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La politica nazionale è scollata dal territorio, servirebbe la scuola di un tempo: parola di Franco Genzale

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“Avellino è una città allergica alle regole”, ha detto Franco Genzale durante la presentazione de: L’IRRIVERENTE – Con tutto il rispetto. Noi ci permettiamo di aggiungere che anche le realtà limitrofe non scherzano quanto al rigetto delle regole, sia da parte dei singoli individui, che delle stesse amministrazioni, le quali talvolta, promulgando ordinanze ad hoc, si spingono persino ad eludere le leggi nazionali. Nella sua raccolta di articoli o meglio, di analisi e commenti, scritti gratuitamente per il giornale on line Orticalab dal 2016 al 2020, divisi in due tomi per complessive 1.359 pagine, l’autore propone uno spaccato sociale, politico e culturale della nostra società, da un punto di vista particolare, per dirla con Mirella Napodano (prefazione), costituito da un approdo giunto alla fase attuale, dopo “innumerevoli esperienze iniziate come giornalista abusivo (come amava autodefinirsi), poi praticante e infine redattore, inviato post terremoto dell’80 e in seguito capo delle redazioni de Il Mattino, prima di Salerno, poi di Avellino, dopo aver lavorato nelle redazioni di Napoli e di Roma”. Genzale nel corso dell’incontro ci ha raccontato di aver iniziato a scrivere a 16 anni, senza però raccogliere (per puro disordine) tutti gli scritti, né rileggerli, ma di poter vantare una lunga esperienza: dopo 10 anni da pubblicista (1972-1982), si è dedicato al giornalismo professionistico, rivestendo per 2 anni il ruolo di capo ufficio stampa del ministro per la Protezione civile, Zamberletti. Dopo oltre vent’anni con il Mattino, ha guidato le emittenti televisive: Otto Pagine, Telenostra, TeleLuna Napoli, Prima Tivvù, per arrivare all’attuale IrpiniaTv, attraverso la quale continua ad esercitare irriverenza, denunciando “i poteri ipocriti dalle mani adunche che imperversano da troppo tempo nella vita politica irpina”. E lo fa con editoriali, appelli, interventi televisivi e “siringhe”, documentate e pungenti. Intorno al richiamo ai valori della legalità e della cittadinanza, ruota tutta la vita e l’opera del giornalista, che rivolge i suoi strali a chi ha interessi privati o clientelari, collusioni pericolose, strane gratitudini da esprimere. Tanti i sogni infranti degli irpini di cui si è occupato: dall’Isochimica allo Stir, dalla Piscina comunale rimasta nelle secche dell’illegalità, alla linea ferroviaria per collegare l’alta velocità a Salerno o a Napoli, dagli scheletri nell’armadio dell’Alto Calore, alle tessere al Carmasciano; dagli abusi della politica, alla giustizia, alla sanità, all’ambiente, ai giovani, ai manager. In questi anni non sono mancate le querele nei suoi confronti: ben 12, tutte vinte. Una, in particolare, ci ha riferito, giunta dopo aver denunciato le riunioni coi camorristi del consigliere regionale Nappi; l’altra, da parte del sindaco di Avellino, che lo accusava di fare propaganda elettorale per la controparte nella sua tv, mentre si trattava di spazi elettorali a pagamento. Genzale si chiede dove sia finita la “borghesia illuminata”, che, se inizialmente ha inciso molto sulla politica, da un certo punto in poi si è spenta, diventando essa stessa politica. Oggi siamo tutti disorientati – ha aggiunto -, poiché manca una classe politica dirigente. L’unica che forse può salvare il Paese, è la classe politica locale, giacché gli amministratori sono più vicini alla gente, e pertanto in grado di ricostruire il tessuto di base: serve la vecchia politica, almeno come scuola. “Con tutto il rispetto – ha ironizzato -, sono convinto che il passaggio da Draghi alla Meloni sarebbe una tragedia. Non avevo necessità di mettermi i mostrini attraverso questi due enormi tomi, ma li ho pubblicati su stimolo di mio figlio e a scopo di beneficenza: per 1.000 copie ho speso oltre 15.000 €, in parte miei e per i restanti 2/3, provenienti da amici che vogliono rimanere anonimi. Il libro è in vendita a meno di quanto è costato, ma vorrei che ognuno lo acquistasse, sapendo di star facendo beneficenza: i proventi andranno interamente a un bambino ucraino orfano di entrambi i genitori a causa della guerra, ed ospitato ad Avellino”. Andrea Covotta (Rai Quirinale) ha sottolineato come, “compito di un buon giornalista sia narrare i fatti quotidianamente, al di là di dove (e per conto di chi) lo si faccia e di come ci si sia arrivati. Serve un esame collettivo che, oltre alla politica, diventata da rappresentanza a rappresentazione, coinvolga anche i media: l’opinione pubblica va educata e sferzata, ma talvolta anche gli stessi media non raccontano la società in maniera corretta”. All’evento, organizzato da Il vizio di leggere, sono intervenuti: Carla Moccia, Vincenzo Grasso, Giovanni La Vita. Ha moderato Nicoletta Caraglia. La prossima tappa del tour irpino, sabato 27 agosto a Castel Baronia, presso il Chiostro di Santo Spirito alle 18,30.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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