Attualità
Gruppo consiliare PD di Ariano Irpino : «L’emergenza migranti nasconde numerose incognite: il sindaco Gambacorta le chiarisca»
																								
												
												
											La gestione dell’emergenza migranti accende numerose perplessità sulle prassi e sulla gestione del fenomeno. Il sequestro da parte dell’autorità giudiziaria della struttura dell’ex Batavia non chiarisce con quale autorizzazione e in nome di quali documenti diverse organizzazioni agiscono autonomamente sul territorio arianese. Il sindaco deve chiarire la posizione dell’amministrazione nella gestione dei migranti.
I consiglieri comunali del PD esprimono fortissima preoccupazione in merito alla gestione dell’accoglienza migranti e all’approssimazione con cui la macchina amministrativa sta gestendo la fase dell’ospitalità sull’intero territorio arianese.
La notizia del sequestro da parte dell’autorità giudiziaria dell’immobile destinato all’accoglienza migranti sito nei locali dell’ex Batavia non si coniuga adeguatamente con l’ordinanza di sgombero resa nota con tempestività agli organi di stampa da parte del sindaco Gambacorta. Il sindaco dovrà spiegare alla collettività arianese infatti per quale motivo non si è utilizzato lo stesso tipo di prassi atta a garantire condizioni di vivibilità adeguate alle norme igienico-sanitarie prescritte anche per l’immobile in questione a differenza di come si è proceduto per il centro commerciale le cupole in cui preliminarmente fu interrotto l’afflusso dei migranti per inagibilità.
Questa ennesima vicenda apre la strada alla verifica da parte dell’autorità giudiziaria di una zona d’ombra macroscopica che nasconde gli interessi di organizzazioni che grazie all’afflusso dei migranti percepiscono cospicue somme di denaro non sempre, a quanto pare e visti gli esiti dell’ammasso di uomini nell’ex Batavia, volte a garantire una permanenza adeguata a persone in fuga da situazioni di degrado e di povertà inimmaginabili.
Sarebbe auspicabile altresì che il primo cittadino chiarisse a quale titolo, per nome di chi e con quali contratti alcune organizzazioni arianesi siano coinvolte nella responsabilità, l’organizzazione e la gestione dei locali sottoposti a sequestro.
Chiarisca inoltre dove sono stati condotti dopo la chiusura della struttura i ragazzi ivi ammassati.
Allo stato dei fatti, atteso l’esito delle indagini da parte dell’autorità giudiziaria, si dovranno acclarare le evidenti incongruenze dell’operato sul territorio cittadino e provinciale di diverse organizzazioni che dall’affaire migranti deducono ingenti economie tuttavia senza garantire il rispetto dei livelli minimi di accoglienza e senza privilegiare adeguate politiche di integrazione a breve e a medio termine da concordare con le associazioni sul territorio e con le istituzioni.
Il comune in questa vicenda ha il dovere di costituirsi parte civile davanti all’autorità giudiziaria così da sgomberare il campo da ipotesi remote di connivenze tacite e da interessi indiretti da tutelare.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
														L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
														Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
