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Espropri “anomali” ad Ariano Irpino – Sibilia (M5S): “La Corte dei Conti faccia chiarezza”

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In seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini arianesi in merito ad alcuni presunti casi di “espropriazioni anomale” di terreni interviene il deputato cittadino del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, esternando tutta la sua perplessità rispetto alle modalità che sarebbero state adottate nei procedimenti.
“La notizia secondo la quale ad Ariano negli anni scorsi – dichiara il portavoce avellinese – si è proceduto ad occupazioni di terreni per la realizzazione di opere pubbliche senza regolari decreti di esproprio, se confermata, fotografa una vergogna amministrativa che non può non avere conseguenze nei confronti dei responsabili”.
“Il caso più eclatante – racconta Sibilia – è quello relativo all’espropriazione attuata con procedura d’urgenza, agli inizi degli anni ’90, di alcuni terreni di proprietà di un cittadino arianese. Solo circa 10 anni dopo il responsabile dell’ufficio tecnico e la giunta comunale hanno adottato provvedimenti di acquisizione del bene, allegando, tra l’altro, l’importo dell’indennizzo. Quest’ultimo, però, non è stato mai pagato al cittadino, il quale ha ottenuto poi dal Consiglio di Stato una sentenza favorevole che ha determinato la condanna del Comune di Ariano Irpino al pagamento di più del doppio della cifra deliberata dalla giunta. In definitiva il bene in questione se avesse avuto sin dall’inizio un regolare decreto di esproprio sarebbe costato all’amministrazione pochi euro al metro quadrato mentre, dopo questa imbarazzante querelle, ha subito un vertiginoso aumento di valore tutto a scapito della comunità locale. Appare evidente che siamo in presenza di un danno erariale che deve essere addebitato agli amministratori e ai responsabili tecnici del procedimento. Non sono più sostenibili atti che con gli anni si rivelano essere evidenti errori che ricadono sistematicamente sulla gente attraverso aumenti di tasse o tagli dei servizi”.
“In qualità di portavoce dei cittadini assetati di verità sono pronto a fare ogni passo affinchè queste anomalie siano sottoposte a verifiche da parte degli organi competenti. Al fine di ottenere trasparenza – conclude Sibilia – la Corte dei Conti dovrebbe intervenire con le sue competenze in vicende come questa e dare risposte chiare ai tanti arianesi stanchi di queste oscure modalità di gestione della macchina amministrativa pubblica”

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Attualità

Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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