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Il Paese delle disuguaglianze, emargina il Meridione

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L’interlocuzione tra il governo e le regioni Veneto, Emilia Romagna e Lombardia sul progetto di regionalismo differenziato mette in pericolo l’Unità e la coesione territoriale e renderà irreversibili le disuguaglianze tra le due macro aree del Paese. Il progetto di autonomia regionale è stato varato, nelle sue grandi linee, con l’ultima legge di bilancio e da notizie di agenzia si apprende che la Ministra Mariastella Gelmini ha predisposto la legge quadro che dovrà essere approvata dal Parlamento. Nulla è dato sapere sul contenuto, i tempi e le modalità di attuazione della legge quadro nonché dell’impatto sulle malandate economie delle regioni meridionali. Nel contempo sono stati mandati in cantina i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), previsti dalla Costituzione e necessari a dar compimento  al quadro normativo, al fine di garantire diritti minimi ed uguali anche ai meridionali. Invece, ancor oggi, le risorse finanziarie del bilancio pubblico allargato vengono ripartite con il criterio della spesa storica che premia il Nord dotato di servizi pubblici efficienti con 64 miliardi annui, da almeno venti anni, a discapito del Meridione abbandonato ad una lenta agonia e allo spopolamento. Il governo nelle conferenze stampa ribadisce la volontà politica di destinare almeno il 40% del PNRR al Sud, pari a circa 80 miliardi, che, nella realtà, come denunciato dal presidente dello Svimez Adriano Giannola, ammonta a poco più di 26 miliardi. Non è prevista, per i restanti fondi, la precisa destinazione territoriale per opere infrastrutturali indispensabili a mettere in moto il motore spento dell’economia Meridione senza del quale l’Italia non ripartirà. Le risorse finanziarie del PNRR sono indirizzate prevalentemente verso la presunta locomotiva del Nord che avrebbe dovuto trainare il Sud verso la crescita economica, teorema smentito miseramente dai fatti. Il governo dei migliori prosegue su questa strada e nega ai meridionali i diritti di cittadinanza riconosciuti a piene mani al Nord bulimico e sprecone.

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica, con nota assunta a protocollo dell’Ente n. 17749 di oggi 16 giugno 2025,  che, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi lunedì 16 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (17 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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