Attualità
Elezioni Regionali – Le urne hanno deciso
La competizione elettorale disegnata, condizionata dalla Covid19, ha dato responsi che hanno fatto gioire, hanno prodotto rabbia, delusione, sconforto. Ha indotto riflessioni, dando la stura a un numero ridotto di telefonate, rispetto all’acme del reperimento consenso.
Vediamoli, questi nuovi rappresentanti dei territori che siederanno a Palazzo Santa Lucia. In quel di Napoli, la ex Capitale lontana ai tempi dei Borbone. Lontana, oggi, più di sempre.
Il nostro territorio, Valle del Calore, dell’Ufita, Alta Irpinia, dovrà incamminarsi per chiedere e ottenere ‘’audienza’’.
Il Pd, spesso in contrasto con il Governatore uscente e sostenitore del vincitore De Luca, ottiene 8 consiglieri regionali: Maurizio Petracca, Erasmo Mortaruolo, Gennaro Oliviero, Mario Casillo, Loredana Raia, Bruna Fiola, Massimliano Manfredi, Francesco Picarone.
Della maggioranza fa parte la lista civica De Luca Presidente che vede eletti 6 consiglieri: Giovanni Zannini, Vittoria Lettieri, Lucia Fortini, Carmine Mocerino, Paola Raia e Luca Cascone.
Italia Viva, ispirata al redivivo Matteo Renzi, avrà 4 membri: Vincenzo Alaia, Vincenzo Santangelo, Francesco Iovino e Tommaso Pellegrino.
Altra lista civica, sempre in maggioranza, Noi Campani che vede eletti 2 consiglieri: Luigi Abbate e Maria Luigia Iodice.
La lista Davvero-Partito Animalista, 1 consigliere, Livio Petittomolto votato ad Avellino.
La lista Fare democratico Popolari ha ottenuto 2 eletti: Felice Di Maiolo e l’assessore regionale uscente Corrado Matera.
Campania Libera vedrà sugli scranni regionali 2 eletti: Giovanni Porcelli e Giovanni Savastano.
Il Partito socialista avrà in consiglio 1 eletto: Andrea Volpe
Sempre in maggioranza Europa Verde Demos 1 consigliere:Francesco Borrelli.
+ Campania in Europa 1 consigliere: Fulvio Frezza.
Liberal democratici Moderati avranno 2 consiglieri Giuseppe Sommese e Pasquale Di Fenza.
Centro Democratico 2 consiglieri: Giovanni Mensorio e Maria Raffaella Pisacane.
All’opposizione il Movimento Cinque Stelle 7 eletti: Valeria Ciarambino, Vincenzo Ciampi, Gennaro Saiello, Maria Muscarà, Luigi Cirillo, Michele Cammarano e Salvatore Aversano.
Nel centrodestra oltre al candidato presidente sconfitto Stefano Caldoro, risultano eletti 4 consiglieri di Fratelli d’Italia: Michele Schiano di Visconti, Marco Nonno, Nunzio Carpentieri e Alfonso Piscitelli. Forza Italia 2 consiglieri: Anna Rita Patriarca e Massimo Grimaldi: Lega–Salvini 3 eletti: Severino Nappi, Attilio Pierro e Gianpiero Zinzi. Unione di Centro 1 eletto: Gennaro Cinque.
In base alla Legge Elettorale Regionale la provincia di Avellino, Circoscrizione, esprime e ha diritto a 4 consiglieri. Li abbiamo citati prima: Maurizio Petracca (14851 voti) del PD, Vincenzo Alaia (15.725) di Italia Viva, Livio Petitto (11.829) della lista Davvero Verdi, l’ex Sindaco di Avellino Vincenzo Ciampi (1.673) del Movimento 5 Stelle M5S. Hanno messo insieme 35.551 voti. Il tempo ci dirà.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
