Attualità
I detenuti del carcere di Ariano espongono i dipinti nella mostra “Benedici questa Casa”.
La mostra “Benedici questa Casa“, ha un ruolo attivo all’interno della mostra d’arte del Liceo Artistico“ Guido Dorso“ che, si terrà ad Ariano Irpino nei giorni 8, 9, 10 agosto 2013, all’interno della VII edizione dell’evento “Vicoli ed Arte“,con la direzione artistica del D:N:A:, associazione Miscellanea, di Ariano Irpino, patrocinata dal Comune di Ariano Irpino. Il Dirigente Scolastico, Prof. Francesco Caloia, coadiuvato dalla collaborazione del Vicepreside, Prof. Domenico Ciccarelli, si è attivato per promuovere, oltre alle attività didattiche curriculari, anche dei laboratori estivi, contro la dispersione scolastica, coinvolgendo le sei botteghe artigiane di Ariano Irpino dei seguenti ceramisti : Massimo Russo, Luigi Russo, Flavio Grasso, Christian Pannese, Mario Pietrolà, Rosa Caggianiello. Sono state coinvolte anche delle associazioni: L’Associazione Culturale Miscellanea (Ente partner), l’Istituto Comprensivo “Camporeale”(scuola partner), l’Associazione U.N.A. Uomo Natura Animali di Savignano Irpino (Ente partner) e la Cooperativa Sociale “Artour” (Ente partner) Le botteghe di ceramisti e associazioni culturali sopracitati, hanno offerto i propri progetti culturali nell’ambito dell’arte, dei laboratori di ceramica, design, moda, e, di tutto ciò che ruota intorno al mondo dell’arte, garantendo al Liceo “Dorso”, la qualità e l’unicità dell’evento sul territorio. Con l’augurio che l’orizzonte non sia necessariamente quello locale. Si comprende, attraverso questa esperienza, che il dialogo tra arte e impresa è un binomio che non può essere eluso. E’ chiaro ed evidente il potenziale investimento nel settore del Design. Ecco perché tanti ragazzi, provenienti da Ariano Irpino ,ma anche dalle zone limitrofe, scelgono di iscriversi al Liceo Artistico “Guido Dorso”. Attraverso l’arte e il talento personale investono sul proprio futuro lavorativo. La mostra “Benedici questa Casa” La mostra di pittura dal titolo “Benedici questa Casa” è il risultato finale del modulo “Ai confini dell’anima, la pittura come espressione del’individualità”. Il corso, affidato all’esperto esterno Prof.ssa Barbara Maraio, si è svolto presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino, dal 26/06/2013 al 19/07/2013. Hanno partecipato i detenuti-allievi della classe IªA del Liceo Artistico. Il modulo è parte del progetto PON F-3 FSE 04-POR_Campania-2013-146, predisposto dal Liceo Guido Dorso di Ariano Irpino, denominato “Realizzazione dei prototipi di azione educativa in aree di grave esclusione sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti”. Il titolo della mostra “Benedici questa Casa” è una preghiera che sgorga dal cuore, scevro da quei rancori e sentimenti che si pongono in antitesi con il precetto del divino amore. Il termine“Casa” è molto complesso, basta citare Gaston Bachelard, filosofo ed epistemologo, che nel libro “la poetica dello spazio” associa la psiche umana alla casa, intesa, oltre che come dimora fisica dell’uomo, anche come “dimora psichica”, ossia contenitore di ricordi e sogni. Anche Carl Gustav Jung, psichiatra e psicoanalista parla dell’anima, servendosi della metafora della Casa. La Benedizione della “casa“ è chiesta dai detenuti, con atteggiamento di grande umiltà e dignità, per sé e per gli altri, usando il linguaggio dell’arte. Questa sorta di altruismo porta giovamento alla propria autostima, nota senz’altro positiva in chi si ciba quotidianamente di sofferenza fisica e morale. Quindi: l’arte come rinascita . I lavori esposti non sono la naturale conclusione scolastica di un corso di pittura ma opere di pregio artistico e spirituale elevato. Il messaggio percepito è uno: le idee e le potenzialità artistiche non hanno sbarre. I quadri realizzati dai detenuti sono racconti di vita vera, vita passata , vita presente