Attualità
Dimensionamento scolastico, il presidente Buonopane:“Pronta proposta”
																								
												
												
											Buonopane:”Pronta proposta di delibera per chiedere alla Regione di opporsi a quanto previsto dalla legge di bilancio. Rischiano di perdere numerose dirigenze”
“La scuola va preservata e non ingiuriata. Non possiamo accettare quanto previsto dal comma 557 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio, relativo alla Riforma della definizione e riorganizzazione del sistema della rete scolastica. Tale comma porta alla cancellazione una serie di dirigenze sul nostro territorio. Un’altra spallata alle nostre comunità, un’ulteriore spinta allo spopolamento del territorio”. E’ quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, che nella prossima seduta di Consiglio Provinciale – in programma venerdì 24 marzo – presenterà una proposta di deliberazione per fare voti alla Regione Campania, affinché adotti ogni utile azione per bloccarne l’applicazione.
Con la Legge di Bilancio si modifica il previgente parametro,stabilendo che il contingente organico dei dirigenti scolastici e dei DSGA sia distribuito con l’applicazione di un coefficiente non inferiore a 900 e non superiore a 1000.
“Significa mortificare il nostro sistema scolastico. Avremmo dirigenti costretti a guidare plessi distribuiti in diversi comuni e a chilometri di distanza – sottolinea il presidente Buonopane – Di qui, la volontà di cercare di evitare questa situazione”.
Nella proposta di delibera si esprime “netta contrarietà all’applicazione del coefficiente di 900 studenti”; si chiede di “dichiarare non applicabile per la provincia di Avellino il coefficiente di 900, in quanto, gli Istituti scolastici sono ubicati in comuni montani o svantaggiati, che, pertanto, devono essere salvaguardati”.
Con la proposta di delibera, inoltre, si fa voti alla Regione Campania “affinché si opponga in tutte le sedi all’applicazione di quanto previsto dalla norma; si impegni in sede di Conferenza unificata per l’applicazione, nelle regioni con scarsa densità demografica, con la quasi totalità di comuni montani e svantaggiati e con calo demografico, del coefficiente di 600 studenti per determinare il contingente dei Dirigenti scolastici e dei DSGA e del numero minimo di 400 studenti per la determinazione dell’autonomia scolastica; promuova presso il Ministero dell’Istruzione e del merito la rimodulazione sostanziale del numero minimo degli studenti occorrenti per la formazione delle classi in territori montani/svantaggiati; adotti le Linee Guida sul dimensionamento della rete scolastica per l’A.S. 2024-2025 mantenendo l’attuale parametro di 400 alunni ai fini dell’autonomia scolastica; preveda adeguate risorse, al fine di programmare l’offerta scolastica, con necessari servizi (mensa, trasporto scolastico, etc.), al fine di garantire il diritto allo studio agli studenti residenti nei piccoli comuni le cui scuole sono a rischio di chiusura; dia rapido riscontro ai territori e alla comunità scolastica, istituendo un tavolo permanente di discussione e confronto”.
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La scorta di Ranucci siamo noi
														L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
														Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
