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Cultura Eventi e Spettacolo

Il club Ferrari Ariano partecipa al campionato nazionale GT3 e annuncia la ‘Notte Rossa’ sul Tricolle: turismo, cultura ed enogastronomia

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Trasferta ufficiale per il Club Ferrari Ariano Irpino, che ha presenziato al Campionato nazionale GT3 a Vallelunga. Su invito della storica Scuderia Baldini, che ha gareggiato e vinto con una Ferrari 458, il presidente del club arianese, Alberto Scaperrotta, accompagnato dal vicepresidente Luigi Iannarone, e dal collaboratore Ottone Iannarone, ha portato l’entusiasmo del neonato spazio Ferrari del Tricolle a Vallelunga, noto circuito automobilistico e sede Aci per i progetti di guida sicura. La trasferta di  inizio maggio rappresenta un passo fondamentale nella collaborazione con lo staff di Vallelunga relativamente ad iniziative che riguardano la guida sicura, caratteristica di pregio del gruppo capitanato da Alberto Scaperrotta, che ormai da anni è impegnato in campagne di prevenzione nelle scuole e tra i giovani, e una sorta di investitura ufficiale come club Ferrari in vista dell’importante appuntamento di fine mese: il V ritrovo Ferrari. L’evento, in programma dal 30 maggio al 2 giugno 2015, si snoderà tra la provincia di Avellino e quella di Benevento; le ‘rosse’, infatti, faranno tappa ad Ariano Irpino, a Benevento e a Telese Terme come location principali della manifestazione itinerante che ormai da anni richiama ferraristi da tutta Italia e che ha dimostrato nel tempo di essere uno dei pochissimi eventi in grado di catalizzare sul territorio consistenti flussi turistici. Quest’anno la manifestazione promette di superare il successo delle precedenti edizioni e riserva grandi sorprese. Il primo giugno, ad Ariano Irpino, è di scena la ‘Notte Rossa’: kermesse di spettacolo dedicate alle Ferrari, un’opportunità concreta di rilancio economico per i commercianti del territorio. Sempre ad Ariano Irpino, il 2 giugno,sarà la volta delle celebrazioni della Festa della Repubblica a cura del club Ferrari Ariano Irpino e dello staff di Guida la tua vita, alle presenza di rappresentanze istituzionali e militari. A seguire, esibizione di Didi Bizzarro. Sul fronte sannita, l’arrivo delle rosse sarà all’insegna del turismo culturale, religioso ed enogastronomico. A Benevento, i ferraristi, accompagnati da guide turistiche, visiteranno il Museo del Sannio, la Chiesa di Santa Sofia, L’Hortus Conclusus, l’Arco di Traiano ed il Teatro Romano. Tappa a Telese Terme,poi, dove un funzionario illustrerà il beneficio delle acque sulfuree delle famose terme. Il fitto programma delle giornate beneventane prevede anche un momento di raccoglimento all’Abbazia Benedettina del SS. Salvatore a San Salvatore Telesino, relax e benessere nel verde del Parco del Grassano, degustazione presso la cantina di vini DOC ‘ La Guardiense’. A breve sarà presentato il programma dettagliato della manifestazione.