e, speranza di una vita che li aspetta fuori dal carcere. Vita futura. In questa mostra , per una volta non si parla di “uomini ombra“ o “guardatori di soffitto” (dal film:”Cesare deve morire” dei fratelli Taviani) o ancora “morti viventi”, definizione di uno degli allievi del corso. Per una volta i detenuti hanno un loro posto al sole, grazie alla pittura. Parlano attraverso le loro tele alla società. Parlano con verità assoluta. Non hanno timore a raccontarsi, forse attraverso l’arte tutto è possibile, non nascondono il loro “male di vivere”, ma ciò che tocca le nostre corde più intime è vedere con i lori occhi che oltre le sbarre s’intravede un pezzo di cielo, il sole e gli uccelli che volano liberi, anche nel grigiore dell’inverno. Hanno dipinto i propri stati d’animo con i colori caldi, rosso, giallo, arancione. Si sono affidati ad una forma geometrica per delimitare sulla tela lo spazio “fisico“ della casa che hanno nell’anima, fatta di emozioni negative e positive, come tutti gli esseri umani, di gioia, di rabbia, di pentimento, di presa di coscienza di sé, miracolo fatto da una tela bianca, pronta per essere riempita da un mondo di colori, dalla foglia oro, gialla come il sole. Hanno messo le ali ai propri pensieri, immergendosi nella tavolozza di colori, di smalti, pennelli e gessetti e carta da imballaggio, cimentandosi con entusiasmo nello studio della composizione astratta e tema sacro, utilizzando i pastelli, il chiaroscuro e lo sfumato. Nella “preghiera”, c’è una rivisitazione delle proprie impressioni e ricerca di sé, forse anche inconsciamente. L’arte come espressione di libertà mentale. Analisi dei dipinti I dipinti esposti, rappresentano i liberi pensieri dei detenuti che, prendono forma in un miscuglio di forme e colori attraverso il potente mezzo della pittura ed escono dal carcere sotto forma di tela. Pensieri veri, pezzi di vita, sentimenti e spiritualità, tutto questo si legge nelle opere esposte. Troviamo un trittico che raffigura la Croce, contornata dall’ azzurro: azzurro come il cielo, la libertà. La Croce nel Cristianesimo ha un duplice significato: la Croce di Passione , la Morte e, la Croce di Resurrezione, tenuta dal Cristo mentre esce dal sepolcro . L’ambivalenza di sentimenti è il pensiero del detenuto che l’ha dipinta: Morte e Rinascita. Un’altra opera raffigura in prospettiva l’interno di un carcere, la dimora attuale dell’allievo che l’ha dipinta. I colori utilizzati sono prevalentemente il grigio e il giallo. In tutto questo grigiore di vita quotidiana ecco che all’improvviso tra le sbarre di una finestra posta in alto appare un pezzo di cielo, da cui arrivano i raggi del sole. Un’illuminazione che viene dall’alto? O una preghiera a quell’entità che sta al di sopra di tutti noi, fisicamente e idealmente? Il dipinto ci riporta alla mente “l’Estasi di Santa Teresa“ del Bernini, una folgorazione divina improvvisa.” C’è sempre una via d’uscita”, sostiene positivamente il detenuto che ha dipinto la tela, e questa visione della vita scritta con i colori, su una tela bianca ci riporta al libro del profeta Isaia (9,1):“ Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce, su coloro che abitavano nel paese dell’ombra della morte, si è levata una luce “.Queste parole sono davvero quelle adatte alla comprensione del dipinto. Una terza opera si è ispirata alla Madonna con Bambino e San Giovannino. Ciò che risalta maggiormente è la figura di San Giovanni mentre, la Vergine Maria appare in secondo piano. Perché?La Madonna è la madre per eccellenza, la madre di tutta l’Umanità .La maternità nell’arte sacra è l’amore più sublime. Allora perché questo detenuto ha dato più importanza al San Giovannino?Cosa voleva esprimere? Qual era il suo pensiero? La paternità. “Il bimbo è mio figlio che si chiama Giovanni” ha detto. La paternità è espressa in maniera forte, vibrante ,vitale. Ma allora non è vero che la paternità “si insegna”, come sostengono alcuni psicologi e invece la maternità è un fatto naturale? Non sempre è così. Non nella dura realtà del carcere. Ci sono sentimenti che assumono una dimensione che va oltre ogni logica. Questa tela mi viene d’istinto associarla alla figura mitologica greca di Ettore che è “il padre per eccellenza”, al contrario di Achille, altro eroe della mitologia greca che è per antonomasia “il guerriero, l’eroe”. Le altre opere esposte riguardano temi come il mare, gli uccelli che volano oltre il filo spinato, pezzi di normali attività di vita quotidiana, quella quotidianità tanto auspicata da chi ha temporaneamente perso la libertà. C’è anche chi si è voluto esprimere con l’arte astratta, con i colori, accostando macchie di colore fino a farle divenire forme. Questi sono i pensieri dei detenuti. Così si vive la libertà mentale al chiuso di una cella, perché non ci sono sbarre che tengano alla nostra fantasia. Se esiste un linguaggio artistico capace di far “evadere” mentalmente e in grado di rigenerare la mente che ben venga. Perché l’arte è stata accolta come vita e rinascita, laddove prima c’era solo buio nelle menti, sconforto e depressione. Viva l’arte, in tutti i suoi aspetti e in tutte le sfaccettature. Una considerazione personale. I detenuti che hanno partecipato al corso hanno rinunciato all’ora d’aria (in piena estate!!!), per frequentare 10 lezioni di 3 ore ciascuna, senza alcun riscontro economico, confidando in un attestato finale che testimoni la loro assidua presenza e cogliendo al volo un’opportunità offerta loro dal mondo della scuola, in sinergia con la gestione penitenziaria, e, gli agenti penitenziari, impegnati per tutta la durata del corso. Alla luce di ciò si capisce anche la portata e il valore sociale di questa mostra: l’arte può far rinascere le persone. Con l’esposizione dei dipinti siamo portati ad una riflessione: i detenuti sono nel nostro mondo, nella nostra società, pur “non essendoci”.
Attualità
I^ Edizione del premio Teatrale Città di Ariano Irpino

8-9-10 Settembre 2025 | Camporeale (Ariano Irpino)
Ariano Irpino apre il sipario a una nuova avventura teatrale: nasce la I^ edizione del PREMIO TEATRALE CITTÀ DI ARIANO IRPINO, un progetto nazionale che punta a valorizzare giovani autori, compagnie emergenti e nuove drammaturgie.
Tre serate all’insegna della comicità, delle emozioni e della passione scenica, in una cornice suggestiva e unica: l’anfiteatro di Camporeale, già reso magico dal celebreevento Sunny Sunday. L’evento rientra nel programmadell’Estate Arianese 2025 ed è realizzato con il patrociniodel Comune di Ariano Irpino.
PROGRAMMA SPETTACOLI
8 SETTEMBRE ore 20:30
ARAPE ‘E ZITTO – Compagnia Maschere Nude
Regia di Ernesto Sasso
Una commedia romantica e travolgente ambientata in un attico al Vomero, tra tradimenti, incomprensioni ed equivoci. Risate, riflessioni e lacrime in un mix perfetto di emozioni che accompagneranno lo spettatore dalla prima all’ultima battuta.
Perché quando non funziona il citofono… Arape ‘e zitto!
Cast: Antonio Barbato, Veronica D’Alessio, Francesco Saverio Tisi, Maria Rosaria Escolino, Antimo Escolino, Sarah Ricci, Saira Pantalone
9 SETTEMBRE ore 20:30
ANDY & NORMAN – Produzione Yggdrasill APS
Regia di Alessandro Pagliaro
Con Francesco Castagnozzi, Alessandro Pagliaro, AngelitaCiccone e Rocco Vigliotta
Un grande classico della comicità americana, riproposto con una regia attuale e vivace. Due amici inseparabili, una donna che irrompe nelle loro vite e una serie infinita di situazioni comiche ed equivoci, tra amicizia, amore e illusioni.
10 SETTEMBRE ore 20:30
DUE DI TROPPO – Compagnia Gli Attori per Caso
Con Luca Landi e Antonio Tortora
Un duetto comico irresistibile, dove battute, contrasti e situazioni paradossali trascinano il pubblico in un vortice di risate. Una chiusura spumeggiante e brillante per questa prima edizione del Premio Teatrale.
