Attualità
In Italia, ogni anno, vengono sottratti al fisco 90 miliardi
L’evasione fiscale è il male della società italiana, mai seriamente perseguita, anzi, in alcuni casi, favorita con i condoni fiscali, varati dai vari governi intenzionati a fare cassa e, forse, ottenere consensi elettorali a discapito del bene comune. I circa 90 miliardi annui di evasione, somma equivalente a tre volte la finanziaria approvata nel 2024, arricchiscono il male affare, foraggiano la corruzione, danneggiano gli imprenditori onesti costretti a subire la concorrenza sleale degli evasori. Inoltre, riduce le risorse finanziarie indispensabili per migliorare i servizi pubblici, fatto che, rende, oltre misura, complicato dotare il Meridione di infrastrutture moderne e di servizi efficienti. L’evasione fiscale dal 2000 al 2024 è stata di 1.274,5 miliardi, tutte le regioni partecipano al club dell’illegalità, concentra per il 58% nel Centro-Sud ed il restante 42% al Nord, dove sono presenti la maggior parte delle attività produttive. Nell’arco di tempo considerato, molte imprese sono cessate, delle persone sono decedute oppure erano nullatenenti, in tal modo l’importo che potrebbe essere aggredito dall’Agenzia delle Entrate è di poco superiore ai 100 miliardi (vedi CGIA Mestre e Sky tg24 del 24/2/2025, Ansa/Ipa). Nell’anno 2024 vi è stato un forte incremento del recupero del gettito fiscale evaso equivalente a 33,4 miliardi.
In questo contesto di endemica evasione fiscale, l’Italia nel 2026 dovrà trovare le risorse finanziarie per restituire i 122 miliardi ottenuti con il PNRR a titolo oneroso e finanziare il riarmo deciso in sede UE. Impresa non semplice, con il Pil simile ad un prefisso telefonico, il debito pubblico monstre ed i limiti posti dal patto di stabilità, indurranno il governo Meloni a prelevare i soldi dai soliti noti, tagliando i fondi alla sanità, all’istruzione, all’università, al welfare, in tal modo si premieranno gli evasori a tutto discapito del contribuente onesto. La situazione, a mio avviso, è grave, è necessario che le forze politiche presenti in parlamento sottoscrivano un patto che obblighi i futuri governi, di qualunque colore, a combattere l’evasione fiscale, male che affligge la comunità italiana e rende complicato programmare il futuro delle nuove generazioni, oggi, invogliate a lasciare l’Italia per mancanza di lavoro e depotenziamento di servizi pubblici. L’Italia non può essere un paese destinato all’impoverimento economico e alla desertificazione demografica, occorre avere grande lungimiranza, devono essere eliminati gli egoismi mettendo al centro dell’agire politico la persona umana ed il bene comune, unica strada per non diventare ininfluenti nell’economia globale.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
