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Politica

Regionali 2015 – Le ragioni del rilancio: Ettore Zecchino chiude la campagna in un bagno di folla.

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Il candidato al consiglio regionale ha tenuto il discorso di chiusura della campagna elettorale tra i suoi concittadini

Ariano Irpino – Bagno di folla ieri sera per il candidato al consiglio regionale Ettore Zecchino, che ha tenuto l’ultimo discorso davanti ai suoi concittadini prima del ritorno alle urne. Si è trattato di una bella manifestazione popolare, che ha permesso ai partecipanti non solo di ascoltare, ma anche di dialogare con il candidato ponendo domande sia prima che dopo il suo intervento.Durante il suo discorso il candidato della lista Caldoro Presidente ha difeso l’opera di risanamento compiuta dal Governatore uscente della Campania, resa necessaria dopo i disastri compiuti dalle precedenti giunte di centro-sinistra, e ha sostenuto che importanti investimenti sono già stati avviati in settori strategici, come quello delle nuove tecnologie, delle infrastrutture e dei trasporti.In particolare, Zecchino ha parlato dell’Alta Capacità in Valle Ufita come di un antidoto alle trivelle e della lunga battaglia combattuta per ottenere la conferma della fermata irpina. La fermata Hirpinia non era certo scontata e le Ferrovie dello Stato propendevano per una soluzione più economica che oltrepassasse l’Irpinia senza fermarsi. La costante opera di convincimento, anche attraverso forti pressioni, è riuscita a confermare il tracciato con la fermata locale.

Zecchino si è poi soffermato sulla banda larga ed ultra-larga come infrastruttura essenziale che metterà le nostre imprese nelle condizioni di competere nel mercato globale. La realizzazione di questa fondamentale e capillare infrastruttura è partita proprio dalla nostra Irpinia, quindi, per una volta, si è preferito partire dal lembo estremo della Campania per poi arrivare alle zone pià inurbate del napoletano. Si tratta – ha aggiunto – di grandi opere che sono già in fase di appalto o di  completamento.

Per quanto riguarda la difesa dei presidi territoriali che fanno capo alla Regione Campania, Zecchino ha affermato che, grazie alla sua opera e a quella sinergica del Sindaco Gambacorta, che ha pronunciato il discorso inaugurale, sono tutti salvi e rilanciati nella loro opera.

Zecchino continua dicendo: «Ora c’è da vincere la battaglia sulla piattaforma logistica, una battaglia nella quale siamo in vantaggio proprio in ragione dei risultati ottenuti in questi anni al Tavolo per lo Sviluppo, una battaglia che però dobbiamo condurre a termine senza abbassare la guardia. C’è da combattere anche quella dei fondi europei, una partita che possiamo vincere solo dando continuità agli straordinari risultati ottenuti nell’ultimo anno, nel corso del quale la Campania è stata la Regione che in Europa ha speso in assoluto più fondi. La mia candidatura trova senso e legittimità nell’intero percorso compiuto in questi cinque anni, nei risultati ottenuti, negli sforzi profusi a tutela di questi territori, in un impegno ostinato e continuo, nel valore e nella forza dei fatti. È in questa seconda legislatura che si apre la fase due del ciclo amministrativo Caldoriano. Ora è il momento degli investimenti e dello sviluppo per dare una risposta concreta soprattutto alla creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani».

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Attualità

Ciampi (M5S): Con le dimissioni di Lenzi, privati più vicini alla gestione dell’acqua

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Le dimissioni di Lenzi segnano un punto a favore dei privati. Oggi la fine dell’acqua pubblica è più vicina.
Apprezzo gli sforzi di Lenzi nella direzione di conservare l’acqua in mano pubblica, gli sono solidale e senza dubbio non mi convince l’attacco di alcuni esponenti politici che  denunciano il ritardo della governance e parlano di ritardi nel piano di ristrutturazione finanziato dalla Regione.  A caldo mi pare che la politica, intendo i consiglieri regionali e i sindaci-soci dell’Alto Calore, non hanno fatto una bellissima figura. Gettare la croce su un amministratore che comunque ha portato avanti il concordato è ingeneroso e contribuisce a confondere le idee sulla crisi attuale.  Chiederò alla Giunta Regionale quale sia la reale consistenza dei flussi finanziari arrivati nelle casse dell’Alto Calore o dei comuni soci. In tutto questo Lenzi ha lavorato sul concordato e Palomba è arrivato da pochissimi mesi: cosa ci si aspettava da questi due professionisti? Non vorrei che la manovra sia quella di spianare rapidamente la strada al privato.

Non ho sentito nessuno prendersi la responsabilità di questa situazione e non mi rassicura che a getto continuo  si facciano proposte (dal bonus, al rinvio delle decisioni  sugli aumenti) senza dare risposte chiare.
Per quanto mi riguarda continuerò a battermi per la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua resta pubblica, va ribadito, solo se  i sindaci risponderanno davvero al loro mandato elettorale: l’interesse dei cittadini. Ciò non è accaduto fino ad oggi perchè ha vinto l’appartenenza politica e la convenienza elettorale. L’acqua pubblica e la sua gestione pubblica saranno le principali questioni che il nuovo governo regionale dovrà affrontare. Il cambio di stagione passa per una nuova   tutela dei cittadini, dell’ambiente, delle risorse locali.

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Attualità

Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

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Attualità

Antonio Bianco :”Senza soldi non si cantano messe, il Sud dimenticato anche dall’opposizione”

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Il gap tra le due aree del Paese è un dato assodato, negli ultimi due anni il PIL del Sud è stato più alto di quello del Nord, con risolti positivi, ad avviso della Meloni, sull’avviata, ma presunta perequazione economica fra le due aree del Paese. La realtà parla di ben altro: la spesa storica, la mancanza di servizi, il divario infrastrutturale sono fattori che, in sinergia tra loro, determinano l’impoverimento e lo spopolamento del Sud. Permane la differenza del reddito pro-capite, che è la metà, e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. La situazione socio-economica non è per niente rassicurante, a sinistra Bonelli e Fratoianni, rappresentanti di AVS, indicano le priorità da affrontare quali: disoccupazione, scuola, università, sanità, alta velocità ferroviaria e rigettano l’idea di costruire il ponte sullo stretto. Pur apprezzando il loro operato, nulla dicono sulla mancata perequazione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite sociale e infrastrutturale che, ogni anno, applicando  il criterio della spesa storica, sottrae al Sud 60 miliardi, indirizzati verso il Nord. Tiepida è la condanna dei due leader del regionalismo differenziato, riforma che, se attuata in tutti i suoi aspetti, porrebbe la pietra tombale sulla Questione Meridionale. In poche parole, Bonelli e Fratoianni citano i problemi in cui affonda il meridione senza indicare dove prendere i soldi, i tempi di intervento e le modalità di esecuzione di un programma pluriennale per la rinascita del Sud, ponte ideale tra l’Europa e le coste meridionali e orientali del mediterraneo. Inoltre il PIL italiano cresce come un prefisso telefonico, dopo il 2026 dobbiamo restituire il prestito con gli interessi di 122,6 miliardi del PNRR e occorre onorare gli impegni assunti dal governo Meloni in sede internazionale. A ciò si aggiunga che Adriano Giannola, presidente della Svimez, ritiene necessari almeno100 miliardi per la rinascita del Sud.

È finito il tempo dell’enunciazione dei problemi, occorre prioritariamente indicare le risorse finanziarie, certe e permanenti, indispensabili a mettere in atto un programma elettorale credibile che punti sulla rinascita del Sud.

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