Cronaca
Infiltrazioni della camorra al mercato ittico – Il magistrato : “Lpa di Ariano estranea ad infiltrazioni camorristiche”

Il magistrato : “Lpa di Ariano estranea ad infiltrazioni camorristiche”
La Procura – che ha messo sotto inchiesta 19 persone ipotizzando intestazioni fittizie in favore di clan di Castellammare e Torre Annunziata – ha ritirato la richiesta di arresto nei confronti di Raimondo Scauzillo, amministratore della Lpa. La decisione è stata assunta dopo che il sostituto procuratore Vincenzo Montemurro ha ascoltato l’imprenditore arianese, ricostruendo tutti i tasselli della vicenda“
A questo punto si fa definitivamente chiarezza e le accuse mosse nei confronti della ditta “Lpa” di Ariano sono risultate del tutto infondate. Esce dall’inchiesta sulle infiltrazioni della camorra al mercato ittico. La Procura – che ha messo sotto inchiesta 19 persone ipotizzando intestazioni fittizie in favore di clan di Castellammare e Torre Annunziata – ha ritirato la richiesta di arresto nei confronti di Raimondo Scauzillo, amministratore della Lpa. La decisione è stata assunta dopo che il sostituto procuratore Vincenzo Montemurro ha ascoltato l’imprenditore avellinese, ricostruendo tutti i tasselli della vicenda.
Un sospiro di sollievo per i vertici della Lpa, tra le maggiori aziende di distribuzione di prodotti ittici a grossisti, ristoranti e industrie di lavorazione. «Il provvedimento del magistrato – sottolineano i legali – conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che l’azienda ha sempre operato con la massima trasparenza e nell’assoluto rispetto della legge. La Lpa e Raimondo Scauzillo ritengono, fermamente, che solo il legame indissolubile tra legalità e passione possa alimentare la crescita di un’azienda che fa della sua credibilità un vanto di cui essere orgogliosi. Senza tali principi, fare impresa non avrebbe alcun senso”.
Per le altre persone coinvolte nell’inchiesta (esponenti della camorra stabiese e presunti prestanome) la decisione sulle richieste di arresto arriverà a gennaio.
Attualità
Spara al drone del vicino, ritirato porto d’armi a un 37enne

I poliziotti del Commissariato distaccato di Pubblica Sicurezza di Ariano Irpino hanno dato esecuzione a provvedimento di revoca del Questore di Avellino della licenza di porto di fucile uso caccia ad un cittadino arianese trentasettenne precedentemente denunciato all’Autorità giudiziaria per accensioni ed esplosioni pericolose. Il predetto, infastidito dalla presenza, aveva esploso un colpo di fucile contro un drone in volo appartenente ad un vicino di casa che faceva intervenire le forze dell’ordine determinando il sequestro dell’arma utilizzata per l’abbattimento del velivolo e il ritiro cautelare delle restanti armi ai sensi dell’art.39 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Il provvedimento questorile di revoca del titolo autorizzatorio consegue ad un evidente giudizio negativo in termini di prognosi sull’affidabilità in materia di armi ed è finalizzato principalmente alla prevenzione di ogni possibile abuso o uso distorto che possa compromettere l’incolumità delle persone. L’attenzione della Questura resta sempre alta circa la verifica dei requisiti dei detentori di armi nonchè sulla corretta custodia ed uso di quest’ultime e sui relativi titoli di polizia, effettuando regolarmente controlli in Città e in Provincia tramite i Commissariati di pubblica Sicurezza distaccati.
Attualità
Auto in fiamme in pieno centro storico

Auto in fiamme lungo la centralissima via Tranesi di Ariano. Una Mini Countryman è stata avvolta dalle fiamme, probabilmente a causa di un corto circuito, ed è stata danneggiata nella parte anteriore, per fortuna senza conseguenze per persone o altre autovetture parcheggiate nelle vicinanze. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Grottaminarda, insieme alla polizia municipale ed ai carabinieri delle locali stazioni.
Attualità
80enne scambia operai per ladri e spara con il fucile

Un uomo di 80 anni è stato arrestato ad Ariano Irpino,per detenzione di arma clandestina e denunciato, insieme al figlio, per esplosioni pericolose e porto abusivo di armi. Nella notte del 13 maggio scorso, a seguito di intervento tecnico di due operai dell’Enel, avvenuto in contrada Cardito del comune di Ariano Irpino per un guasto sulla linea elettrica, un’auto con a bordo due persone si avvicinava loro esplodendo un colpo di fucile in aria, facendo sporgere le canne dal finestrino. La descrizione degli individui e dell’auto permetteva alle pattuglie della Polizia di Stato intervenute di verificare e rinvenire alle prime ore del mattino, dopo un’incessante ricerca nella zona, l’auto indicata parcheggiata vicino l’abitazione di una persona anziana che, agli atti del Commissariato di Pubblica Sicurezza, risultava possessore di alcuni fucili regolarmente denunciati. Si procedeva, pertanto, ad un controllo presso l’abitazione dove risultava dimorante anche il figlio quarantacinquenne e si rinveniva uno dei fucili dichiarati ancora odorante della combustione dovuta a recente esplosione.
Durante il controllo di polizia, inoltre, in una pertinenza dell’abitazione veniva rinvenuto un manufatto artigianale clandestino composto da un basamento a tre piedi di sostegno in legno con al di sopra fissata una canna di fucile, senza numero di matricola e con all’interno ancora una cartuccia a palle inesplosa. Il meccanismo artigianale in ferro montato all’estremità posteriore del manufatto e della relativa canna ne consentiva la percussione e lo sparo della cartuccia.
Pertanto l’anziano veniva tratto in arresto per detenzione di arma clandestina e denunciato, unitamente al figlio, per interruzione di pubblico servizio, accensioni ed esplosioni pericolose e porto abusivo di armi.
Le attività sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento ed il Gip presso il Tribunale di Benevento, ritenendo sussistenti i gravi indizi per il reato di detenzione di arma clandestina, convalidava l’arresto non disponendo misure cautelari a carico dell’anziano.
Le contestazioni sono allo stato provvisorie e la colpevolezza della persona sottoposta alle indagini sarà accertata solo all’esito del giudizio definitivo.
La Polizia di Stato invita, in ogni caso, tutti i cittadini ad allertare immediatamente le Forze dell’Ordine tramite il numero unico d’emergenza in caso di avvistamento di persone ed auto sospette al fine di scongiurare situazioni di pericolo per la propria ed altrui incolumità.
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