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La Minoranza:” Piano AMU: tutto da rifare”

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Il piano di risanamento AMU, approvato il 18 maggio, è già obsoleto, inutile, superato da fatti oggettivi e fino ad oggi trascurati, quale il pesante debito da contenzioso e, soprattutto, la pubblicazione del bando che individuerà in ottobre i gestori regionali, così mutando radicalmente lo scenario di riferimento.
È quanto emerso, in modo pressoché unanime, in un’importante riunione della Commissione Affari Generali, convocata dal Presidente Daniele Tiso e allargata a Sindaco, Giunta, capigruppo consiliari, amministratore AMU, Collegio Sindacale della società e del Comune, Comitato di controllo analogo.
Tutti assenti, tranne l’assessore Ninfadoro, i rappresentanti della maggioranza, che oltre a dimostrare il consueto deficit di sensibilità istituzionale hanno questa volta perso una buona occasione per approfondire, grazie alla presenza di esperti, una questione che fino ad oggi non pare stiano affrontando con la necessaria consapevolezza.
Come minoranza ci dispiace vedere confermate ed anzi ingigantite le nostre perplessità, più volte espresse e sempre ignorate, ma ciò ci induce ad andare avanti con rinnovato impegno nel tentativo di trovare una soluzione vera, e non solo apparente, ai problemi della nostra azienda di trasporti.
Ed è chiaro che la questione debba tornare immediatamente in Consiglio Comunale, dove ci sarà da prendere finalmente atto di una gestione della vicenda totalmente fallimentare, azzerare tutto e ripartire da una prospettiva di maggiore concretezza.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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