UNO SGUARDO AL FUTURO
A partire da settembre 2025 sarà attiva la finestra di iscrizione alla 2^ edizione del Premio Teatrale Città di Ariano Irpino, aperta a tutte le compagnie amatoriali sul territorio nazionale.
La nuova rassegna si terrà a settembre 2026.
Tutte le info, il programma completo e le modalità di partecipazione saranno disponibili sul sito ufficiale: www.yggdrasill.info
Location: Camporeale – Ariano Irpino (AV)
Date: 8-9-10 Settembre 2025
Orario spettacoli: 20:30
Ariano Irpino riscopre il teatro… e lo fa in grande!
#PremioTeatraleAriano #Camporeale #Yggdrasill #TeatroVivo #CompagnieAmatoriali #TeatroInIrpinia
Attualità
Coordinamento Campano Acqua Pubblica – “Ha ancora senso temere il privato? Si ha molto senso e vi spieghiamo perché”

Ieri Orticalab titolava, “Acqua, ha ancora senso temere il privato?” E noi del Coordinamento Campano Acqua Pubblica rispondiamo con un’altra domanda: Ha ancora senso la democrazia? Nel giugno 2011, 26 milioni di italiani hanno deciso che volevano una gestione pubblica dell’acqua, non osservare questa volontà che fra l’altro dal 2011 è legge dello Stato significa combattere la democrazia. I partigiani hanno dato la vita per conquistare la democrazia e solo alcuni politici e i loro seguaci privi di scrupoli vogliono cancellarla per favorire gli interessi di alcune multinazionali trattando noi cittadini alla stregua di servi della gleba. Siamo degli stupidelli la cui volontà non ha importanza per alcuni che credono di essere al di sopra della legge.
I partigiani precisiamo, erano liberali, socialisti e comunisti, solo i fascisti non volevano la democrazia ed erano complici del criminale Hitler che ha tolto la vita e 6 milioni di persone. Quindi i cittadini sia che siano di destra, di centro o di sinistra hanno il dovere di rispettare la democrazia.
“L’irrinunciabile fortino di gestione e di consenso clientelare” a cui l’articolo di Orticalab fa riferimento non è dovuto alla gestione pubblica ma alla disonestà o incapacità di chi ha gestito ACS. Chiediamo al direttore di Orticalab come mai ABC l’azienda speciale napoletana che è completamente pubblica non ha debiti e produce utili? Forse perchè gli amministratori sono onesti e capaci? Cosa ne dice Orticalab? Vorremmo chiedere come mai siccome gli amministratori non sono stati all’altezza del compito i cittadini devono pagare facendosi rubare l’acqua che è di tutti da immorali multinazionali? Cornuti e mazziati. Come giustamente dice l’articolo, la società che vuole entrare in ACS è GESESA che contiene ACEA che è complice del genocidio in Palestina come con dovizia di particolari ci dice la nostra Francesca Albanese nel suo bellissimo libro “ Quando il mondo dorme”. Perchè dei complici di Netanyahu dovrebbero risolvere i problemi di incapacità degli amministratori irpini? Perchè tutti noi in Irpinia dovremmo diventare complici di un genocidio contro la nostra volontà? Cosa potrebbe fare di bene per noi GESESA che ha ben 51 milioni di euro in stato di passivo e gestisce solo 22 comuni e che ha erogato nella provincia di Benevento acqua contaminata con tetracoloroetilene, cosa che non è mai successa con ACS? Si vuole aggiungere al danno la beffa? Bene se le classi dirigenti non sono all’altezza bisogna cambiarle e non introdurre multinazionali in odore di genocidio perché ciò è immorale perché viola la volontà popolare aiutando la distruzione della democrazia che è in atto in quasi tutto il mondo in favore di prepotenti che vorrebbero fare profitto con un elemento indispensabile per la vita. Ormai da ciò che succede in Palestina abbiamo visto che la legge non ha più valore ma ha valore solo la legge del più forte. L’ andazzo è questo.
Il Referendum aveva posto l’acqua fuori dal mercato. Se potessero venderebbero anche l’aria! Dipende dai cittadini irpini cambiare questa classe di affaristi che lucrano su un elemento indispensabile alla vita. Troviamo l’ articolo di Orticalab populista e con lo scopo di fare presa sui cittadini arrabbiati per le vessazioni e privo di una soluzione seria. La soluzione ce l’hanno solo i cittadini che dovrebbero prendere coscienza e votare per persone diverse da quelle per cui hanno votato fino ad adesso perché abbiamo visto che queste persone sono incapaci. Non sappiamo se sono disonesti, ma di sicuro sono incapaci.
