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Politica

Il M5S chiarisce sugli accadimenti alla Camera.

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Il M5S di Avellino intende informare i cittadini su quanto sia realmente accaduto alla Camera Mercoledì 29 gennaio u.s.

I deputati del M5S, ritenendo inaccettabile la ricapitalizzazione di Banca Italia, hanno proposto che questo provvedimento fosse separato da quello relativo all’abolizione della 2° rata dell’IMU.

Va chiarito che, come lo stesso giudice Imposimato ha precisato, la ricapitalizzazione di Banca Italia non aveva caratteristiche di “necessità ed urgenza” che giustificassero il ricorso all’uso del Decreto Legge.

La richiesta dei nostri deputati di separare i due decreti non e’ stata accolta e dunque essi stavano procedendo con la loro azione oppositiva.

La contrarietà alla capitalizzazione era motivata dalla considerazione che le risorse impiegate per questa operazione avrebbero potuto essere impiegate altrove e che di esse ogni azionista poteva richiedere solo il 3% costringendo a vendere il restante a Banche straniere.

A questo punto la Presidente Boldrini, dopo la riunione con i capigruppo, ha deciso di attuare la cosiddetta “ghigliottina” o “tagliola”, ossia una norma che consente di tagliare tutti gli interventi programmati e passare alla votazione.

Tale norma non è mai stata applicata prima, in 70 anni di vita Repubblicana perchè sentita come un inequivocabile bavaglio messo all’opposizione.

Terminata la votazione in segno di protesta i deputati del M5S hanno tentato di occupare i banchi del Governo, vuoti in quel momento.

All’intervento degli addetti alla Camera si è aggiunto quello violento di diversi parlamentari tra cui il questore della Camera di Scelta Civica Dambruoso che ha picchiato senza esitazione la cittadina Lupo.

L’episodio di inaudita ed immotivata violenza non è il primo subito dai parlamentari del M5S – ricordiamo i casi delle aggressioni fisiche subite in aula dai deputati Sibilia, Scagliuso e Spadoni nei mesi scorsi .

Nonostante il gruppo del M5S abbia chiesto più volte alla Presidente della Camera che fossero rese pubbliche le immagini che documentano tali episodi , al fine di stabilire la verità, ciò non è avvenuto e non sono stati presi provvedimenti nei confronti di nessuno dei deputati che hanno colpito i propri colleghi .

ネ invece accaduto sempre con estrema sollecitudine che la Boldrini abbia sanzionato in ogni occasione i nostri parlamentari , tacciandoli di essere gli aggressori e non gli aggrediti.

 

 

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Attualità

Ciampi (M5S): Con le dimissioni di Lenzi, privati più vicini alla gestione dell’acqua

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Le dimissioni di Lenzi segnano un punto a favore dei privati. Oggi la fine dell’acqua pubblica è più vicina.
Apprezzo gli sforzi di Lenzi nella direzione di conservare l’acqua in mano pubblica, gli sono solidale e senza dubbio non mi convince l’attacco di alcuni esponenti politici che  denunciano il ritardo della governance e parlano di ritardi nel piano di ristrutturazione finanziato dalla Regione.  A caldo mi pare che la politica, intendo i consiglieri regionali e i sindaci-soci dell’Alto Calore, non hanno fatto una bellissima figura. Gettare la croce su un amministratore che comunque ha portato avanti il concordato è ingeneroso e contribuisce a confondere le idee sulla crisi attuale.  Chiederò alla Giunta Regionale quale sia la reale consistenza dei flussi finanziari arrivati nelle casse dell’Alto Calore o dei comuni soci. In tutto questo Lenzi ha lavorato sul concordato e Palomba è arrivato da pochissimi mesi: cosa ci si aspettava da questi due professionisti? Non vorrei che la manovra sia quella di spianare rapidamente la strada al privato.

Non ho sentito nessuno prendersi la responsabilità di questa situazione e non mi rassicura che a getto continuo  si facciano proposte (dal bonus, al rinvio delle decisioni  sugli aumenti) senza dare risposte chiare.
Per quanto mi riguarda continuerò a battermi per la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua resta pubblica, va ribadito, solo se  i sindaci risponderanno davvero al loro mandato elettorale: l’interesse dei cittadini. Ciò non è accaduto fino ad oggi perchè ha vinto l’appartenenza politica e la convenienza elettorale. L’acqua pubblica e la sua gestione pubblica saranno le principali questioni che il nuovo governo regionale dovrà affrontare. Il cambio di stagione passa per una nuova   tutela dei cittadini, dell’ambiente, delle risorse locali.

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Attualità

Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

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Attualità

Antonio Bianco :”Senza soldi non si cantano messe, il Sud dimenticato anche dall’opposizione”

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Il gap tra le due aree del Paese è un dato assodato, negli ultimi due anni il PIL del Sud è stato più alto di quello del Nord, con risolti positivi, ad avviso della Meloni, sull’avviata, ma presunta perequazione economica fra le due aree del Paese. La realtà parla di ben altro: la spesa storica, la mancanza di servizi, il divario infrastrutturale sono fattori che, in sinergia tra loro, determinano l’impoverimento e lo spopolamento del Sud. Permane la differenza del reddito pro-capite, che è la metà, e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. La situazione socio-economica non è per niente rassicurante, a sinistra Bonelli e Fratoianni, rappresentanti di AVS, indicano le priorità da affrontare quali: disoccupazione, scuola, università, sanità, alta velocità ferroviaria e rigettano l’idea di costruire il ponte sullo stretto. Pur apprezzando il loro operato, nulla dicono sulla mancata perequazione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite sociale e infrastrutturale che, ogni anno, applicando  il criterio della spesa storica, sottrae al Sud 60 miliardi, indirizzati verso il Nord. Tiepida è la condanna dei due leader del regionalismo differenziato, riforma che, se attuata in tutti i suoi aspetti, porrebbe la pietra tombale sulla Questione Meridionale. In poche parole, Bonelli e Fratoianni citano i problemi in cui affonda il meridione senza indicare dove prendere i soldi, i tempi di intervento e le modalità di esecuzione di un programma pluriennale per la rinascita del Sud, ponte ideale tra l’Europa e le coste meridionali e orientali del mediterraneo. Inoltre il PIL italiano cresce come un prefisso telefonico, dopo il 2026 dobbiamo restituire il prestito con gli interessi di 122,6 miliardi del PNRR e occorre onorare gli impegni assunti dal governo Meloni in sede internazionale. A ciò si aggiunga che Adriano Giannola, presidente della Svimez, ritiene necessari almeno100 miliardi per la rinascita del Sud.

È finito il tempo dell’enunciazione dei problemi, occorre prioritariamente indicare le risorse finanziarie, certe e permanenti, indispensabili a mettere in atto un programma elettorale credibile che punti sulla rinascita del Sud.

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