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La nota dell’Alto Calore in risposta al sindaco Franza

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Con riferimento alle dichiarazioni rese dal Sindaco di Ariano Irpino in merito alle difficoltà nell’approvvigionamento idrico nel Tricolle, si precisa quanto segue.

Come avviene in altre realtà delle province di Avellino e Benevento, allo scopo di garantire l’erogazione nelle ore diurne, questa Società si trova costretta, suo malgrado, a effettuare manovre notturne di sospensione: tale situazione è dovuta, da un lato, alla straordinarietà dei consumi, aumentati in maniera vertiginosa soprattutto nell’ultimo mese, caratterizzato da temperature particolarmente elevate e, dall’altro, allo stato delle reti idriche nel Comune, ormai fatiscenti e vetuste, tali da necessitare urgenti interventi di sostituzione.

Per quanto riguarda gli assorbimenti abnormi, basti considerare che, rispetto a una dotazione procapite giornaliera di 150 litri per abitante, allo stato, per garantire la fornitura idrica all’utenza, questa Società deve erogare ben 355 litri/abitante/die.

Il dato è allarmante ancor di più laddove si valuti che nel 2015 l’aliquota idrica distribuita allo stesso Comune già prevedeva una dotazione procapite di ben 202 litri/abitante/die: tale considerevole incremento è dovuto sia a comportamenti anomali tenuti dalla popolazione, nonostante gli appelli, evidentemente poco ascoltati, inviati da questa Società per un uso responsabile della risorsa idrica sia alla sopra richiamata condizione di criticità delle infrastrutture idriche, segnate da innumerevoli perdite che fanno disperdere l’acqua erogata.

A riprova di tale ultima considerazione, durante il periodo invernale questa Società adduce al Comune di Ariano Irpino una portata media di circa 85 l/s, anch’essa superiore a quella prevista, proprio a causa della fatiscenza delle condotte di distribuzione, di proprietà comunale.

Soltanto nell’anno 2020 sono stati effettuati ben 400 interventi di riparazione sulle condotte idriche del Comune mentre dall’inizio del 2021 si è già giunti a 252. Non si tralasci, inoltre, che il territorio arianese è servito da una rete idrica che si estende per una lunghezza di 364 km ed è costituito in ampia parte da zone rurali nelle quali i

consumi e le perdite in rete sono esorbitanti: nonostante le chiusure notturne, i dati relativi ai serbatoi a servizio, appunto, delle zone rurali attestano un aumento della portata distribuita del 30% (e senza le sospensioni notturne, tale percentuale sarebbe di gran lunga maggiore).

Alto Calore Servizi S.p.A. profonde un vigoroso impegno sul territorio arianese, proprio in considerazione delle forti criticità che colpiscono il territorio, mettendo a disposizione risorse umane e finanziarie superiori rispetto alla remunerazione del servizio reso.

Tale situazione già complessa è esacerbata da diffusi comportamenti scorretti tenuti da parte della cittadinanza che utilizza l’acqua per scopi non idropotabili oppure dà luogo a forme di malversazione, con furti o manomissioni degli impianti che generano assorbimenti notevoli e tali da comportare disservizi in intere zone.

Si coglie ancora una volta l’occasione per sollecitare il Comune a effettuare un serrato presidio del territorio volto a verificare anomalie e abusi nell’utilizzo della risorsa idrica, da segnalare alle Autorità competenti per i provvedimenti conseguenziali.

Inoltre, le sospensioni notturne che hanno riguardato diversi quartieri sono state sempre preventivamente comunicate: i responsabili di zona di questa Società mantengono un rapporto costante con i competenti uffici comunali, informati in maniera ininterrotta sull’evoluzione dell’approvvigionamento idrico, circostanza indice di una sensibilità e un’attenzione costanti nei confronti della cittadinanza, oltre che di rispetto per le istituzioni.

E’ lapalissiano che, laddove le interruzioni siano dovute a improvvise rotture delle condotte, la tempistica di informazione non sia dettata dalla volontà di questa Società ma dalla contingenza e, pertanto, non sembra corretto addebitare responsabilità per accadimenti che sfuggono a qualsiasi programmazione.

In ragione di quanto spiegato, il richiamo al reato di interruzione di pubblico servizio appare del tutto estemporaneo e, tra l’altro, ogni eventuale addebito dovrebbe essere almeno condiviso con l’Amministrazione comunale, proprietaria delle reti di distribuzione, che causano una parte preponderante delle criticità rappresentate.

Ciò nondimeno, resta ferma e immutata la disponibilità, sempre manifestata da questa Società, a tenere un incontro rivolto all’individuazione di soluzioni condivise, atteso che la riduzione dei disagi patiti dalla popolazione è un comune obiettivo, da perseguire congiuntamente, assumendosi ciascuna parte le proprie incombenze.​

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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