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Facebook compra WhatsApp per 19 miliardi

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Dopo Instagram, Whatsapp. Ma stavolta il business è assai più sostanzioso: per il servizio di messaggistica istantanea più diffuso al mondo, Facebook pagherà 19 miliardi di dollari, pari a circa un terzo della sua liquidità. Di questi, 4 miliardi di dollari saranno versati in contanti, 12 miliardi in azioni di Facebook e altri 3 miliardi destinati agli impiegati e al fondatore Jan, che entrerà nel consiglio di amministrazione di Facebook.

 

Lanciata nel 2009, Whatsapp ha oggi oltre 450 milioni di utenti attivi al mese (Twitter, per fare un paragone, alla fine del 2013 non arrivava a 200 milioni) e vi transita un numero di messaggi complessivo pari a quello di tutti gli operatori telefonici tradizionali. Nel 2013 sono stati inviati quotidianamente 200 milioni di messaggi vocali, 100 milioni di video messaggi e 600 milioni di foto. Ogni giorno si iscrivono a WhatsApp un milione di nuovi utenti, tuttavia il record della crescita più rapida è del servizio cinese WeChat, che ha caratteristiche analoghe: più 379 per cento nell’ultimo trimestre, e senza considerare il mercato interno. Sono molti i servizi simili, da Viber a Kik a Skype, a Snapchat, che Facebook cercò senza successo di comprare lo scorso anno per tre milioni di dollari. Intanto, il social network offre già un servizio di messaggistica, chiamato Messenger, disponibile anche come app indipendente per smartphone.

 

Facebook ha oggi un miliardo e duecentotrenta milioni di iscritti ed è difficile immaginare che possa mantenere ancora i ritmi di crescita visti finora: così l’acquisizione del servizio di messaggistica mira “ad accelerare il coinvolgimento degli utenti”, come si legge nel comunicato ufficiale. «WhatsApp è sulla strada per connettere un miliardo di persone. Un servizio che raggiunge tale pietra miliare ha un valore incredibile» afferma Mark Zuckerberg. “La rapida crescita di WhatsApp è spinta dalle semplici, potenti e istantanee capacità di messaggistica istantanea che offriamo – aggiunge Koum. Siamo onorati di poter essere partner di Mark e Facebook mentre continuiamo a portare il nostro prodotto a un numero crescente di persone nel mondo». Il marchio WhatsApp non sparirà, la sede dell’azienda rimarrà a Mountain View, in California, ma l’integrazione tra le due piattaforme diventerà sempre più stretta.

 

I contatti tra i due Ceo per discutere dell’acquisizione sarebbero iniziati già due anni fa, ma le discussioni si sarebbero concluse solo il giorno di San valentino, quando Koum si è presentato all’improvviso alla porta di casa di Zuckerberg, che stava festeggiando con la moglie Priscilla Chan. L’affare si sarebbe chiuso di fronte a un piatto di fragole ricoperte di cioccolato.

 

Come già nel caso di Instagram, acquisita per 736 milioni di dollari nel 2012, Facebook per la sua espansione punta sui dispositivi mobili. Già oggi la maggior parte dei contenuti del social network arriva da smartphone e tablet, e quello degli apparecchi portatili è un mercato di tale portata che nessuno dei servizi di messaggistica più diffusi è pensato per essere usato su un normale computer. Così, alla luce dell’annuncio di oggi, appare ancora più naturale che ad aprire la più grande fiera mondiale di telefonia mobile sarà proprio Mark Zuckerberg: l’appuntamento è al Mobile World Congress di Barcellona, il prossimo 24 febbraio.

 

 

 

 

Fonte .”La Stampa”

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Convegno ad Ariano: “Aequum Tuticum, Crocevia del Sud”

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Le associazioni Amici del Museo di Ariano Irpino, Circoli Culturali “Pasquale Ciccone” e “Arnanah”, con il patrocinio del Comune di Ariano Irpino, organizzano il convegno dal titolo “Aequum Tuticum, crocevia del Sud”, che si svolgerà venerdì 26 settembre 2025 alle ore 17.30 presso Villa Kristall ad Ariano Irpino. L’incontro si propone di approfondire, in una prospettiva scientifica, il ruolo strategico dell’antico sito di Aequum Tuticum quale snodo fondamentale della viabilità antica, evidenziando l’importanza storica e le prospettive di valorizzazione.

