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Il Consiglio regionale della Campania dice no alle trivelle

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Il Consiglio regionale della Campania ha accolto all’unanimità l’ordine del giorno proposto dalla consigliera regionale del PD, Rosetta D’Amelio, contro l’attività di scavo dei pozzi esplorativi per verificare l’eventuale presenza del petrolio in provincia di Avellino.

“Sono molto soddisfatta – ha detto D’Amelio – per il no alle trivellazioni espresso dal Consiglio, per la conseguente devastazione del territorio che questa scelta determinava e per il colpo mortale che si rischiava di infliggere all’eccellente economia agricola dell’Irpinia e del Sannio”.

“Il voto di questa mattina è importante – secondo D’Amelio – perché raccoglie una sollecitazione diffusa di decine di sindaci del territorio, imprenditori, associazioni e cittadini che, a tale scopo, spontaneamente si sono organizzati in comitati che da tempo si battono contro la decisione di scavare pozzi petroliferi”.

“Ora – conclude la consigliera del Pd – il presidente Caldoro e l’assessore al ramo adottino tutte le utili iniziative per bloccare sul nascere l’autorizzazione alle trivellazioni, accogliendo la volontà unanime delle comunità irpine e sannite”.

Il 12 febbraio tre consiglieri regionali del PD, Rosetta D’Amelio, Umberto Del Basso De Caro e Antonio Marciano, avevano depositata un’interrogazione ai sensi dell’articolo 75 del regolamento del Consiglio Regionale, nella quale si sottolineava che l’area interessata dalla ricerche petrolifere, vasta 698,50 chilometri quadrati e comprendente 47 Comuni, ricadenti nelle Province di Avellino e di Benevento, è “di straordinario valore per la ricchezza umana dei suoi abitanti, di riconosciuto pregio paesaggistico-ambientale, di notevole importanza per le produzioni tipiche campane.”

La decisione del Consiglio Regionale avviene alla vigilia della pronuncia da parte degli uffici regionali, attesa entro la fine del mese sulla proposta ‘Via’, quindi sulla prima richiesta di perforazione, dopo anni di ricerche in Irpinia.
Per quanto riguarda il Sannio resta sempre la questione del Via che deve ancora avere il progetto Case Capozzi per le ricerche geosismiche. In attesa di leggere il resoconto dei lavori del Consiglio, resta da capire se il no di oggi della Regione sia limitato alle trivellazioni oppure sia un fronte di opposizione anche alle ricerche petrolifere al primo stadio, come quelle che la Delta Energy è intenzionata ad affettuare nel Sannio. Forse domani Caldoro, che sarà a Benevento, potrà aiutarci a fare chiarezza sulla posizione definitiva della Regione Campania, che intanto il Via al progetto Pietra Spaccata lo ha rilasciato. Tenendo però presente che non sempre l’opposizione della Regione alle ricerche petrolifere significa scongiurare l’evvento dei petrolieri. L’esempio della Basilicata è a portata di tutti: il Ministero dello Sviluppo Economico ha impugnato una moratoria regionale con la quale i lucani chiedevano lo stop al petrolio.

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Attualità

Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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