In tanti anni non hanno risolto il problema della manutenzione delle reti che versano sempre in condizioni disastrose. Si è parlato del costo dell’energia ma la spesa non viene distribuita equamente fra tutti quelli che fruiscono dell’acqua irpina. L’articolo di Orticalab si conclude dicendo che la gestione mista non è un male. Spiegateci bene, l’ingresso in ACS di GESESA che ha 51 milioni di debiti e che ha fornito acqua inquinata e ha notevoli problemi giudiziari non è un male? E come mai? E’ invece è un bene violare la volontà della maggioranza assoluta degli italiani che ha votato contro la privatizzazione perché ha capito la sacralità dell’acqua legata alla sacralità della vita? Quindi il nostro bene per Orticalab sarebbe annullare la nostra volontà per favorire le multinazionali che per trarre profitto dall’acqua farebbero lievitare il costo delle bollette perché al costo per fare arrivare l’acqua alle nostre case si aggiungerebbe anche il profitto del gestore che il Referendum ha giustamente cancellato ma che Orticalab vorrebbe fare rientrare dalla finestra? E questo articolo è stato scritto dopo l’assemblea agostana dell’Eic un ente non proprio in regola per la mancanza assoluta di donne. Un articolo per favorire questi signori. Orticalab cavalca il malcontento dei cittadini per convincerli a privatizzare, una soluzione che farebbe passare così ACS dalla padella alla brace.
Questa assemblea agostana mi ricorda la lettera agostana del 2011 ( quando le persone erano in vacanza) di Draghi e Trichet dalla BCE al Governo italiano che imponeva di stabilire una data per la privatizzazione cosa che il Referendum aveva cancellato. Nichi Vendola allora fece ricorso e lo vinse ristabilendo la legge e il rispetto del Referendum. Orticalab da che parte sta? Dalla parte della legge e della democrazia o dalla parte dei lestofanti che vogliono privatizzare non pensando neanche al futuro dei loro figli e nipoti a cui vogliono consegnare un mondo fatto di prepotenti?
Si scrive acqua, si legge democrazia.
Coordinamento Campano Acqua Pubblica
Attualità
Biofestival d’Irpinia – La terza edizione celebra il territorio

La Villa Comunale di Ariano Irpino si prepara ad accogliere, dall’11 al 14 settembre 2025, la terza edizione dell’Ariano Biofestival d’Irpinia, il grande evento dedicato all’agricoltura biologica, alla sostenibilità e alle eccellenze agroalimentari del territorio. Promosso dal Biodistretto d’Irpinia in collaborazione con il Comune di Ariano Irpino, il GAL Irpinia, la Regione Campania e con il patrocinio della Provincia di Avellino, della Camera di Commercio Irpinia-Sannio e della Comunità Montana dell’Ufita, il festival si conferma un appuntamento centrale per la promozione culturale e turistica dell’Irpinia.
Quattro giorni di mercatini, degustazioni, incontri e spettacoli, con un programma pensato per coinvolgere produttori, istituzioni, cittadini e visitatori in un’esperienza immersiva all’insegna del gusto, della sostenibilità e della valorizzazione del patrimonio rurale irpino.
Il Biodistretto d’Irpinia, promotore dell’iniziativa, è un’associazione che opera su scala provinciale per incentivare la transizione verso pratiche agricole sostenibili e biologiche, tutelare la biodiversità e generare un’economia circolare e solidale. La visione che guida le sue attività si fonda su un modello di sviluppo integrato e partecipativo, che coinvolge istituzioni, imprese agricole, cittadini e attori culturali, con l’obiettivo di valorizzare le risorse naturali e culturali dell’Irpinia e contrastare fenomeni come lo spopolamento e la perdita di saperi tradizionali.
Il festival si apre giovedì 11 settembre con un esclusivo Pre Party, in collaborazione con Exclusive Group, presso la Pineta della Villa Comunale, tra degustazioni raffinate, vini selezionati, drink premium e sonorità d’autore a cura di Ameriko DJ con lo special guest Ciccio Merola. Un prologo dal forte impatto emozionale, pensato per inaugurare il festival con eleganza e spirito conviviale.
