manca una precisa allocazione. Sarebbe facile affermare che gli amministratori meridionali sono incapaci di mettere a frutto le risorse dell’UE. Il pensiero è stato espresso dal capogruppo della Lega Riccardo Molinari nel question time del 9 marzo 2022 alla Camera dei Deputati, durante il quale propose di destinare alle regioni del Nord i fondi inutilizzati dalle Regioni del Sud per gli asili nido. Identica proposta fu fatta dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala. Nessuna analisi dei fatti, lor signori, ben sanno che, negli ultimi decenni, il blocco del turnover e il pre-dissesto finanziario degli enti locali del Sud ha escluso qualsiasi possibilità di assunzione di nuovo personale anche con proprie risorse finanziarie. Con la pianta organica ridotta all’osso, i Comuni del Sud non riusciranno a presentare i progetti per attingere ai fondi del PNRR. Le parole di Domenico Gambacorta, consulente della Ministra per il Sud Mara Carfagna, espresse durante l’intervista ad una TV locale dell’Irpinia ed i toni trionfalistici della Ministra Mara Carfagna pubblicati su un post su facebook (9/4/2022): “Abbiamo sconfitto il finto meridionalismo rivendicativo e disfattista. […] è così che stiamo riportando il Sud allo sviluppo”. Alle azioni, sin ad ora, messe in campo, la Ministra Mara Carfagna ha istituito il fondo di 120 milioni a favore dei comuni del Sud per dare incarichi a professionisti esterni. Parole ed atti che non rassicurano, né sgombrano il campo dai dubbi. Le analisi dello Svimez hanno le loro radici nella decennale esperienza fatta sul campo affiancando il governo e le istituzioni pubbliche. Il grido d’allarme lanciato dal direttore Luca Bianchi racchiude il dolore e la rassegnazione dei meridionali, le risorse dell’UE devono far crescere il Sud e l’intero Paese, se non sarà raggiunto l’obbiettivo per mancanza del personale negli enti locali, la colpa è da addebitare eslusivamente al governo dei migliori.

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Parcheggio gratuito al “Silos Calvario” (3° livello)

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Misura straordinaria per sostenere il commercio e agevolare l’accesso al centro

Per sostenere le attività commerciali e agevolare l’accesso al centro cittadino durante i lavori di riqualificazione delle Piazze, l’Amministrazione comunale ha disposto la sospensione temporanea della sosta a pagamento al terzo livello del parcheggio “Silos Calvario”.

La decisione è stata formalizzata con la Delibera di Giunta comunale n. 91 del 29 aprile 2025 e rappresenta una misura concreta a favore della cittadinanza, dei visitatori e degli esercenti, in un momento in cui il centro storico è interessato da importanti interventi di miglioramento urbanistico.

La sospensione della tariffazione riguarda esclusivamente il terzo livello del parcheggio e rimarrà in vigore per tutta la durata dei lavori, con l’obiettivo di incentivare la fruizione del centro e limitare eventuali disagi.

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue, nel 2024 vi sono stati 1090 decessi di lavoratori con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente che ne ha registrati 1041. Sono aumentati del 17,8% gli infortuni in itinere che fanno riferimento ailavoratori che si spostano da casa verso il luogo di lavoro, tra due luoghi di lavoro ovvero per la consumazione del pasto, ritenuto dall’INAIL infortunio sul luogo di lavoro. Le regioni con maggiore incidenza di mortalità sono: la Basilicata, la Campania, la Sardegna, Valle D’Aosta quelle a minore incidenza sono il Veneto e le Marche. Il rischio maggiore di mortalità per età in riferimento ad un milione di occupati è così ripartito: gli ultrasessantacinquenni con 138,3 decessi, i lavoratori tra 55 e 64 anni 54,5, fascia di età maggiormente colpita da mortalità sul posto di lavoro. Mentre i settori lavorativi maggiormente colpiti sono: le costruzioni, il trasporto, il magazzinaggio, le attività manifatturiere, il commercio. Vi è stato anche un incremento dello 0,7% degli infortuni denunciati all’INAIL, passati da 585.356 del 2023 a 589.571 del 2024. Non si può morire per mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, questa scia di sangue proseguirà sin tanto che non si considererà la persona umana sacra e inviolabile, non possiamo sottostare alla deregolamentazione per ottenere il bene o servizio al minor costo per battere la concorrenza. Una società civile punta sulla formazione del lavoratore e del datore di lavoro, attua controlli costanti e capillari dei luoghi di lavoro da parte dell’ispettorato e commina pene certe e senza scappatoie. I richiamidel Presidente della Repubblica ai salari bassi ed aimorti sul lavoro, sono un atto di accusa indiretto alla mancanza della volontà politica volta a garantire ladignità al lavoratore ed alla sua famiglia, il primo maggio deve essere la festa del lavoro non il necrologio su cui si scrivono i nomi dei lavoratori morti.

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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