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L’OSSERVATORIO REGIONALE CURE PALLIATIVE E MEDICINA DEL DOLORE PRESENTA IL DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE POLO DEL SOLLIEVO

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IL PROGETTO SARÀ SOTTOPOSTO ALL’ATTENZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA

 

Setting assistenziali (Ambulatorio-Hospice-Domicilio), l’Osservatorio Regionale Cure Palliative e Medicina del Dolore in Campania presenta una proposta operativa da sottoporre all’attenzione del Presidente della Regione Campania, l’onorevole Vincenzo De Luca, per garantire risposte adeguate alle persone affette da dolore cronico e ai malati oncologici e non in fase terminale di malattia.

In Regione Campania, l’incidenza dei tumori è di 735 casi per 100mila abitanti/anno (415 maschi – 320 femmine) e il tasso standardizzato di mortalità per tumore è pari a 368 per 100mila abitanti/anno; ne deriva che ogni anno il numero dei malati terminali dovrebbe essere di circa 19.427, poiché il 90 per cento dei malati deceduti per tumore (21.311) attraversano una fase terminale di malattia caratterizzata da un andamento progressivo irreversibile. A essi vanno aggiunti coloro che, pur affetti da patologia neoplastica, non sono ancora in fase d’inguaribilità e quelli affetti da forme inguaribili di patologie non oncologiche, come quelle neurologiche, polmonari, infettive e metaboliche. La prevalenza di bambini con patologie oncologiche in Regione Campania è compresa tra 160 e 180 nuovi casi/anno e che la sopravvivenza/guarigione media è pari al 50 per cento, il fabbisogno di assistenza è stimabile in 70 bambini/anno.
Pertanto, l’Osservatorio Regionale Cure Palliative e Medicina del Dolore in Campania proporrà l’istituzione del Dipartimento Interaziendale Polo del Sollievo (DIPS), un organismo le cui prestazioni sono divise in sette macro attività:

  • ambulatori di terapia del dolore e cure palliative per adulti e bambini, aperti tutti i giorni feriali dalle 8.00 alle 16.00;
  • chirurgia antalgica, posti letto di ricovero ordinario con sale operatorie dedicate in cui si effettuano procedure ad alta e media complessità (neurostimolatori midollari, pompe per infusione di farmaci intratecali, cifo-vertebroplastiche, epidurolisi, radiofrequenze, nucleolisi discali);
  • letti di day hospital dedicati cinque giorni alla settimana, in cui si effettuano procedure a bassa complessità (epidurali, blocchi intra-articolari, blocchi-periferici, blocchi del simpatico);
  • consulenza intra-ospedaliera nei presidi ospedalieri delle Asl;
  • consulenze domiciliari di terapia del dolore e cure palliative per adulti e bambini su richiesta del medico di medicina generale;
  • Hospice per adulti e bambini, rete di 300 posti letto con un servizio medico/infermieristico/psicologo/oss h/24;
  • attivazione a domicilio dell’Assistenza Specialistica Territoriale di Cure Palliative (ASTEC). Il servizio è rivolto al malato (adulto e bambino) in fase avanzata e terminale di malattia e prevede una presa in carico totale del paziente con copertura medico-infermieristica 24 ore su 24, 365 giorni con fornitura direttamente a domicilio di presidi, ausili e farmaci, compresi gli oppiacei.
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Parcheggio gratuito al “Silos Calvario” (3° livello)

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Misura straordinaria per sostenere il commercio e agevolare l’accesso al centro

Per sostenere le attività commerciali e agevolare l’accesso al centro cittadino durante i lavori di riqualificazione delle Piazze, l’Amministrazione comunale ha disposto la sospensione temporanea della sosta a pagamento al terzo livello del parcheggio “Silos Calvario”.

La decisione è stata formalizzata con la Delibera di Giunta comunale n. 91 del 29 aprile 2025 e rappresenta una misura concreta a favore della cittadinanza, dei visitatori e degli esercenti, in un momento in cui il centro storico è interessato da importanti interventi di miglioramento urbanistico.

La sospensione della tariffazione riguarda esclusivamente il terzo livello del parcheggio e rimarrà in vigore per tutta la durata dei lavori, con l’obiettivo di incentivare la fruizione del centro e limitare eventuali disagi.

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue, nel 2024 vi sono stati 1090 decessi di lavoratori con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente che ne ha registrati 1041. Sono aumentati del 17,8% gli infortuni in itinere che fanno riferimento ailavoratori che si spostano da casa verso il luogo di lavoro, tra due luoghi di lavoro ovvero per la consumazione del pasto, ritenuto dall’INAIL infortunio sul luogo di lavoro. Le regioni con maggiore incidenza di mortalità sono: la Basilicata, la Campania, la Sardegna, Valle D’Aosta quelle a minore incidenza sono il Veneto e le Marche. Il rischio maggiore di mortalità per età in riferimento ad un milione di occupati è così ripartito: gli ultrasessantacinquenni con 138,3 decessi, i lavoratori tra 55 e 64 anni 54,5, fascia di età maggiormente colpita da mortalità sul posto di lavoro. Mentre i settori lavorativi maggiormente colpiti sono: le costruzioni, il trasporto, il magazzinaggio, le attività manifatturiere, il commercio. Vi è stato anche un incremento dello 0,7% degli infortuni denunciati all’INAIL, passati da 585.356 del 2023 a 589.571 del 2024. Non si può morire per mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, questa scia di sangue proseguirà sin tanto che non si considererà la persona umana sacra e inviolabile, non possiamo sottostare alla deregolamentazione per ottenere il bene o servizio al minor costo per battere la concorrenza. Una società civile punta sulla formazione del lavoratore e del datore di lavoro, attua controlli costanti e capillari dei luoghi di lavoro da parte dell’ispettorato e commina pene certe e senza scappatoie. I richiamidel Presidente della Repubblica ai salari bassi ed aimorti sul lavoro, sono un atto di accusa indiretto alla mancanza della volontà politica volta a garantire ladignità al lavoratore ed alla sua famiglia, il primo maggio deve essere la festa del lavoro non il necrologio su cui si scrivono i nomi dei lavoratori morti.

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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