Attualità
Emergenza neve – PSI :”La sorte dei cittadini arianesi affidata all’imponderabile”
Nota del PSI arianese sull’emergenza neve :
“Prendiamo atto che la già ampia maggioranza che sostiene il sindaco Gambacorta si è allargata ad un nuovo componente: la buona sorte. Infatti, se il 30 ultimo scorso non è stato un giorno di tragedia, lo è stato solo grazie alla nostra buona sorte. Se la salute degli arianesi, e non solo di questi, deve essere affidata all’imponderabile, c’è da essere fortemente preoccupati.
Ancora più seriamente preoccupati dobbiamo esserlo per l’affermazione del nostro signor Sindaco, il quale sostiene, bontà sua, che “non una sola ambulanza non ha potuto raggiungere l’ospedale”, seguito a ruota dai suoi assessori che, sui social network, si sono affrettati, con una buona dose di ironia, a scaricare le responsabilità di ciò che è accaduto sui cittadini, colpevoli di non essersi attrezzati con le dotazioni minime per affrontare la neve, dimenticando che i mezzi comunali sono usciti in strada solo alle ore 20:00. È evidente che il Sindaco e i suoi assessori non sono a conoscenza di quanto accaduto nei pressi della fontana della Maddalena ove un’ambulanza con le normali dotazioni “antineve”, per l’appunto, ha speronato un’auto e dove si è verificato un ingorgo spaventoso, con una serie di tamponamenti a catena, che si è protratto per almeno due ore. A nulla è servito l’intervento di una disperata pattuglia della Polizia di Stato la quale, estremamente preoccupata per l’impossibilità di raggiungere l’ospedale, ha cercato di prodigarsi come poteva, anche tempestando di telefonate il nostro Comune dal quale non arrivavano risposte. Stesse scene disperate si sono verificate in via Fontananuova e in via S. Antonio.
Sarebbe bastato porre attenzione alle previsioni meteo e spargere un po’ di sale per tempo, per evitare quanto accaduto.
D’altra parte, quanto da noi affermato trova esplicita conferma in una nota della consigliera comunale delegata alla protezione civile, la quale, nella sua ruspante prosa, non solo cerca di scusarsi per la carenza del proprio operato adducendo a discolpa la propria inesperienza, ma sostiene una in eludibile verità: “a capo della protezione civile vi è il Sindaco”. Del Sindaco era la responsabilità di un intervento che non c’è stato.
Sconcertante è poi l’affermazione di Gambacorta sulle disdette che i nostri ristoranti hanno registrato ed il conseguente danno economico subito, primo perché il settore della ristorazione è una importante voce della economia cittadina, secondo perché proprio in quel settore il sindaco Gambacorta annovera molti dei suoi grandi elettori, terzo perché per tutto il periodo delle feste, non solo a causa della neve, Ariano è stata irraggiungibile senza che egli se ne preoccupasse. Non un solo intervento sul traffico è stato messo in atto. Nella nostra città era impossibile entrarvi, tanto quanto uscirvi.
Insomma, nulla di nuovo sotto il sole. Di nuovo il solito scarica barile delle responsabilità, di nuovo improvvisazione, di nuovo pressappochismo, come ha evidenziato il melanconico, mercatino organizzato in piazza Plebiscito che non si sa quanto sia costato alla nostra Comunità.
Pensavamo che peggio di quanto fatto dalla scorsa amministrazione (che è stata peggiore della precedente a guida Gambacorta) non si potesse, ma dobbiamo sconsolatamente ricrederci: al peggio non c’è mai fine”.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
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