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Gestione ciclo integrato dei rifiuti, la Regione risponde alla richiesta di chiarimenti della Provincia

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La Regione Campania, attraverso una comunicazione della Direzione Generale per il Ciclo Integrato delle Acque e dei Rifiuti, Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali ha risposto a una nota inviata dalla Provincia di Avellino per avere chiarimenti rispetto al percorso inerente all’individuazione del gestore unico del servizio integrato per il ciclo dei rifiuti. La Provincia chiedeva indicazioni in relazione all’ipotesi di subentro dei singoli Comuni nella titolarità delle quote di capitale della società esistente.

“La Regione ha descritto in maniera asettica il quadro normativo come definito dal recente Decreto legislativo sui servizi pubblici locali. Una nota prettamente tecnica priva di giudizi specifici sullo stato del dibattito in essere nella nostra provincia sul tema dei rifiuti. Allo stesso tempo, comunque, la Regione ritiene idonea l’ipotesi di subentro dei singoli Comuni nella titolarità delle quote di capitale della società Irpiniambiente. Di qui, la mia volontà di coinvolgere i sindaci nel percorso. Sono gli amministratori che devono guidare tali processi di fondamentale importanza per le comunità locali. Pertanto, nei prossimi giorni convocherò un’Assemblea dei Sindaci (che, è bene ricordare, è uno degli organi dell’Ente Provincia) per un approfondimento sulla questione. Come già ribadito in altre occasioni – sottolinea il presidente Buonopane –, spetta all’Ato l’attività di programmazione e di regolazione del ciclo integrato dei rifiuti. Quella della Provincia è un’opzione che si offre ai Comuni e che, appunto, è consentita dal quadro normativo vigente”.

“Ancora una volta – conclude il presidente Buonopane – l’invito è ad abbassare i toni e a favorire un confronto sereno con tutti gli attori coinvolti”.

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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