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Emergenza Covid19 -Positivi sei calciatori del Grotta, la società si ritira dal campionato

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Sei calciatori della squadra del Grotta, sono risultati positivi al test sierologico e ai tamponi naso-faringei effettuati dall’Asl di Avellino e il club, non riuscendo a fronteggiare il problema, ha deciso di non prendere parte al prossimo torneo. Di seguito il comunicato del club ufitano:

La società Polisportiva Grotta 1984 comunica che, all’esito di controlli periodici, è emerso che un numero di giocatori pari a 6 è risultato positivo al test seriologico per SARS-Cov-2. Tale esito, purtroppo, è stato confermato dal successivo esame al tampone naso-faringeo operato dall’ASL di Avellino.

Più di un quarto dei tesserati sono stati interessati da contagio virale da SARS-Cov-2. Appare del tutto evidente, pertanto, che l’evento determinatosi è in grado di ledere profondamente non solo la competitività del gruppo di atleti tesserati ma, soprattutto, espone a profondi e giustificati timori tutti i supporter e i volontari.

L’evento determinatosi, quindi, ha cagionato una condizione di profonda incertezza e timore nel settore tecnico e nella popolazione dei tifosi, i quali, in sostanza, hanno preannunziato che diserteranno le manifestazioni sportive a cui parteciperà la prima squadra.

È del tutto evidente, dunque, che senza il contributo dei numerosi volontari, dei supporter tecnici e dei tifosi non è possibile partecipare ad alcuna competizione sportiva, in quanto viene meno lo spirito aggregativo e solidaristico che contraddistingue i campionati di calcio e, in generale, le manifestazioni sportive dilettantistiche.

Alla luce di quanto ampiamente rappresentato e pur senza volere considerare i consistenti incrementi di spesa e gli oneri economico–finanziari connessi alla gestione del rischio di contagio virale gravanti sulle Associazioni Sportive Dilettantistiche, non vi sono le condizioni per una partecipazione attiva, serena e condivisa alle manifestazioni sportive dilettantistiche.

Per tali ragioni, dunque, con grande dolore e spiacere, comunichiamo che non sussistono le condizioni per una serena e sicura partecipazione al Campionato di Eccellenza per l’anno sportivo 2020/2021. Si confida, naturalmente, nella possibilità di continuare a competere nel Campionato di Eccellenza appena ciò sarà possibile in condizioni di generalizzata sicurezza.

L’Associazione, difatti, dichiara, sin d’ora, la propria assoluta volontà di iscriversi al Campionato di Eccellenza per l’anno sportivo 2021/2022, ove ciò sia possibile in condizioni di piena sicurezza per tutti”.

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Venerdì 3 ottobre sciopero generale CGIL in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

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Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

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Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

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“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.

“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.

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Antonio Bianco:”Reprimere il dissenso per nascondere la pulizia etnica di Israele”

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Il dissenso deve essere zittito, i social ammoniti e, se perseverano, chiusi. La singola voce redarguita con minacce velate che lo richiamano al suo ruolo istituzionale di pubblico ufficiale e docente che non gli consentirebbe – il condizionale è d’obbligo! – di ritenere vergognoso il comportamento del governo italiano assunto nei confronti del genocidio perpetrato a Gaza. Si vuole limitare la libertà di parola, espressa in forma associata o individuale, pur di giustificare l’ignavia del governo italiano che resta a guardare la pulizia etnica di Netanyahu mostrata in diretta TV con immagini violente, ingiustificate, inumane. Non è un video game, ma la cruda realtà di bambini, di donne, di uomini inermi uccisi negli atti di vita quotidiana oppure mentre soccorrono altri sventurati colpiti dai bombardamenti israeliani. Né meraviglia la manifestazione spontanea dei giorniscorsi, circa 1 milione di persone, che ha messo in luce lo sdegno e la vergona espressa dalla gente comune nei confronti dell’Italia che, giustifica, aiuta e supporta Israele senza che siano stati messi in stand by gli accordi sull’invio di armi (Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2025, articolo di Alessia Grossi). Certo sono ingiustificabili le azioni violente attuate durante le manifestazioni pacifiche, ma non si può nemmeno accettare che il governo non riconosca la valenza della manifestazione del 25 ottobre che volevamettere al centro del dibattito il senso di umanità,smarrita da menti orientate al genocidio dei palestinesi quale unico fine della missione di governo. 

Azione politica e scelte che secondo Rula Jebreal, giornalista, nata ad Haifa ma anche cittadina israeliana, ospite di Accordi&Disaccordi sul Nove, le fanno affermare: “Gli ultimi sondaggi israeliani dicono che il 78% della popolazione è a favore delle politiche genocide di Israele (Il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2025). Non dobbiamo restare in silenzio, non deve essere represso il dissenso manifestato in forma pacifica né la libertà di pensiero, il senso di umanità pervada la politica della Meloni e del suo governo.

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