Attualità
Il leghista Roberto Molinari e l’economista Carlo Cottarelli: il Sud spreca, rimanga senza asili nido
Il capogruppo della Lega Riccardo Molinari nel question time del 9 marzo 2022 alla Camera dei deputati, propone che i fondi per gli asili nido inutilizzati dalle Regioni del Sud siano assegnati a quelle del Nord. Identica opinione è stata espressa dall’economista Carlo Cottarelli sui social: “In Calabria, Campania e Sicilia i comuni non presentano abbastanza domande per i fondi del PNRR. I soldi ci sono ma non si usano. Se il problema non fosse risolto presto, sarebbe grave” È chiaro il progetto: i soldi del PNRR devono andare alla locomotiva del Nord che tirerà fuori dalle sabbie mobili il Sud che brucia risorse finanziarie cantando e suonando il mandolino. Tali opinioni sono inqualificabili, non si accontentano di accaparrarsi, da almeno da 20 anni,62 miliardi della spesa pubblica allargata con il criterio della spesa storica che favorisce il Nord dotato trasporti pubblici efficienti, ospedali funzionanti con il personale medico e paramedico parametrati alla struttura ed alla popolazione. Invece il Sud è privo di infrastrutture moderne e di servizi alla persona, inclusi gli asili nido per i bambini. Mai si è deciso di varare una lungimirante politica di riavvicinamento delle due aree del Paese che consentisse a 20 milioni di persone di essere considerati cittadini italiani e non stranieri in Patria. Il Meridione è la colonia dalla quale estrarre risorse finanziarie e personale qualificato da assorbire nelle strutture del Nord. Non vi è alcun rimorso, ed in particolare la Lega che ha ricevuto voti al Sud, nelle ultime elezioni politiche, ha solo certezze: le risorse del PNRR vanno destinate al Nord. In realtà, al netto delle inefficienze presenti in tutto il Paese, il Sud ha difficoltà nel progettare ed assorbire i fondi del PNRR per mancanza di personale qualificato e, per tale motivo, la ministra Mara Carfagna, di comune accordo con il ministro Renato Brunetta, hannoprogrammato la selezione del personale qualificato da destinare alle amministrazioni Meridionali. Tant’è, ad esempio, che Napoli, la terza città italiana, dai 15 mila impiegati di 10 anni fa, ora ne ha poco meno di 5 mila. Situazione ancor più grave per comuni più piccoli. Inoltre il bando per gli asili nido avrebbe dovuto favorire i Comuni del Sud, ma, in realtà, era prevista la compartecipazione alla spesa degli enti locali meridionali, oramai prossimi al dissesto finanziario e di fatto esclusi dalla gara. Nel secondo bando sono state inserite delle modifiche che forse potrebbero favorire i comuni meridionali. Non vi è rimorso né pentimento da parte Roberto Molinari e di Carlo Cottarelli, i bimbi meridionali devono essere privati degli asili nido, luogo di socializzazione, di educazione anchealimentare, modello di apprendimento delle regole del vivere in comunità. Non si può escludere dal consesso civile il 40% del territorio italiano, le divisioni producono sofferenze e povertà, senza il Sud l’Italia non riparte.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
