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Litio e malformazioni: una pericolosa relazione scoperta dai ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli

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Un team dell’Ente Pubblico di Ricerca ha stabilito che la somministrazione del litio prima e dopo la  fecondazione è una probabile causa di deformità nell’embrione.

 

L’eccessiva assunzione del litio è da considerarsi una causa dominante di deformità nell’embrione. Ad affermarlo sono tre ricercatrici della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli –Nadia Ruocco, Maria Costantini e Luigia Santella– che hanno condotto uno studio sugli effetti del litio durante la fecondazione e lo sviluppo embrionale. Le scienziate hanno esaminato gli effetti provocati dall’uso del litio su uova di riccio di mare, modello animale marino. I risultati ottenuti rivestono un interessante aspetto sperimentale, perché nella ricerca condotta si è fatto uso di concentrazioni di litio simili a quelle presenti nel plasma di pazienti trattati con tale elemento. Il litio, infatti, usato fin dagli anni ’60 è somministrato a pazienti affetti da disturbo bipolare, sindrome caratterizzata da forte instabilità umorale. Numerosi studi clinici hanno evidenziato che il litio, arreca spesso conseguenze complesse: effetti collaterali più che fastidiosi come nausea, diarrea, confusione mentale, contrazioni muscolari involontarie. Secondo i risultati della ricerca condotta dal team della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, il litio non dovrebbe essere assunto dalle donne affette da questa sindrome, che decidono di programmare una gravidanza, poiché è stato messo in evidenza che la fecondazione, o l’equivalente concepimento nelle donne, in presenza di litio, produce malformazioni sullo sviluppo embrionale successivo. La Stazione Zoologica Anton Dohrn, Ente Pubblico di Ricerca la cui mission è strettamente connessa alla ricerca sui processi fondamentali della biologia, con specifico riferimento agli organismi marini e alla loro biodiversità, continua a svolgere sperimentazioni innovative nell’ambito delle biotecnologiche marine, volte all’utilizzo di molecole o organismi per scopi applicativi, anche farmaceutici o industriali, che hanno un risvolto positivo sul miglioramento della qualità della nostra vita. Proprio in questo ambito, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoliha avuto un ruolo decisivo per evidenziare i probabili danni che il litio,  prescritto per curare disturbi psichici come la depressione, potrebbe  provocare sullo sviluppo embrionale del feto nelle donne che hanno assunto litio prima e durante la gestazione. E’ da evidenziare che la ricerca condotta dal team della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli ha riscosso già notevole interesse da parte della comunità scientifica, ottenendo anche una pubblicazione che è stata già pubblicata sulla rivista del Gruppo Nature, Scientific Reports.

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Installate sei nuove ecoisole per il potenziamento della raccolta differenziata

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Prosegue l’impegno dell’Amministrazione Comunale per il miglioramento del servizio di raccolta differenziata con l’attivazione, da oggi, di 6 nuove Ecoisole informatizzate, che si aggiungono alle 12 già operative sul territorio comunale. Le nuove postazioni, collocate in punti strategici, consentiranno di potenziare la capacità diconferimento e migliorare la fruibilità del servizio da parte dei cittadini.

Di seguito il dettaglio degli interventi effettuati.

Piazzale del Cimitero: aggiunte 3 bocche per la plastica, 1 per la carta e 1 per il secco residuo; 

Contrada Cannelle: installate 2 bocche per la plastica, 1 per il vetro, 1 per la carta e 1 per il seccoresiduo;

Contrada Torre Amando:installate 2 bocche per la plastica, 1 per il vetro, 1 per la carta e 1 per ilsecco residuo;

Contrada Orneta: installate 2 bocche per la plastica, 1 per il vetro, 1 per la carta e 1 per il seccoresiduo;

Contrada Cervo: sostituito il vecchio punto di raccolta con bidoni stradali con una modernaEcoisola informatizzata;

PIP Camporeale: installate 2 bocche per la plastica, 1 per il vetro, 1 per la carta e 1 per il seccoresiduo. La postazione è stata ricollocata all’ingresso del PIP, nei pressi dei campetti sportivi.

