Attualità
In memoria di Gisella Giambone
Il direttivo dell’ANPI di Avellino, le iscritte e gli iscritti, il presidente Giovanni Capobianco, sono rimasti affranti nell’apprendere la notizia della scomparsa della compagna Gisella Giambone, avvenuta il 14 gennaio 2023.
Ne ricordano il suo impegno nella Resistenza da giovanissima e il suo pericolosissimo ruolo di staffetta partigiana.
Il presidente dell’ANPI, Giovanni Capobianco, onorato del rapporto di amicizia avuto con Gisella Giambone, ricorda il legame speciale, che la stessa aveva con la provincia di Avellino ed in particolar modo con il paese di CastelBaronia.
Il Padre di Gisella, Eusebio Giambone, fu confinato a CastelBaronia per la sua attività antifascista e portò con sé la moglie Luisa e la figlia Gisella, di 10 anni, che in quel paese, frequentò la quinta elementare.
La vicenda tragica di Eusebio Giambone è nota, in quanto prima di essere fucilato, scrisse due fra le più commoventi “lettere dei condannati a morte della resistenza”. Una lettera aveva come destinataria la moglie Luisa, l’altra era indirizzata alla figlia Gisella. Quando giunse a CastelBaronia, la notizia della fucilazione di Eusebio Giambone, le campane della chiesa del paese, suonarono a morto per informare la cittadinanza della scomparsa di un compaesano, uno di loro.
Dopo tanti anni, Gisella volle tornare a Castel Baronia, per rivedere il paese dove era stata con i suoi genitori, e dove aveva frequentato la locale scuola elementare; fece un giro in paese ed ivi incontrò l’amica d’infanzia, Raffaella.
Tornò a Castel Baronia altre due volte: la prima per incontrare gli alunni della scuola elementare e media e ricevette, quasi come omaggio, la copia della sua pagella di 5°elementare e fu accolta con grande affetto da alcuni compagni della sua classe, dagli insegnanti e gli alunni della scuola del paese.
Dopo pochi anni tornò a Castel Baronia, di nuovo, per ricevere, questa volta, la cittadinanza onoraria e per presenziare all’intitolazione di una strada del paese alla memoria del padre: oggi, infatti, a Castel Baronia c’è una “via Eusebio Giambone”.
In occasione delle sue due visite a Castel Baronia, anche la CGIL provinciale, dimostrò la sua attenzione pubblicando due libri: il primo in occasione della visita del 2005 in memoria di Eusebio Giambone, il secondo, nel 2007, dedicato al conferimento della cittadinanza onoraria a Gisella Giambone.
Non può essere sottaciuto l’impegno di una vita intera, che Gisella ha profuso nell’incontrare i giovani nelle scuole, invitata per far conoscere le vicende della sua famiglia: l’impegno antifascista del padre fino alla fucilazione ed il suo voler trasmettere la memoria della resistenza alle nuove generazioni.
A loro due e a tanti altri partigiani, il Paese intero deve molto: deve la libertà di cui godiamo e la Costituzione. L’ANPI considera suo compito difendere la Costituzione e ricordare come ci è pervenuta. È il modo migliore per onorare il sacrificio di Eusebio Giambone e l’impegno di una vita di sua figlia.
L’ANPI di Avellino consapevole che la scomparsa di Gisella rappresenta una grave perdita per Castel Baronia e per l’ Irpinia, partecipa al dolore del marito prof. Piero Amelio, della figlia Luisa e della nipote Viola, a cui porge le più sentite condoglianze.
15/01/2023 Il Presidente provinciale dell’ANPI
Giovanni Capobianco
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
