Politica
Il Partito Democratico di Ariano discute di sanità.
Il Circolo PD di Ariano Irpino organizza Lunedi’ 11 Febbraio alle ore 17,30 presso il circolo PD di Ariano Irpino sito in Via D’Afflitto il Dibattito Pubblico dal titolo “ Il Diritto alla Salute “
Previsti gli interventi del Dott. Pasqualino Molinario , segretario provinciale FPCGIL Medici, parteciperanno i consiglieri comunali del Comune di Ariano Irpino : Antonio Ninfadoro e Gaetano Bevere ( PD) , Giovanni La Vita ( PSI) , concluderà Valentina Paris , candidata con la lista del Partito Democratico alla Camera dei Deputati , circoscrizione Campania 2 .
I tagli lineari al finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale ( 30 miliardi di tagli cumulati nel periodo 2011-2015 ) mettono in discussione la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria per i cittadini , le condizioni di lavoro ed i livelli di occupazione ( blocco del turn over del personale ) , provocano un aumento insostenibile della compartecipazione dei cittadini ( Ticket). Senza correttivi , nei prossimi anni rischia di venir meno il diritto universale alla salute . La sanità Irpina rischia di essere colpita duramente da questi tagli : dopo la chiusura dell’Ospedale di Bisaccia anche gli Ospedali del I livello dell’Emergenza di Sant’Angelo dei Lombardi e di Solofra rischiano ed ancor più grave appare la situazione dell’Ospedale “ San Ottone Frangipane “ di Ariano Irpino ,che lamenta gravi carenze di personale Medico ed Infermieristico ed altre figure tecniche, il mancato rinnovamento tecnologico ed infine il rischio di essere declassato per la mancata attivazione delle strutture previste nel II livello dell’Emergenza tra cui l’S.P.D.C. ( Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura). Anche l’A.O. Moscati lamenta carenze di personale. Primi effetti negativi con ricadute per i lavoratori impegnati nelle strutture accreditate e negli appalti dei servizi ( pulizie , ristorazione ,ecc. ) , nei settori pubblici a rischio l’occupazione dei lavoratori precari , impiegati spesso proprio per garantire servizi essenziali .
La ricetta dovrà prevedere una riqualificazione della rete dell’Emergenza , potenziamento dell’ assistenza socio sanitaria distrettuale territoriale h24 , prevenzione ed assistenza domiciliare agli anziani ed ai pazienti cronici , oculatezza nelle politiche degli acquisti di beni , riqualificazione delle strutture ospedaliere , sblocco del turnover .Di questo ed altro si parlerà nel dibattito pubblico.
Sono invitate tutte le Associazioni ed i Movimenti del territorio , i Cittadini , gli Operatori Sanitari , le Organizzazioni sindacali , gli Amministratori della Valle dell’Ufita
Attualità
Ciampi (M5S): Con le dimissioni di Lenzi, privati più vicini alla gestione dell’acqua

Le dimissioni di Lenzi segnano un punto a favore dei privati. Oggi la fine dell’acqua pubblica è più vicina.
Apprezzo gli sforzi di Lenzi nella direzione di conservare l’acqua in mano pubblica, gli sono solidale e senza dubbio non mi convince l’attacco di alcuni esponenti politici che denunciano il ritardo della governance e parlano di ritardi nel piano di ristrutturazione finanziato dalla Regione. A caldo mi pare che la politica, intendo i consiglieri regionali e i sindaci-soci dell’Alto Calore, non hanno fatto una bellissima figura. Gettare la croce su un amministratore che comunque ha portato avanti il concordato è ingeneroso e contribuisce a confondere le idee sulla crisi attuale. Chiederò alla Giunta Regionale quale sia la reale consistenza dei flussi finanziari arrivati nelle casse dell’Alto Calore o dei comuni soci. In tutto questo Lenzi ha lavorato sul concordato e Palomba è arrivato da pochissimi mesi: cosa ci si aspettava da questi due professionisti? Non vorrei che la manovra sia quella di spianare rapidamente la strada al privato.
Non ho sentito nessuno prendersi la responsabilità di questa situazione e non mi rassicura che a getto continuo si facciano proposte (dal bonus, al rinvio delle decisioni sugli aumenti) senza dare risposte chiare.
Per quanto mi riguarda continuerò a battermi per la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua resta pubblica, va ribadito, solo se i sindaci risponderanno davvero al loro mandato elettorale: l’interesse dei cittadini. Ciò non è accaduto fino ad oggi perchè ha vinto l’appartenenza politica e la convenienza elettorale. L’acqua pubblica e la sua gestione pubblica saranno le principali questioni che il nuovo governo regionale dovrà affrontare. Il cambio di stagione passa per una nuova tutela dei cittadini, dell’ambiente, delle risorse locali.
Attualità
Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

Attualità
Antonio Bianco :”Senza soldi non si cantano messe, il Sud dimenticato anche dall’opposizione”

Il gap tra le due aree del Paese è un dato assodato, negli ultimi due anni il PIL del Sud è stato più alto di quello del Nord, con risolti positivi, ad avviso della Meloni, sull’avviata, ma presunta perequazione economica fra le due aree del Paese. La realtà parla di ben altro: la spesa storica, la mancanza di servizi, il divario infrastrutturale sono fattori che, in sinergia tra loro, determinano l’impoverimento e lo spopolamento del Sud. Permane la differenza del reddito pro-capite, che è la metà, e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. La situazione socio-economica non è per niente rassicurante, a sinistra Bonelli e Fratoianni, rappresentanti di AVS, indicano le priorità da affrontare quali: disoccupazione, scuola, università, sanità, alta velocità ferroviaria e rigettano l’idea di costruire il ponte sullo stretto. Pur apprezzando il loro operato, nulla dicono sulla mancata perequazione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite sociale e infrastrutturale che, ogni anno, applicando il criterio della spesa storica, sottrae al Sud 60 miliardi, indirizzati verso il Nord. Tiepida è la condanna dei due leader del regionalismo differenziato, riforma che, se attuata in tutti i suoi aspetti, porrebbe la pietra tombale sulla Questione Meridionale. In poche parole, Bonelli e Fratoianni citano i problemi in cui affonda il meridione senza indicare dove prendere i soldi, i tempi di intervento e le modalità di esecuzione di un programma pluriennale per la rinascita del Sud, ponte ideale tra l’Europa e le coste meridionali e orientali del mediterraneo. Inoltre il PIL italiano cresce come un prefisso telefonico, dopo il 2026 dobbiamo restituire il prestito con gli interessi di 122,6 miliardi del PNRR e occorre onorare gli impegni assunti dal governo Meloni in sede internazionale. A ciò si aggiunga che Adriano Giannola, presidente della Svimez, ritiene necessari almeno100 miliardi per la rinascita del Sud.
È finito il tempo dell’enunciazione dei problemi, occorre prioritariamente indicare le risorse finanziarie, certe e permanenti, indispensabili a mettere in atto un programma elettorale credibile che punti sulla rinascita del Sud.
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