Nei tre giorni successivi, il Viale dei Platani della Villa Comunale si trasformerà in un raffinato percorso del gusto grazie ai Mercatini Bio, dove i produttori locali presenteranno il meglio della produzione agricola e artigianale irpina. Un’occasione per incontrare chi coltiva, trasforma e conserva i saperi della terra, offrendo al pubblico un’esperienza sensoriale autentica e immersiva, tra ortaggi appena colti, conserve, olio extravergine Ravece biologico, salumi e formaggi del territorio.
Ogni giornata sarà arricchita da momenti d’eccellenza culinaria, da stand gastronomici e da un corner dedicato alla mescita dei vini naturali a cura di ENORME e Vineria La Posta. Venerdì 12 settembre, la cena ufficiale di apertura vedrà protagonisti tre interpreti di rilievo della ristorazione del Sud Italia: Peppe Zullo (Osteria Slow Food – Orsara di Puglia), Trattoria Valleverde Zi Pasqualina (Atripalda) e Agriturismo Regio Tratturo (Ariano Irpino). L’esperienza sarà accompagnata da una performance artistica del duo Aldolá Chivalá, in un connubio coinvolgente tra musica elettronica, poesia orale e cucina d’autore.
Sabato 13 settembre il programma prosegue con un pranzo firmato da Ristorante Biffy (Ariano Irpino), dallo chef Vincenzo Vazza (N’ataluna – Grottaminarda) e dalla chef Valentina Martone (Megaron – Paternopoli), accompagnato da una selezione enologica curata dal Biodistretto d’Irpinia e dalla Vineria La Posta. Nel pomeriggio, il BioTalk – a cura della giornalista Rosa Iandiorio – offrirà un’occasione di approfondimento sul presente e futuro dell’agricoltura biologica attraverso le testimonianze di produttori, chef, artigiani e attori del territorio. La giornata si concluderà con una cena sotto le stelle firmata da Osteria dei Briganti (Scampitella), La Corte dei Filangieri (Candida) e La Pignata 2.zero (Ariano Irpino), accompagnata da degustazioni itineranti, vini naturali e birre biologiche tedesche.
Domenica 14 settembre si chiuderà in grande stile con un pranzo d’eccezione curato da un quartetto di alto profilo: lo chef stellato Salvatore Ciccarelli (Maeba Restaurant – Ariano Irpino), lo chef Ezio Ventre (La Pignata – Bib Gourmand Michelin), e lo chef Diego Guglielminetti (Ristorante Il Mulino della Signora di Sturno), per un menù degustazione che celebra la cucina evolutiva e la materia prima di qualità. A seguire, l’energia del trio rockabilly Stragatti e di VinylGiampy accompagnerà l’Apericena Bio, tra specialità street food biologiche e convivialità all’aperto fino al tramonto.
Tutti i menu degustazione sono disponibili in prevendita sul sito ufficiale www.biodistrettodirpinia.it, con posti limitati per ciascun evento gastronomico.
Ogni giorno, inoltre, sarà possibile gustare le specialità proposte dagli stand enogastronomici presenti nei Mercatini Bio, acquistabili direttamente sul posto, per vivere liberamente il festival tra assaggi, profumi e incontri.
L’Ariano Biofestival d’Irpinia si conferma così un appuntamento capace di coniugare etica e piacere, promozione culturale e innovazione gastronomica, offrendo uno sguardo contemporaneo su un territorio che ha scelto di costruire il proprio futuro valorizzando il proprio passato. Una manifestazione che unisce bellezza paesaggistica, autenticità, relazioni umane e qualità della vita, in un format che si candida a diventare modello per le aree rurali italiane.
PROGRAMMA COMPLETO
ABFI25
Giovedì 11 settembre
Ore 20.30
Pre Party Biofestival
In una cornice suggestiva come la Pineta della Villa comunale il Pre Party della 3ª edizione dell’Ariano Biofestival d’Irpinia, in collaborazione con Exclusivegroup.
