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Il tampone è l’Eldorado per farmacisti e centri diagnostici

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Il Paese non si ferma, a qualunque costo, continua la corsa puntando sul tampone rapido per far aumentare i giri del malandato motore dell’economia. Il tampone rapido, a differenza di quello molecolare non è altrettanto attendibile ecrea possibili falsi negativi. Tale metodo viene praticato nel pronto soccorso dei presidi ospedalieri napoletani con la probabilità di moltiplicare in modo esponenziale latrasmissione del virus. Inoltre è accertato che delle persone si sono recate al pronto soccorso lamentando gravi disturbi fisici. Inizia il triage con il tampone rapido, la prestazione è gratuita. Il furbetto, conosciuto l’esito del tampone, furtivamente si dilegua. Ha risparmiato almeno 12 euro per il tampone rapido, 60 euro per quello molecolare. Oltre a tutto ciò viene sottratto il personale ai casi urgenti e sioccupa il posto letto che dovrebbero essere destinato alle persone affette da gravi patologie

. Il tampone è l’Eldorado per i farmacisti ed i centri di diagnosi. Le persone, pur di proseguire l’abituale vita di relazione, praticano il tampone a costi, a mio avviso, eccessivi e non calmierati, ulteriore spesa che incide pesantemente sul bilancio familiare di chi vive in condizioni economiche al limite della sopravvivenza. È stato calmierato il prezzo delle mascherine FFP2 a 0,75 di euro che rimanepur sempre elevato. Difatti, basta fare un breve calcolo del costo per una famiglia composta da 4 persone. La mascherina FFP2 va sostituita almeno 1 volta al giorno, in un mese si spendono 90 euro, in 1 anno 1080 euro. Non poco per una famiglia media che incamera circa 25 mila euro netti all’anno. Senza contare i costi del tampone(molecolare oppure rapido) che riduce oltre modo il budget che sarebbe stato impiegato per altre spese, comunque indispensabili e necessarie alla prevenzione di patologie. 

Non è accettabile che il governo non intervenga per rendere gratuito il tampone rapido che in Emilia Romagna dal 10 gennaio è praticato gratuitamente in farmacia ed è a carico del SSN. Siamo cittadini italiani, non è accettabile la disparità di trattamento che mette gli uni contro gli altri e fa un falò dell’Unità e della coesione Nazionale, un sogno irrealizzabile per le regioni Meridionali relegate nel limbo dei senza terra e dei senza Dio. Disco rosso per i furbetti, in egual misura, disco rosso per lo Stato patrigno.

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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