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Emergenza Covid – Investire nel vaccino?

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Noi italiani siamo un popolo umorale, pronti a contestare qualunque disposizione e, al contempo, a invocare norme severissime. Persino l’uomo forte al comando. Salvo lamentarci, un attimo dopo, della dittatura sanitaria, dei divieti, della mancanza di ‘libertà’. I social sono strapieni di superficiali richieste di lockdown, forse il termine anglosassone nasconde un’attrazione subliminale. Ormai gli asintomatici non vengono distinti nell’ambito dei numeri diramati quotidianamente. Pochi rilevano le differenze. Rimbalzano gli ‘allarme’’ sui ricoveri. Forse vengono ricoverati i sintomatici?

In rete stanno spuntando, in competizione con quelle ‘’storiche’’, agenzie di trading che invitano all’investimento nei fondi di aziende farmaceutiche. Quelle operanti nello sviluppo di vaccini anti-covid. Fondi gestiti dalle banche. Tra le proposte si rilevano i CFD (contracts for difference=contratti per differenza), strumenti complessi e connessi a rischio elevato di perdere denaro rapidamente. Fare trading con i CFD significa ‘comprare’ o ‘vendere’ un numero di contratti di un mercato. I CFD sono prodotti derivati che permettono di fare trading su azioni, forex (mercato valutario), indici e materie prime, senza dover realmente comprare o vendere l’azione.

Si può ‘aprire posizioni’ che prevedono rialzo di prezzo delle azioni (long) e ‘posizioni’ che prevedono ribasso di prezzo (short). Meglio prestare molta attenzione!

Ma quali sono le Aziende Farmaceutiche che si celano (mica tanto, poi..) dietro questi ‘inviti’ a investire?

La francese Sanofi e la britannica GlaxoSmithKline (GSK) dal mese di luglio stanno collaborando per fornire agli U.S.A. milioni di dosi del vaccino anti Covid. Unione europea e Regno Unito hanno già sottoscritto accordi di fornitura. La Sanofi ha collaborato anche con la statunitense Translate Bio.

L’americana Pfizer con la partner BioNTech sviluppa candidati al vaccino ovunque, tranne che in Cina in quanto nella Nazione asiatica la collaborazione in atto vede come partner la cinese Fosum Pharma

L’altra statunitense Moderna ha sviluppato un vaccino che pare essere sicuro.

La Novavax, anch’essa americana, collabora con l’inglese Taskforce Vaccini e il loro studio, in fase tre, è in attesa di licenze nel Regno Unito, in Europa e in altri Stati.

La britannica AstraZeneca ha collaborato con l’Università di Oxford, per il suo candidato al vaccino contro il coronavirus. Il vaccino, ricordiamo, ha avuto la sospensione quando un partecipante/cavia si è ammalato. Nonostante la sosta, la società sostiene che potrebbe presentare il vaccino per l’approvazione entro la fine dell’anno, conseguente distribuzione a partire dall’inizio del 2021.

L’altro gigante americano Johnson & Johnson ha annunciato di essere pronto per la terza fase, e i risultati potrebbero arrivare entro la fine dell’anno o l’inizio del prossimo. Nel 2021, dichiara, potrebbe produrre un miliardo di dosi, ciascuna delle quali richiederebbe una sola iniezione, rispetto alle due dosi richieste dai vaccini, in fase di sviluppo, di Moderna, Pfizer e AstraZeneca.

Contraltare a queste ‘manovre’ economiche, due momenti ‘distanti’ dal tema ‘Covid e l’economia’.

Un episodio avvenuto ieri, sabato 7 novembre, a Lucca: due agenti municipali, donne, inviate su segnalazione presso un Caffè in via Vittorio Veneto, hanno trovato un tavolo con 12 persone assieme, gruppi di sei clienti ad altri tavoli e una condizione generale di mancato distanziamento. Il titolare del bar, invece di invitare gli avventori a smorzare i toni e ad adeguarsi alle richieste, ha infiammato la situazione. Sono volati insulti sessisti e spintoni alle due agenti. A una delle vigilesse hanno fatto volare via il berretto della divisa. E’ stato necessario l’intervento della polizia che ha disposto la chiusura del locale alle 18.

