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Emergenza Covid – Vittorio Melito:”Situazione ospedale preoccupante”

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Ho cercato per qualche giorno di evitare ulteriori noiosi interventi, ma la lettera del Comitato Tutela e Salvaguardia ospedale e salute pubblica pubblicata su “Il Mattino” del 22/11/2020 a me sembra grave e preoccupante.

Se le cose stanno così, è oltremodo opportuno – per la tranquillità di tutti, compresa la direzione della ASL e del presidio ospedaliero – che venga effettuata una ispezione dei NAS, a tutto campo, non limitata come il 5 novembre alla zona Covid appena aperta nell’area dismessa. Invito il suddetto comitato, ma anche le suddette direzioni, a farne espressa richiesta di effettuazione senza preavviso: chi volesse può fare riferimento pure a questo mio sommesso invito.

Il Sant’Ottone Frangipane è l’unico ospedale Covid della ASL Avellino; a Sant’Angelo dei Lombardi non è stato fatto neanche quel poco che era stato preventivato, nonostante i fondi impegnati, il che non ha impedito al Don Gnocchi, struttura annessa, di diventare focolaio, trasformando convalescenti speranzosi di riabilitazione in pazienti Covid.

Come denunzia il Comitato, ad Ariano c’è una sola TAC che va sanificata di volta in volta, con ritardo e pregiudizio dei pazienti non Covid. Ciò nonostante, la Direzione Generale della ASL ha deliberato, con atto n. 1367 del 20/10/2020, l’aggiudicazione dei lavori di riqualificazione del locale adibito a sala TAC dell’unità operativa del P.O. di Sant’Angelo dei Lombardi, la stessa dove – come sappiamo tutti – è funzionante anche la risonanza magnetica. Quindi, in questi giorni, dove non ci sono malati Covid ma c’è la RMN, si aggiunge una nuova TAC; dove ci sono i malati Covid si tira avanti con una sola TAC, con tanto onorato servizio ma forse oramai un po’ obsoleta.

La promiscuità pare sia la regola nell’ospedale arianese, dove però essa sarebbe stata evitabilissima se l’area Covid fosse stata concentrata nell’ala vecchia; ma si è voluto che Medicina e Rianimazione sparissero (temporaneamente, ci assicurano), senza però adeguatamente isolarle, se la lettera denunzia il vero. I pazienti non Covid dell’arianese non hanno più terapia intensiva. I posti sono sempre occupati al 100% dai pazienti Covid, anche se sentiamo ripetere che questi dovrebbero essere limitati su scala generale al 30%; quando c’è qualche posto libero è sempre in numero pari ai decessi appena verificatisi: ma non guarisce mai nessuno?

Del resto, è la stessa logica per la quale al trasferimento della Neurologia non ha fatto seguito il programmato ampliamento della Cardiologia, bensì la creazione di una sorta di spogliatoio comune, dove sanitari addetti alle aree Covid e non Covid dismettono indumenti contaminati e non. E l’ospedale persiste ad essere focolaio. Quanta sicurezza sul lavoro c’è per i sanitari? Quanta sicurezza si riflette sull’utenza?

Quaranta anni fa abbiamo vissuto una tragedia immane, che ha lasciato ricordi indelebili in tutti. A costo di sembrare cinico, ricordo che nel comune di Ariano Irpino non ci furono vittime: il Covid è stato un dramma ancora più grande per l’incolumità della collettività arianese.

Questa ora si aspetta dalla massima autorità sanitaria locale, il Sindaco, un intervento autorevole e fermo, che solleciti vigilanza e controllo, coerente con le premesse ed i primissimi atti dell’Amministrazione, senza diplomazie e riguardi che potrebbero apparire in contrasto con la tutela della salute pubblica. “Fate presto!” titolò il Mattino 40 anni fa.

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue, nel 2024 vi sono stati 1090 decessi di lavoratori con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente che ne ha registrati 1041. Sono aumentati del 17,8% gli infortuni in itinere che fanno riferimento ailavoratori che si spostano da casa verso il luogo di lavoro, tra due luoghi di lavoro ovvero per la consumazione del pasto, ritenuto dall’INAIL infortunio sul luogo di lavoro. Le regioni con maggiore incidenza di mortalità sono: la Basilicata, la Campania, la Sardegna, Valle D’Aosta quelle a minore incidenza sono il Veneto e le Marche. Il rischio maggiore di mortalità per età in riferimento ad un milione di occupati è così ripartito: gli ultrasessantacinquenni con 138,3 decessi, i lavoratori tra 55 e 64 anni 54,5, fascia di età maggiormente colpita da mortalità sul posto di lavoro. Mentre i settori lavorativi maggiormente colpiti sono: le costruzioni, il trasporto, il magazzinaggio, le attività manifatturiere, il commercio. Vi è stato anche un incremento dello 0,7% degli infortuni denunciati all’INAIL, passati da 585.356 del 2023 a 589.571 del 2024. Non si può morire per mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, questa scia di sangue proseguirà sin tanto che non si considererà la persona umana sacra e inviolabile, non possiamo sottostare alla deregolamentazione per ottenere il bene o servizio al minor costo per battere la concorrenza. Una società civile punta sulla formazione del lavoratore e del datore di lavoro, attua controlli costanti e capillari dei luoghi di lavoro da parte dell’ispettorato e commina pene certe e senza scappatoie. I richiamidel Presidente della Repubblica ai salari bassi ed aimorti sul lavoro, sono un atto di accusa indiretto alla mancanza della volontà politica volta a garantire ladignità al lavoratore ed alla sua famiglia, il primo maggio deve essere la festa del lavoro non il necrologio su cui si scrivono i nomi dei lavoratori morti.

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti

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La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti. La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. La presentazione del nuovo libro di Maria Sofia Ortu, edito da Polis Sa Edizioni, illustrato da Chiara Savarese, è inserita in un cartellone di eventi dedicati ai più piccoli, all’interno della Festa del Libro in Mediterraneo. ‘Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’ è un volume composto da due racconti: ‘Il soffio del demone ‘ e ‘ Le anime smarrite’ ed è rivolto a ragazzi di terza media – primo superiore. Questo è il terzo libro di Maria Sofia Ortu che sempre con Polis Sa Edizioni ha pubblicato nel 2021 la fiaba ‘ Alì e il mondo sommerso ‘, che ha vinto il Premio Speciale della giuria Costa d’ Amalfi Libri 2021, e nel 2022 ‘Il segreto di Mattia ‘ , che ha ricevuto la menzione speciale della giuria nell’ambito del Premio Costa d’ Amalfi Libri 2023 e la segnalazione particolare della giuria nell’ambito della XXXI edizione del concorso nazionale di letteratura per ragazzi ‘ C’era una volta…Vasco Francesco Fonnesu, sezione 2, testi editi.

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