L’Assessore all’Ambiente Toni La Braca ha dichiarato: «Queste nuove Ecoisole rappresentano un passo concreto verso un sistema di raccolta sempre più efficiente, ordinato e rispettoso dell’ambiente. Stiamo lavorando per informatizzare l’intero servizio, limitare i disagi e rispondere con tempestività alle esigenze dei cittadini. La collaborazione della comunità resta fondamentale per il successo di questo percorso: l’impegno di ognuno fa la differenza. Il nostro obiettivo è chiaro:costruire una città più pulita, moderna e sostenibile, a beneficio di tutti.»

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Il comune di Ariano decide di affidare in esterno la gestione del Canone Unico Patrimoniale, Mercatale e della Tassa Rifiuti insieme alla Riscossione Coattiva delle Entrate Tributarie ed extra tributarie

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Con Delibera di Consiglio Comunale n°25 del 10 giugno 2025, il Comune di Ariano Irpino ha deciso di affidare ad una Società esterna il servizio di gestione ordinaria e accertativa del Canone Unico Patrimoniale e Mercatale e della Tassa sui Rifiuti nonché il servizio di Riscossione Coattiva delle Entrate Tributarie, delle Entrate Patrimoniali e delle Entrate Comunali Diverse e di tutti i servizi connessi e complementari. Ha stabilito altresì che l’affidamento avvenga mediante espletamento di una procedura aperta telematica secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e che la durata dell’affidamento sia pari ad anni 5. Sempre all’interno della delibera si legge che il corrispettivo del servizio sia costituito esclusivamente dall’aggio posto alla base del contratto e che sarà determinato in relazione alle tipologie di entrate in affidamento e che il Concessionario opererà sotto l’indirizzo e la vigilanza dell’Ente al fine di una corretta gestione del servizio. In ultimo l’Ente ci tiene a specificare che la gestione dell’IMU ordinaria e accertativa continui ad essere affidata all’Ufficio Tributi dell’Ente.

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La solita vulgata: meridionali sciuponi e indolenti

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Gli Stati Generali della prevenzione svolti a Napoli sono stati il banco di prova e confronto delle condizioni di salute del Sud, sempre più lontano dal resto del paese sui diritti di cittadinanza in ambito sanitario con la minor partecipazione, rispetto al Nord, agli screening di prevenzione delle più comuni patologie. 

Anche l’intervento della Meloni agli Stati Generali ha ribadito che Napoli è l’area strategica del Sud da cui partire al fine di sensibilizzare i cittadini e colmare i divari esistenti tra le due Italia. In parole semplici, è colpa dei meridionali, pigri e indolenti,che non si curano né aderiscono agli screening di prevenzione delle patologie e, per tal motivo, vivono, in media, 3 anni in meno rispetto al resto del paese. Prosegue la campagna di diffamazione nei confronti dei meridionali e si applica la vulgata: “chi è causa del suo mal pianga sé stesso”. La realtà è ben diversa, lo Stato Centrale patrigno si è disinteressato del Sud privilegiando il Centro-Nord, la parte più ricca e progredita del paese. I continui proclami della Meloni che reputa il Sud lalocomotiva dell’economia italiana, stridono con le disuguaglianze, mai colmate, dell’emigrazione endemica e della insufficienza dei medici e degli infermieri, costretti in Campania, come nel resto del Sud, a doppi turni notturni continuativi su due giorni pur di coprire l’assenza del personale in malattia o in ferie. Nessun cenno alle lunghe liste di attesa impossibili da azzerare per la mancanza di personale e di risorse finanziarie. Né la Meloni si pone la domanda del turismo sanitario di tutto il Sud, inclusa la Campania, la quale ha un debito di circa 300 milioni di euro per l’assistenza sanitaria prestata ai propri cittadini dalle regioni del Nord.  Il tutto reso ancor più acuto dallo spopolamento del Sud che si presume nel 2050 perderà circa 3,5 milioni di abitanti. Molte parole, ma i fatti restano a zero.

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