Politica
Liste Pd, Campania: l’ordine dei candidati alla Camera e al Senato.
Liste Pd, l’ordine completo dei candidati della Regione Campania alla Camera e al Senato.
ELEZIONI POLITICHE
ORDINE DI LISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
CAMPANIA I
1 EPIFANI GUGLIELMO
2 AGOSTINI ROBERTA
3 TARTAGLIONE ASSUNTA
4 VALENTE VALERIA
5 PICCOLO SALVATORE
6 NAZIONALE ALTRI PARTITI
7 ROSTAN MICHELA
8 BOSSA LUISA
9 IMPEGNO LEONARDO
10 VACCARO GUGLIELMO
11 PALMA GIOVANNA
12 PAOLUCCI MASSIMO
13 MANFREDI MASSIMILIANO
14 PICCOLO GIORGIO
15 CARLONI ANNA MARIA
16 MAZZEI ALFREDO
17 MILO REGINA
18 CAIAZZO MICHELE
19 D’ANGELO ANGELA
20 FIORE ANNA
21 CACCIOLA CIRO
22 SPERANZA GERARDINA
23 LANZA MARIO
24 COSTA MASSIMO
25 MAFFEI MARIO
26 COLONNA ELEONORA
27 TUBEROSA GIOVANNI
28 MAIONE UMBERTO
29 CARMELA BUONANNO
30 MASSA PAOLO
31 GIUSEPPE GALLO
32 TONELLI FRANCESCO
CAMPANIA II
1 LETTA ENRICO
2 AMENDOLA VINCENZO
3 BONAVITACOLA FULVIO
4 CAPUTO NICOLA
5 COCCIA LAURA
6 PARIS VALENTINA
7 VALIANTE SIMONE
8 RUGHETTI ANGELO
9 DEL BASSO DE CARO UMBERTO
10 PICERNO GIUSEPPINA
11 IANNUZZI TINO
12 FAMIGLIETTI LUIGI
13 CAPOZZOLO SABRINA
14 KALIDH CHAOUKI
15 CAMILLA SGAMBATO O DARIO ABATE
16 CUOMO ANTONIO
17 PALMIERI ANNA CHIARA
18 GRAZIANO STEFANO
19 FUSCO GINA
20 REPOLE ROSA ANNA
21 BRUNO ANNARITA
22 ZAGARIA RAFFAELLA
23 PETROSINO VINCENZO
24 MATERAZZO ELVIRA
25 REALE ANDREA
26 AFFINITO LOREDANA
27 REFUTO ANNALIBERA
28 VILLANO MARCO
ELEZIONI POLITICHE
ORDINE DI LISTA DEL SENATO
1 ROSARIA CAPACCHIONE
2 SERGIO ZAVOLI
3 VINCENZO CUOMO
4 ANGELICA SAGGESE
5 PASQUALE SOLLO
6 LUCIA ESPOSITO
7 TERESA ARMATO
8 ENZO DE LUCA
9 MAURO DEL VECCHIO
10 ANTONIO AMATO
11 ROSANNA LAMBERTI
12 LUCIANA PEDOTO
13 ELISABETTA GAMBARDELLA
14 ADA RENZI
15 GIUSEPPE RUSSO
16 ANTONIO BORRIELLO
17 ALFONSO ANDRIA
18 MARIA ROSARIA LIGUORI
19 GEREMIA GAUDINO
20 GIUSEPPE GALASSO
21 PATRIZIA STASI
22 AMALIA DURAZZO
23 ARCANGELO CORRERA
24 CONCETTA MARIA QUARTO
25 CLAUDINE ROSSEAU
26 LUISA GENOVESE
27 ROSA ALTAVILLA
28 GIOVANNI BARONE
Attualità
Ciampi (M5S): Con le dimissioni di Lenzi, privati più vicini alla gestione dell’acqua