Saluti istituzionali:

Enrico Franza, Sindaco di Ariano Irpino

S. E. Mons. Sergio Melillo, Vescovo della Diocesi Ariano-Lacedonia

Relatori:

Ing. Gerardo Troncone – Presidente Gruppo Archeologico Irpino Sulle orme di Orazio. La viabilità del centro sud negli antichi itinerari

Prof. Giuseppe Ceraudo – Professore ordinario di topografia antica presso l’Università del Salento La Via Traiana in Irpinia: un Patrimonio per l’Umanità

Prof.ssa Veronica Ferrari – Professore associato di aerotopografia archeologica presso l’Università del Salento Aequum Tuticum, un vicus crocevia di strade: le attività di ricerca Unisalento

Prof. Giuseppe Camodeca – Già Professore ordinario di Storia Romana ed Epigrafia Latina presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” La documentazione epigrafica di Aequum Tuticum, vicus di Beneventum

Dott. Lorenzo Mancini – Funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP Salerno e Avellino L’azione della SABAP SA-AV nel territorio di Ariano Irpino fra tutela, valorizzazione e pianificazione. Interventi e prospettive.

Moderatrice

D.ssa Ida Gennarelli, Archeologa già Ministero della Cultura Il convegno si inserisce in un percorso di ricerca e divulgazione volto a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio storico-archeologico dell’Irpinia e dell’antico vicus di Aequum Tuticum, con l’intento di sollecitare le attività di recupero e di valorizzazione dell’attuale sito.

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Il futuro di Alto Calore Servizi al centro di un confronto tra i presidenti delle Province di Avellino e Benevento

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Unità di intenti per la gestione della società. Il futuro dell’Alto Calore Servizi al centro di un confronto che si è tenuto oggi tra il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, e il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi.

Dall’incontro sono emerse la volontà e la determinazione comune di superare la fase di impasse che si registra per la società, tenendo fuori le questioni politiche dalle decisioni concernenti la gestione di Alto Calore Servizi. E ciò nell’ottica di individuare le soluzioni migliori che possano permettere di ridurre i disagi all’utenza e di consentire di accelerare sul piano di ammodernamento delle reti, tenendo ben presenti i parametriprevisti dal concordato.

I presidenti Buonopane e Lombardi lanciano un appello all’unità e a fare sintesi sugli obiettivi, per evitare in questa fase dannose divisioni. Condividono, inoltre, la necessità che il management della società conservi un ruolo prettamente tecnico, tenendosi ben distante da ruoli e discussioni partitiche che sono appannaggio dei sindaci-soci, i quali si trovano ad affrontare quotidianamente le giuste rimostranze delle comunità costrette praticamente ogni giorno a sopportare disservizi per l’approvvigionamento idrico.

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Gaza, Castellone (M5S): “Netanyahu compie il passo finale. Abbiamo toccato uno dei punti più bassi della storia moderna.

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“Mentre il mondo continua a discutere sui termini lessicali da utilizzare per definire questo abominio, Netanyahu compie il passo finale: stanotte l’esercito israeliano è entrato a Gaza per raderla al suolo.” così la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) sui suoi social. “Le poche fonti dalla Striscia parlano di carri armati in ingresso a Gaza City e raid aerei che, come sempre, non risparmiano i civili e le poche costruzioni ancora in piedi. A nulla servono le piazze piene di centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo, a nulla serve il coraggio eroico della Global Sumud Flotilla che sta provando a raggiungere Gaza via mare per aprire un varco umanitario. A nulla servono le denunce che facciamo nelle aule parlamentari. Il passo finale si sta compiendo. A Gaza l’umanità ha toccato uno dei punti più bassi della storia moderna. E non c’è da offendersi se si dice che siamo tutti complici. Tutti noi che abbiamo assistito inermi a questa tragedia. Il mio cuore è con le centinaia di migliaia di palestinesi che hanno deciso di restare nella loro terra perché non c’è altro luogo in cui possano sentirsi a casa e con le famiglie degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e rischiano di essere utilizzati come scudi.”

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