Un evento unico che anticipa il Bio Festival, con Drink premium & selezione di Vini, Proposte food ricercate
Una raffinata selezione musicale a cura di Ameriko DJ e con lo special guest Ciccio Merola Un’occasione esclusiva dedicata a chi ama vivere esperienze di qualità in un contesto elegante e suggestivo, un prologo d’eccezione che apre il sipario su un festival dedicato ai sapori, alla cultura e all’eccellenza gastronomica dell’Irpinia.
Dove? Pineta (adiacente campi da tennis), Villa Comunale Ariano Irpino (AV)
Venerdì 12 settembre
Ore 08.30/13.00 – 18.30 / 23.00
Mercatini Bio
Dalla mattina fino a sera tarda, il Viale dei Platani si trasforma in un elegante percorso del gusto, dove i produttori locali raccontano la loro storia attraverso i frutti della terra.
Il Mercatino Bio accoglierà i visitatori in un susseguirsi di profumi e colori: dagli ortaggi appena colti alle conserve artigianali, dall’olio extravergine Ravece Bio alle specialità che custodiscono la memoria gastronomica dell’Irpinia.
Ogni stand sarà un invito alla scoperta e alla degustazione, un’occasione per incontrare chi coltiva e trasforma con passione, portando in tavola qualità, sostenibilità e autenticità.
Un’esperienza da vivere con lentezza, tra assaggi e conversazioni, immersi nella frescura e nella bellezza di uno dei luoghi più suggestivi della città.
Dove? Villa Comunale – Viale dei Platani
Ore 20.00
Cena bio
Si apre ufficialmente il sipario sulla terza edizione dell’Ariano Biofestival d’Irpinia con una serata che unisce l’alta cucina alla sperimentazione artistica.
Ai fornelli, tre eccellenze della ristorazione italiana:
Peppe Zullo – Orsara di Puglia (FG) – Osteria Slow Food, maestro della cucina agricola e della valorizzazione delle materie prime di territorio.
Trattoria Valleverde Zi Pasqualina – Atripalda (AV) – Osteria Slow Food, custode di ricette autentiche della tradizione irpina reinterpretate con eleganza.
Agriturismo Regio Tratturo – Ariano Irpino (AV) – Ambasciatore della filiera corta e della genuinità contadina.
L’esperienza gastronomica sarà accompagnata da un viaggio sonoro unico: Aldolá Chivalá, un duo capace di fondere poesia orale e sonorità elettroniche in un “genere dance di parole” che cattura e scuote lo spettatore con la forza della voce e del ritmo.
Un incontro sensoriale dove gusto e musica si intrecciano, regalando emozioni.
Dove? Villa Comunale – Albero Dorato
sabato 13 settembre
Ore 08.30/13.00 – 18.30 / 23.00
Mercatini Bio
Dalla mattina fino a sera tarda, il Viale dei Platani si trasforma in un elegante percorso del gusto, dove i produttori locali raccontano la loro storia attraverso i frutti della terra.
Il Mercatino Bio accoglierà i visitatori in un susseguirsi di profumi e colori: dagli ortaggi appena colti alle conserve artigianali, dall’olio extravergine Ravece Bio alle specialità che custodiscono la memoria gastronomica dell’Irpinia.
Ogni stand sarà un invito alla scoperta e alla degustazione, un’occasione per incontrare chi coltiva e trasforma con passione, portando in tavola qualità, sostenibilità e autenticità.
Un’esperienza da vivere con lentezza, tra assaggi e conversazioni, immersi nella frescura e nella bellezza di uno dei luoghi più suggestivi della città.
Dove? Villa Comunale – Viale dei Platani
Ore 13.00
Pranzo Bio
Nella cornice del Biofestival, tre grandi interpreti della cucina irpina firmano un pranzo che celebra i sapori autentici della nostra terra:
Ristorante Biffy – Ariano Irpino (AV) – Tradizione e creatività al servizio del mare.
Chef Vincenzo Vazza – Ristorante N’ataluna, Grottaminarda (AV) – Ricerca e innovazione nei piatti che parlano di territorio.
Chef Valentina Martone – Ristorante Megaron, Paternopoli (AV) – Raffinatezza e identità gastronomica in chiave contemporanea.
Ogni portata sarà accompagnata da una selezione di vini del Biodistretto d’Irpinia e della Vineria La Posta di Grottaminarda (AV), in un abbinamento studiato per esaltare aromi e sfumature.
