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L’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia:”nel PNRR manca il Sud, nella sua specificità di questione morale e politica”

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L’evento svolto a Sorrento a villa Zagara “Verso il Sud”, organizzato dalla ministra Mara Carfagna, ha esaminato le strategie inserite nel PNRR necessarie a risollevare il Meridione dalle sabbie mobili nelle quali affonda. Il Meridione è l’area più povera e sottosviluppata della zona euro, mancano i treni ad alta velocità, gli asili nido, gli ospedali ed una sanità che prenda in carico le persone ammalate. Manca la volontà di riunificare il Paese tagliato in due tronconi: il Sud con il reddito pro capite che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. In questo scenario poco esaltante lascia inebetiti la polemica, a suon di twitter, tra il presidente della Regione De Luca che reputa l’evento “Verso il Sud” solo propaganda e la ministra Mara Carfagna che gli invia la foto con una scatola di Maalox per curare l’acidità di stomaco. Segue lo scambio di battute poco edificanti per i due duellanti. Litigano mentre il Sud muore, parlano di alta velocità e vorrebbero realizzare un nuovo tracciato, tra Napoli e Reggio Calabria, sul quale transitino sia i treni passeggeri che le merci, linea che è inadatta a raggiungere i 300 km/h. Disparità di trattamento inaccettabili denunciate anche dall’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia in una lettera inviata al giornale Avvenire, il quale, esaminando il Piano nazionale di ripresa e resilienza, dichiarava: “manca il Sud, nella sua specificità di questione morale e politica e, quindi, democratica”. Parole pesanti espresse da una fonte autorevole che lasciano poco spazio alla fantasia. Parole inascoltate dal governo, che privilegia il Nord e sottovaluta lo spopolamento del Sud con circa 100 mila persone che ogni anno lasciano quest’area del Paese in cerca di lavoro. Mentre il malato è agonizzante i commedianti da avanspettacolo fingono di litigare ed insieme affossano ogni speranza di rinascita del Sud.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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