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Il Segreto di Mattia, presentato il nuovo libro della scrittrice arianese Maria Sofia Ortu

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La fiaba è stata presentata al pubblico dal giornalista del Tg1 Gianni Maritati nell’ambito della Festa del Libro e della Lettura di Ostia

Presentato il nuovo libro della scrittrice arianese Maria Sofia Ortu, nell’ambito della trentunesima Festa del Libro e della Lettura di Ostia, organizzata dall’associazione culturale Clemente Riva, che si è svolta sabato 10 e domenica 11 dicembre 2022.  Il Segreto di Mattia, la nuova fiaba di Maria Sofia Ortu, edita da Polis Sa Edizioni,  è stata presentata al pubblico presente alla storica kermesse  dedicata alla lettura dal patron dell’evento, lo scrittore e giornalista Rai Gianni Maritati,  volto noto della redazione cultura del Tg1. La Festa del Libro e della Lettura di Ostia si è svolta nel salone multimediale della chiesa di Santa Monica.
Già vincitrice del premio speciale della giuria Costa d’Amalfi libri 2021 con la fiaba “Alì e il mondo sommerso”, nell’ambito della prestigiosa Festa del Libro in Mediterraneo, organizzata da Alfonso Bottone e patrocinata dal Ministero per i beni culturali, Maria Sofia Ortu ritorna in libreria, sempre con Polis Sa Edizioni, con una nuova fiaba, inserita nella collana ‘Sogni’, dedicata ai bambini e arricchita dalle splendide illustrazioni di Chiara Savarese.  ‘Il Segreto di Mattia’ affronta in modo delicato il tema del bullismo.
Così Anna Rizzello, operatrice culturale dell’associazione Clemente Riva:
«Avere tra le mani “Il Segreto di Mattia” porta a pensare ad un libro come tanti, con i soliti episodi di bullismo. Non è proprio così! Il lettore all’improvviso si trova immerso in una meravigliosa favola e ne resta incantato e sorpreso: esseri mostruosi, alberi assassini: sono i protagonisti della trasformazione dei bulli in ragazzini impauriti, privi di spavalderia e arroganza, incapaci di reagire che, per salvarsi, chiedono aiuto a Mattia. Così il piccolo protagonista diventa un eroe. La scrittrice Maria Sofia Ortu ha avuto senza dubbio idee originali nel fare vivere strane avventure ai ragazzi coinvolti. Ha voluto regalare a noi un mondo magico e misterioso per farci leggere tutto d’un fiato il suo libro che, pur se piccolo, è un gioiello dedicato ai ragazzi in età scolare. Gli adulti, intanto, possono tornare a porsi grandi domande, trovando magari risposte non scontate».
 Così Nicoletta Lamberti,  Polis Sa magazine:
 «Nella seconda fiaba di Maria Sofia Ortu ‘”Il segreto di Mattia” dall’elevato valore pedagogico e culturale, Mattia è un ragazzino introverso, timido e sensibile, apparentemente debole, che viene quotidianamente ‘bullizzato’ da alcuni compagni di scuola prepotenti, subendo numerosi soprusi nell’indifferenza degli adulti.
Nella favola, dopo la consueta aggressione, il protagonista Mattia e gli antagonisti, i quattro bulli Rocco, Marco, Fabio e Tobia, si ritrovano di fronte ad un muro magico che si apre all’improvviso scaraventandoli in un mondo parallelo, pieno di insidie, dove da una parte c’è il male, Nordac, con i suoi esseri mostruosi, e dall’altra il bene, Tamarù, che assume nel corso del racconto molteplici forme, tra cui un’aquila, poi le lucciole ed ancora la lucertola. Mattia, in questo mondo parallelo, acquista fiducia in se stesso, riuscendo alla fine a guidare verso il muro magico i suoi aguzzini ,inseguiti da esseri mostruosi attraverso i boschi, infestati da alberi assassini. Come in tutte le fiabe, ci sarà un lieto fine».

Maritati presenta “Il Segreto di Mattia”

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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