La procura di Firenze ha iscritto nel registro degli indagati Matteo Renzi in merito all’indagine condotta dalla Guardia di Finanza sulla Fondazione Open. L’accusa è di finanziamento illecito ai partiti in relazione ai fondi gestiti dalla fondazione che organizzava la ‘Leopolda’. L’inchiesta ha preso in esame gli anni dal 2012 al 2018 e le accuse sono contestate, dai pubblici ministeri Luca Turco e Antonino Nastasi, anche a Luca Lotti, Maria Elena Boschi (componenti il direttivo della Fondazione in quanto componenti del direttivo della Fondazione). Nella fondazione Open sarebbero confluiti, nel periodo citato, oltre 7,2 milioni di euro in violazione delle norme sul finanziamento ai partiti. Indagati, fin dalle prime fasi delle indagini, anche l’ex presidente di Open Alberto Bianchi e l’imprenditore Marco Carrai.

Ce la faremo!

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Acqua, l’Irpinia non partecipa al teatrino politico: da Volturara la proposta di un fondo di compensazione per finanziare le nuove reti

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La provocazione del sindaco Sarno: “Acqua a tariffa simbolica per tutti i cittadini irpini. All’Alto Calore l’85% dei sindaci irpini non ha partecipato a una gretta speculazione politica, qualcuno si chieda il perché.”

Avellino, 26 ago – La comunità di Volturara Irpina, borgo ricco di sorgenti e cuore idrico dell’Irpinia, che ha rifatto oltre il 70% delle proprie reti, ha sempre affrontato la crisi idrica con serietà e responsabilità. In una fase caratterizzata da speculazioni, demagogia e scarsa serietà istituzionale, ribadiamo questo nostro impegno a tutela di tutti i cittadini della provincia avviando una battaglia per portare gli irpini a essere esentati dal pagamento dell’acqua con l’introduzione di tariffe simboliche. Non è retorica: sono diverse le realtà italiane dove le comunità proprietarie delle sorgenti hanno beneficiato di forniture gratuite con tariffe simboliche. Volturara rappresenta uno dei principali bacini d’acqua della regione, con acque pure e fonti attive come l’“Acqua delle Logge”, l’“Acqua degli Uccelli”, l’Acqua del Cerchio”, “Acqua Mieroli”, “Acqua di Zia Maria”, “Acqua delle Noci” e “Serra”e la Piana del Dragone, con la sua “Bocca”, che incarna la centralità idrica del territorio, elemento vitale che alimenta vaste aree con risorse naturali di eccezionale valore.” Così in una nota Marino Sarno, Sindaco di Volturara Irpina.

“Per tanti anni – aggiunge – la Regione Campania ha pagato somme ingentissime alle Regioni a cui chiedeva aiuto per lo smaltimento dei rifiuti che non riusciva a smaltire. Perché le regioni a cui noi forniamo un bene così prezioso come l’Acqua a loro volta non la pagano adeguatamente? Soprattutto in considerazione della grave crisi idrica che attraversa l’Irpinia, che è la fonte idrica del Mezzogiorno. La nostra battaglia, dunque, non è uno slogan né un esercizio di propaganda: qui in Irpinia – sottolinea Sarno – nascono le sorgenti che dissetano gran parte della Campania, della Basilicata e della Puglia. Da Volturara parte acqua che alimenta oltre tre milioni di utenti. È naturale che i cittadini chiedano un riconoscimento per questo ruolo. La proposta di esenzione dal pagamento è una provocazione che mette sul tavolo un principio di equità, ma non basta fermarsi a enunciazioni di principio: servono soluzioni concrete. Magari con un “Fondo di compensazione idrica” regionale, finanziato da Regione Campania, Governo e Acquedotto pugliese, che diventi un vero Piano Marshall al fine di risolvere definitivamente un’emergenza che nel 2025 non può che essere definita vergognosa. In questo modo, i cittadini dei territori che danno acqua non saranno penalizzati due volte – con le bollette e con i disagi – ma avranno un ristoro concreto e duraturo. Serve una strategia seria: meno demagogia, più responsabilità. I nostri concittadini non vogliono proclami, vogliono un servizio efficiente e tariffe sostenibili. È questo il terreno sul quale come sindaci dobbiamo muoverci, unendo le forze e pretendendo interventi strutturali da chi ha il dovere di garantirli, respingendo al mittente i tentativi continui di dividere la comunità irpina”.