Le dimissioni di Lenzi segnano un punto a favore dei privati. Oggi la fine dell’acqua pubblica è più vicina.
Apprezzo gli sforzi di Lenzi nella direzione di conservare l’acqua in mano pubblica, gli sono solidale e senza dubbio non mi convince l’attacco di alcuni esponenti politici che denunciano il ritardo della governance e parlano di ritardi nel piano di ristrutturazione finanziato dalla Regione. A caldo mi pare che la politica, intendo i consiglieri regionali e i sindaci-soci dell’Alto Calore, non hanno fatto una bellissima figura. Gettare la croce su un amministratore che comunque ha portato avanti il concordato è ingeneroso e contribuisce a confondere le idee sulla crisi attuale. Chiederò alla Giunta Regionale quale sia la reale consistenza dei flussi finanziari arrivati nelle casse dell’Alto Calore o dei comuni soci. In tutto questo Lenzi ha lavorato sul concordato e Palomba è arrivato da pochissimi mesi: cosa ci si aspettava da questi due professionisti? Non vorrei che la manovra sia quella di spianare rapidamente la strada al privato.
Non ho sentito nessuno prendersi la responsabilità di questa situazione e non mi rassicura che a getto continuo si facciano proposte (dal bonus, al rinvio delle decisioni sugli aumenti) senza dare risposte chiare.
Per quanto mi riguarda continuerò a battermi per la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua resta pubblica, va ribadito, solo se i sindaci risponderanno davvero al loro mandato elettorale: l’interesse dei cittadini. Ciò non è accaduto fino ad oggi perchè ha vinto l’appartenenza politica e la convenienza elettorale. L’acqua pubblica e la sua gestione pubblica saranno le principali questioni che il nuovo governo regionale dovrà affrontare. Il cambio di stagione passa per una nuova tutela dei cittadini, dell’ambiente, delle risorse locali.
Attualità
Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

Attualità
Antonio Bianco :”Senza soldi non si cantano messe, il Sud dimenticato anche dall’opposizione”

Il gap tra le due aree del Paese è un dato assodato, negli ultimi due anni il PIL del Sud è stato più alto di quello del Nord, con risolti positivi, ad avviso della Meloni, sull’avviata, ma presunta perequazione economica fra le due aree del Paese. La realtà parla di ben altro: la spesa storica, la mancanza di servizi, il divario infrastrutturale sono fattori che, in sinergia tra loro, determinano l’impoverimento e lo spopolamento del Sud. Permane la differenza del reddito pro-capite, che è la metà, e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. La situazione socio-economica non è per niente rassicurante, a sinistra Bonelli e Fratoianni, rappresentanti di AVS, indicano le priorità da affrontare quali: disoccupazione, scuola, università, sanità, alta velocità ferroviaria e rigettano l’idea di costruire il ponte sullo stretto. Pur apprezzando il loro operato, nulla dicono sulla mancata perequazione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite sociale e infrastrutturale che, ogni anno, applicando il criterio della spesa storica, sottrae al Sud 60 miliardi, indirizzati verso il Nord. Tiepida è la condanna dei due leader del regionalismo differenziato, riforma che, se attuata in tutti i suoi aspetti, porrebbe la pietra tombale sulla Questione Meridionale. In poche parole, Bonelli e Fratoianni citano i problemi in cui affonda il meridione senza indicare dove prendere i soldi, i tempi di intervento e le modalità di esecuzione di un programma pluriennale per la rinascita del Sud, ponte ideale tra l’Europa e le coste meridionali e orientali del mediterraneo. Inoltre il PIL italiano cresce come un prefisso telefonico, dopo il 2026 dobbiamo restituire il prestito con gli interessi di 122,6 miliardi del PNRR e occorre onorare gli impegni assunti dal governo Meloni in sede internazionale. A ciò si aggiunga che Adriano Giannola, presidente della Svimez, ritiene necessari almeno100 miliardi per la rinascita del Sud.
È finito il tempo dell’enunciazione dei problemi, occorre prioritariamente indicare le risorse finanziarie, certe e permanenti, indispensabili a mettere in atto un programma elettorale credibile che punti sulla rinascita del Sud.
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