Menù disponibile in prevendita sul sito www.biodistrettodirpinia.it – Posti limitati a 200 ospiti.
Dove? Villa Comunale – Albero Dorato
Ore 18.00
BioTalk: Voci dal Territorio
La giornalista Rosa Iandiorio guiderà un incontro dal vivo con le eccellenze dell’Irpinia: produttori, chef, artigiani e protagonisti del mondo biologico.
Attraverso interviste e racconti, il BioTalk offrirà al pubblico un viaggio tra esperienze, visioni e sfide di chi ogni giorno custodisce e rinnova il patrimonio enogastronomico locale.
Uno sguardo proiettato al futuro dell’agricoltura e della cucina biologica, senza mai perdere il legame profondo con le radici, la terra e le tradizioni che rendono unica la nostra identità.
Ore 20.00
Cena Bio
La serata si apre con un’esperienza gastronomica che unisce la cucina d’autore alla convivialità all’aria aperta.
Ai fornelli:
Osteria dei Briganti – Scampitella (AV) – Tradizione e creatività in chiave rurale.
La Corte dei Filangieri – Candida (AV) – Eleganza e ricercatezza nei piatti di ispirazione territoriale.
La Pignata 2.zero – Ariano Irpino (AV) Una nuova firma per arricchire il parterre culinario della serata.
Gli ospiti potranno scegliere tra un tagliere di salumi e formaggi selezionati dal Biodistretto d’Irpinia, preparazioni street food biologiche, dolci e salate, da gustare passeggiando tra i viali della Villa Comunale.
Il tutto sarà accompagnato da una selezione di vini biologici e naturali, curata per esaltare le note dei piatti, e da un’eccellente birra tedesca prodotta con malto biologico, per un finale fresco e aromatico.
Dove? Villa Comunale – Albero Dorato
domenica 14 settembre
Ore 08.30/13.00 – 18.30 / 23.00
Mercatini Bio
Dalla mattina fino a sera tarda, il Viale dei Platani si trasforma in un elegante percorso del gusto, dove i produttori locali raccontano la loro storia attraverso i frutti della terra.
Il Mercatino Bio accoglierà i visitatori in un susseguirsi di profumi e colori: dagli ortaggi appena colti alle conserve artigianali, dall’olio extravergine Ravece Bio alle specialità che custodiscono la memoria gastronomica dell’Irpinia.
Ogni stand sarà un invito alla scoperta e alla degustazione, un’occasione per incontrare chi coltiva e trasforma con passione, portando in tavola qualità, sostenibilità e autenticità.
Un’esperienza da vivere con lentezza, tra assaggi e conversazioni, immersi nella frescura e nella bellezza di uno dei luoghi più suggestivi della città.
Dove? Villa Comunale – Viale dei Platani
Ore 13:00
Pranzo Bio
– Una giornata speciale, pensata come un viaggio gastronomico di alto profilo, affidato a un quartetto di grandi interpreti della cucina:
Chef Salvatore Ciccarelli – Maeba Restaurant, Ariano Irpino (AV) – 1 Stella Michelin, premiato come Chef Emergente 2025, maestro nella cucina evolutiva.
Chef Ezio Ventre – Ristorante La Pignata, Ariano Irpino (AV) – Bib Gourmand Michelin e Osteria Slow Food, custode della tradizione irpina in chiave contemporanea.
Ristorante Il Mulino della Signora – Luxury Country House, Sturno (AV) – Eleganza e raffinatezza in ogni creazione.
Insieme realizzeranno un menù degustazione di quattro portate pensato come un’esperienza sensoriale ed evolutiva, dove ogni piatto dialoga con il successivo in un crescendo di sapori.
Ad accompagnare la giornata, le sonorità rockabilly del trio Stragatti e l’energia inconfondibile di VinylGiampy, per un’atmosfera frizzante e conviviale.
Menù disponibile in prevendita sul sito www.biodistrettodirpinia.it – Posti limitati a 200 ospiti.
Dove? Villa Comunale – Albero Dorato
Ore 18:00
Apericena Bio
– L’appuntamento prosegue con l’Apericena Bio, un’occasione informale per degustare specialità street food biologiche, dolci e salate, da condividere tra amici fino a dopo il tramonto, immersi nella musica e nell’energia della Villa Comunale.
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