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Enrico Franza in contrada San Liberatore rilancia la sfida: “Dateci una opportunità. Abbiate il coraggio di cambiare

Si è conclusa in contrada San Liberatore, una delle zone simbolo del disagio e
dell’isolamento in cui versano le aree rurali, la lunga giornata di Enrico Franza, il candidato sindaco del centrosinistra ad Ariano Irpino. Dopo la chiacchierata mattutina con gli elettori presso il bar pasticceria Ciotola, e la lunga diretta Facebook pomeridiana, durante la quale ha illustrato i vari punti del suo programma elettorale, l’incontro con i cittadini di una contrada popolosa e bisognosa di attenzione, come tutte le altre aree rurali di Ariano.
Proprio questo punto è stato affrontato con forza dal candidato a sindaco per il centrosinistra, che ha ribadito il suo impegno per la valorizzazione dell’agricoltura arianese. Oltre all’ormai noto progetto di Ariano Bio, che prevede la creazione di una vera e propria filiera agroalimentare tesa alla valorizzazione dei prodotti locali, Franza ha annunciato ai cittadini la volontà di creare uno sportello per l’agricoltura, che possa fare da collante tra le diverse realtà zonali. In agenda la promozione di iniziative per l’affidamento dei terreni abbandonati a giovani agricoltori, per i quali verranno pensate anche scuole di formazione, sulla falsariga dei tanti corsi che aprono le porte ad altre forme di lavoro.
Questo solo uno dei tanti argomenti affrontati, insieme alla istanza rivolta a tutti gli elettori: “Abbiamo il dovere morale di essere sinceri e la sincerità passa attraverso l’idea della condivisione. Il nostro slogan “Insieme è diverso” ricorda a tutti che dobbiamo essere protagonisti di una stagione di cambiamento e per cambiare ci vuole coraggio. Abbiate il coraggio di darci l’opportunità di provare a cambiare le sorti di questa città”. Il tutto, sulla scorta di un modo diverso di intendere la politica amministrativa: “La cittadinanza deve partecipare attivamente alla gestione della cosa pubblica. I cittadini arianesi non devono più essere meri destinatari di provvedimenti calati dall’alto e che devono essere accettati supinamente” ha concluso Franza.
Il tema centrale della riqualificazione delle contrade è stato affrontato anche dai candidati Marisa Scarpellino e Moreno Schiavo. Per la prima, occorre portare a termine la battaglia dei cittadini di contrada Creta per la riqualificazione della zona, tante volte promessa ma mai attuata: “Siamo grandi, è ora di dire basta alle favole che ci raccontano ed impegnarci in prima persona” ha affermato la candidata al consiglio comunale. A farle eco, Moreno Schiavo, che ha propugnato anche la necessità di liberare le zone periferiche dai rifiuti, per porre fine alla situazione che vede Ariano a due velocità sulla gestione della differenziata, con uno sbilanciamento tra quanto avviene nei quartieri e nel centro, e quanto invece accade nelle zone rurali.
Tra gli interventi di serata, quello del consigliere comunale uscente Michele Caso, che dopo la sua esperienza all’opposizione ha arringato i cittadini, ricordando che “Il futuro è nostro. Abbiamo fatto il nostro dovere dai banchi dell’opposizione, ma la maggioranza targata Gambacorta ha prodotto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ora Ariano può scegliere. Nessuno premia chi ha sbagliato, e Ariano ha la possibilità, finalmente, di voltare pagina”.
Domani sera il tour elettorale di Enrico Franza farà tappa in Contrada Camporeale, dove alle ore 20,00 presso il ristorante “Pullastriello” incontrerà i cittadini del posto.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
Attualità
La disumanità dei governi imbelli

È caduto il velo delle menzogne, la Flotilla mette a nudo la disumanità dei governi imbelli, interessati a mantenere attivo e florido il mercato delle armi, riconvertendo quello delle automotive, in grave crisi in Europa. La Meloni aveva criticato l’azione della Global Sumud Flotilla reputandola inopportuna e affermava: “è una fase nella quale tutti quanti dovrebbero capire che esercitare una responsabilità, attendere mentre c’è un negoziato di pace, è forse la cosa più utile che si può fare per alleviare le sofferenze dei palestinesi” e riferendosi alla Flotilla, proseguiva e rincarava la mano: “ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” (Ansa e L’Espresso1 ottobre 2025).
Eppure, nei confronti di Israele, la Meloni non esprime alcuno sdegno diversamente manifestato per la Flotilla. Dimentica che era un’azione umanitaria, svolta da persone di diversa nazionalità, disarmate, indirizzata a creare un corridoio sicuro al fine di alleviare le sofferenze del popolo Palestinesedovute alla mancanza di cibo e di medicinali,provocate dalla disumanità del governo genocidario di Israele. Nulla potrà rimanere come prima, la Flotilla ha avuto il merito di aver attirato l’attenzione mediatica su ciò che accade a Gaza e sulla pulizia etnica operata da Israele. Atto esecrabile e frutto avvelenato che affonda le sue radici nel lontano 1948, costellato di odio e morte che avvelena l’esistenza degli israeliani e dei palestinesi, senza soluzione di continuità e senza una via d’uscita. Sin ad oggi, l’UE, gli USA, la Comunità Internazionale non sono riusciti a proporre una pacifica ed unitaria soluzione al tema dei due Stati e dei due popoli. Le immagini di Gaza distrutta, delle donne che piangono i bambini morti per fame o colpiti dalle bombe, hanno ferito la carne viva di milioni di persone chespontaneamente sono scese in piazza gridando lo slogan: “blocchiamo tutto”. Spero che, tutto ciò indurrà i singoli governi e la Comunità Internazionale a rimettere al centro dell’agenda politica il bene comune, oscurato dai ciechi nazionalismi e dalla ricerca del benessere personaleedonistico. I popoli hanno indicato la strada: si dia voce e speranza al senso di umanità, si dia voce e dignità ai popoli del Sud del mondo.
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