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Le disuguaglianze diventano programma politico

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A breve saranno messi in rete i fondi destinati all’assunzione dei NEET (Not engaged in Education, Employment or Training), giovani entro i 29 anni che: non studiano, non si formano e non sono in cerca di lavoro. In un paese diviso e diseguale, non si ripartiscono i fondi sulla base dei bisogni ma secondo il criterio della spesa storica. Si riproduce il copione oramai noto: i soldi vanno verso il Nord mentre si lascia quasi a bocca asciutta il meridione. In un paese privo di equità che ha assunto le disuguaglianze quale programma politico da conservare, anzi, da incrementare, che non si cura di ridurre la disoccupazione del Meridione che è doppia rispetta al Nord e con percentuali di NEET quasi tre volte maggiori dell’area più sviluppata del paese. Al Veneto vengono erogati 8 milioni per i NEET pari al13% dei giovani, mentre alla Campania vanno 7,5 milioni con una percentuale di NEET del 27% ed una popolazione superiore a quella del Veneto. La notizia è fornita dal giornalista de Il Mattino, Marco Esposito, tratta dalla tabella dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, che mostra, ancor di più, quanto i meridionali siano stranieri in patria. Hanno il diritto di emigrare in cerca di lavoro o per curarsi, dalla colonia Sud si estraggono risorse umane ed economiche e, senza lasciare spazio alla fantasia, il governo punta allo spopolamento di questa area,a tutto vantaggio della locomotiva del Nord. Con la riduzione della popolazione, lo Stato Centrale giustificherà i minori investimenti per infrastrutture al Sud, reputandole eccessive rispetto ai bisogni e dirottando i fondi verso le aree più popolose e già fornite di efficienti servizi pubblici. Distruggono il patto costituzionale di uguaglianza e solidarietà, puntano alla frantumazione dell’unità e della coesione dell’Italia, oramai solo sulla carta uno stato unitario.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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