Va chiarito infine che, contrariamente a quanto affermato da un consigliere della nostra minoranza, l’amministrazione di Volturara ieri era regolarmente rappresentata all’assemblea dei soci dell’Alto Calore Servizi con un proprio delegato. A differenza di chi vive di slogan e insinuazioni, e fa sempre brutte figure, noi abbiamo ascoltato con serietà. Poi, quando è stato chiaro che si voleva mettere ai voti una mozione politica, strumentale, non presente all’ordine del giorno, proposta dal Sindaco di Montella – lo stesso che in passato ha fatto di tutto per togliere servizi essenziali al nostro paese, scuola compresa – abbiamo scelto di non prestare il fianco al teatrino. La nostra comunità merita rispetto, non spettacoli da basso profilo. Non a caso – conclude – l’85% dei sindaci irpini non ha voluto partecipare a un teatrino politico, rifiutando di farsi strumentalizzare da chi continua a dividere la comunità.”____________________

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Strada Tre Torri-Manna-Camporeale-Faeto:”Richiesta riprogrammazione risorse residue disponibili”

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I Gruppi: Comitato Coordinamento Strada Tre Torri-Manna-Camporeale, Fratelli d’Italia, Patto Civico, Moderati per Ariano, Azione, Liberi e Forti e Orizzonti Popolari hanno trasmesso al Presidente Amministrazione Provincia di Avellino, al Presidente Giunta Regione Campania, all’Assessore al Governo del Territorio della Regione Campania, al Presidente IV Commissione Consiglio Regione Campania, al Direttore Generale Regione Campania, al Dirigente Regione Campania, al Sindaco del Comune di Ariano Irpino, ai Parlamentari Nazionali della Provincia di Avellino, ai Consiglieri Regionali della Provincia di Avellino, alla Società Anas SpA ,al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un ampio e articolato documento riguardo la “Richiesta riprogrammazione risorse residue disponibili: intervento infrastrutturale Denominato “Strada Manna- Camporeale-Faeto 1° lotto funzionale. Trasmissione schede interventi” formulata da non ben definiti “Referenti” della Provincia di Avellino e del Comune di Ariano Irpino. I non ben definiti “Referenti” della Provincia di Avellino e del Comune di Ariano Irpino, si sono riuniti il 2-7-2025 presso la Provincia di Avellino, determinando, velatamente, la richiesta, da parte della Provincia di Avellino, alla Regione Campania, della devoluzione delle somme residue pari a 23,771 milioni di euro e nella disponibilità della Provincia di Avellino, appositamente assegnate per la realizzazione dell’intervento della Strada Tre Torri-Manna-Camporeale (1°lotto) in favore del Ripristino della Strada Provinciale 236, interessata da un movimento franoso, per 3,744 milioni di Euro, per il ripristino della strada comunale Creta per 3,500 milioni di Euro e per il Riammagliamento Cardito per 16,527 milioni di Euro. Gli interventi riguardano il ripristino di viabilità esistenti di scarsa importanza strategica e di sviluppo e non è vero che risolvono “alcuni nodi strategici di mobilità provinciale” come viene, impropriamente e inesattamente, affermato dalla Provincia di Avellino nella nota allegata che, comunque, per quanto ci riguarda, devono essere realizzati con altre e apposite fonti di finanziamento ad evitare distrazione di fondi.

Gli interventi di ripristino lungo la Strada Provinciale 236 e della Strada Creta devono essere eseguiti con fondi provinciali, l’intervento di Riammagliamento deve essere eseguito con appositi fondi statali previo ridimensionamento della spesa trattandosi di strada di categoria “F” ovvero Comunale. E’ evidente lo scippo che viene consumato che non consentirà mai più la realizzazione della strada Tre Torri-Manna- Svincolo Cardito (1° lotto), che rappresenta solo una minima parte della Strada Tre Torri-Manna-Camporeale-Faeto- Termoli ovvero strada di collegamento Tirreno-Adriatico detta anche “Strada dei due mari”.

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Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

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