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Irisbus-Sibilia spera in una soluzione rapida della vertenza.

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Riprende domani, martedì 22 ottobre, in sede di Commissione congiunta Trasporti-Lavoro della Camera la discussione della risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle sulla vertenza Irisbus, dopo l’audizione dei lavoratori chiesta ed ottenuta dal deputato cittadino Carlo Sibilia. L’atto di indirizzo politico sulle misure a sostegno del trasporto pubblico locale, con particolare riferimento alla salvaguardia dei livelli occupazionali e dei redditi dei dipendenti dello stabilimento di Flumeri, era stato già discusso mercoledì scorso. In quella occasione, il sottosegretario Rocco Girlanda, dopo aver ribadito che trattasi di una vicenda complessa che investe le competenze di più Ministeri tra cui il Mise, presso il quale si svolge il tavolo della vertenza, ha fatto presente di aver ricevuto la delega definitiva sulla risoluzione soltanto il giorno prima e, quindi, di non aver potuto raccogliere, in tempi così brevi, informazioni complete ai fini della discussione, rinviandola appunto a domani. Secondo il vicepresidente della Commissione Trasporti, Ivan Catalano del M5S, “il governo potrebbe predisporre un piano di revamping e di retrofit per recuperare il parco mezzi non troppo vetusto” e, in quest’ottica, un ruolo importante dovrebbe averlo proprio l’Irisbus: a detta, infatti, del vicepresidente della Commissione Lavoro, Walter Rizzetto del M5S, “é inopportuno lasciarsi sfuggire il know how qualificato e innovativo in possesso di aziende italiane” come lo stabilimento di Flumeri. “Il Movimento 5 Stelle – chiosa Sibilia, cofirmatario della risoluzione – sta facendo tutti i passaggi istituzionali e gli sforzi politici possibili per arrivare ad una soluzione favorevole ai lavoratori e agli utenti del trasporto pubblico locale. Mi auguro che non si perda altro tempo e che i Ministri competenti sblocchino una vertenza che si sta trascinando, insopportabilmente, da troppi anni”.

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Attualità

Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Attualità

Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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