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Attualità

Matteo Garrone: l’orrore di cui è capace l’essere umano non ha limiti

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La tredicesima edizione dell’Ariano International Film Festival(dal 28 luglio al 3 agosto) è stata aperta da Matteo Garrone con una masterclass dedicata ai ragazzi. Il regista, sceneggiatore e produttore, autore della trasposizione cinematografica di Gomorra, Il racconto dei racconti, del film Dogman (2018) e del più recente, Io capitano (2023), si è soffermato poi sul suo rapporto privilegiato coi giovanissimi. “Sono stato anch’io ragazzo, ricordo di quando andavo ad ascoltare registi o attori per trarre consigli e spunti. Oggi lo faccio io con loro: racconto la mia esperienza e siccome ci sono tanti modi di fare cinema, lascio a loro la scelta,affinché individuino la loro strada. Ogni film è un viaggio, un’avventura e un periodo della tua vita che dedichi a entrare in un altro mondo, a incontri, in sintesi a un’esperienza che ti poterà a un cambiamento, un po’ come ti cambiano i viaggi. E a proposito dell’ultimo e pluripremiato, “Io capitano”, che ha ricevuto 17 premi, tra i quali, il Leone d’argento per la miglior regia nel 2023 e il David di Donatello come miglior film nel 2024. “Per certi aspetti è un viaggio che mi ha cambiato più di tutti gli altri film che ho realizzato finora. Ciò, perché ho avuto l’opportunità di conoscere e vivere a lungo accanto a coloro che affrontano i viaggi della speranza: parlare con loro, condividere i momenti di riposo e svago, ascoltare le loro impressioni, vedere la carica vitale che li spinge, il coraggio e insieme la loro ingenuità, sono cose che ti rimangono dentro. La consapevolezza che attraverso il film avrebbero dato finalmente voce a chi non ne ha,li ha fatti impegnare mettendoci l’anima, cimentandosi anche inscene molto pericolose, rischiando, senza mai tirarsi indietro. Sentivano che era un’occasione per sensibilizzare il pubblico, mostrandogli la loro odissea, ciò che sono costretti ad affrontare:senza voler fare retorica. Purtroppo continuiamo a vedere ogni giorno tragedie: migliaia di morti nel deserto e in mare e, non bastasse, le guerre in corso, penso in particolare all’inferno di Gaza. L’orrore di cui è capace l’essere umano non ha limiti. Io capitano, è stato un film talmente intenso, sia dal punto di vista artistico che umano, personale ed emotivo, da avermi segnato al punto che, anche se sono trascorsi un paio d’anni, ancora non riesco a ripartire con un altro progetto artistico. E a proposito dello stile con cui gira senza spettacolarizzare: “Non faccio nulla di nuovo. Ci sono stati grandi maestri del Neorealismo che prima di me hanno fatto film meravigliosi, che sono stati un po’ i miei padri: De Sica, Rossellini, Visconti. Come registi abbiamo avuto la fortuna di nascere in un Paese ricco di registi geniali che hanno fatto la storia del cinema. Io capitano, è un film che nasce dall’ascolto, dove era necessario essere invisibili. Era importante fare un bel film, nel quale però non si sentisse il nostro compiacimento. Fare una bella fotografia, dove però non si sentisse il lavoro del direttore della fotografia, magari dei bei costumi, ma tutto doveva assolutamente sembrare naturale. Qualsiasi forma di narcisismo in un film del genere, diveniva intollerabile. È stato un grande lavoro di sottrazione, per cercare di arrivare alla semplicità, lavoro sempre difficile da fare nell’arte: ho cercato di fare da mediatore tra i racconti dei protagonisti, la mia visione e la mia esperienza. Un attore che ha partecipato al film, poiché da italiano in Africa mi sentivo un intruso, una volta mi ha detto: non sei un intruso, tu sei un messaggero. Forse messaggero è eccessivo, può sembrare presuntuoso, ma sicuramente un mediatore lo sono stato”. A proposito del rapporto tra cinema e scuola in una società liquida, in movimento. “Ancora non si comprende l’importanza del cinema nella scuola, strumento utile ad approfondire letteratura, musica, pittura, storia. Io capitano, è un film significativo anche per le scuole perché mostra una pagina buia della nostra storia contemporanea e stimola una riflessione sulla tematica universale dell’emigrazione. Porto avanti da sempre una battaglia per far diventare il cinema del passato e di oggi, una materia di insegnamento. Il cinema dovrebbe essere conosciuto quale forma d’arte che parla la loro stessa lingua, che li può sensibilizzare, appassionare, e portarli a conoscere il mondo. Alcuni insegnanti sono un po’ più illuminati e lo promuovono fin dalle medie e nelle periferie, altri non ci pensano affatto. Un documentario come No other land, realizzato da un regista israeliano e uno palestinese (Oscar 2024 come miglior documentario), andrebbe promosso nelle scuole per far conoscere ai ragazzi la realtà di Gaza. Ma la nostra scuola è piena di paradossi: mio figlio sedicenne frequenta l’Istituto d’arte Rossellini, dove non c’è la materia Cinema, ma si insegnano Fisica e Chimica”.                                                                                                                                                                                                      Matteo Garrone ha ricevuto il premio Hirpus d’oro alla carriera conferitogli dall’AIFF.                                                                       Per conoscere il programma della manifestazione: www.arianofilmfestival.it                                                       

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Rievocazione Storica del Dono delle Sacre Spine – Scelti il re e la regina

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La ventinovesima edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sacre Spine ha il suo re e la sua regina. Carlo I d’Angiò e Margherita di Borgogna avranno il volto rispettivamente di Maurizio Manganiello, 42 anni, e Rosy Antonaccio, 25 anni. La coppia regale è stata scelta da una giuria composta da Grazia Vallone, vicesindaco del comune di Ariano, da Maddalena Pompa, socia Associazione Sante Spine APS, da Alfonso Maraia, commerciante, da Francesca D’ Antuono, docente, da Flavia Squarcio, giornalista. La Rievocazione si svolgerà nei giorni 11, 12 e 13 agosto; il Palio delle Contrade, poi, si svolgerà il 31 agosto all’ Arena Mennea.

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CittadinanzAttiva ringrazia tutte le associazioni e chi ha partecipato alla manifestazione, per la vicinanza dimostrata a Francesca Albanese

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L’Assemblea Territoriale di Ariano Irpino di CittadinanzAttiva ringrazia le altre associazioni, tutte e tutti i loro associati, della partecipazione alla presentazione del libro, “Mentre il Mondo dorme”, l’autrice Francesca Albanese, Relatrice speciale ONU sulla situazione dei diritti umani nel territorio palestinese occupato, il Maestro Moni Ovadia per il suo contributo nonché la moderatrice Maria Elena De Gruttola, per Il lavoro svolto. Ringrazia il Sindaco di Ariano Irpino Enrico Franza per aver voluto offrire il necessario supporto dell’amministrazione e il Vescovo della Diocesi Ariano-Lacedonia Sua Eccellenza Sergio Melillo per la sua presenza. Inoltre ringrazia le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento.

L’A.T. di CittadinanzAttiva, che ha avuto l’onore di organizzare questo incontro, fa Sue le ragioni e le motivazioni espresse da Francesca Albanese in merito alla questione palestinese e nel condividerne i contenuti e le proposte insieme a tutti quanti i presenti ne fa di tutto ciò un suo principio.

Ma soprattutto vogliamo ringraziare tutti voi, che ci avete raggiunto al Palazzetto dello Sport per accogliere, con il vostro affetto e vicinanza, Francesca che con gentilezza e determinazione ha saputo informare di quanto sta accadendo al popolo palestinese.

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