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“DICIAMO NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE”

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25 novembre 2020 -Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2020”, l’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino, in stretta collaborazione con il Centro Antiviolenza “Ananke”, facente parte dell’Azienda Speciale Consortile per la gestione delle politiche sociali nei comuni dell’ambito territoriale n. A1 e la rete di associazioni presenti sul territorio, ha pianificato una serie di iniziative volte a sensibilizzare e informare la cittadinanza sul problema della violenza di genere e spingere ad agire per il cambiamento.

La violenza contro le donne è un problema universale che non conosce confini culturali e nega alle vittime pari opportunità e pari diritti.

L’epidemia di Coronavirus ha accresciuto il rischio di violenza sulle donne, poiché se da un lato la convivenza e il confinamento forzati hanno aggravato situazioni di violenza preesistenti all’interno della famiglia, dall’altro l’emergenza sanitaria ha drasticamente ridotto le possibilità per le donne di formulare delle richieste di aiuto.

Mantieni la distanza. Tutela te e proteggi gli altri.

Certe volte, però, stare lontani non basta. Se subisci violenza chiedi aiuto.”

-Se sei una donna e subisci violenza chiama il numero nazionale di pubblica utilità 1522, contatta il centro antiviolenza territoriale ANANKE al numero verde 800589625, se sei in pericolo di vita rivolgiti alle forze dell’ordine-

La campagna pubblicitaria sociale “Diciamo No alla violenza sulle donne” informerà i cittadini attraverso del materiale divulgativo distribuito nelle attività commerciali, farmacie, studi medici, mezzi di trasporto della Azienda Mobilità Ufitana e attraverso dei seminari interattivi su internet, a cura dell’Associazione “CulturAttiva”.

L’iniziativa coinvolgerà anche le scuole cittadine di ogni ordine e grado che sono state invitate a promuovere dei momenti di riflessione sul tema e a diffondere le informazioni di pubblica utilità rispetto ai percorsi di uscita dalla violenza di genere.

In fine, per l’occasione, sarà illuminato di rosso il Castello Normanno, monumento simbolo della Città di Ariano.

All’iniziativa promossa dal Comune di Ariano Irpino hanno aderito l’Azienda Speciale consortile per i servizi sociali, che ha inteso estendere il progetto ai ventinove comuni facenti parte dell’ambito n.A1, la FederFarma di Avellino, l’Azienda Mobilità Ufitana, le associazioni dei commercianti arianesi e la Diocesi di Ariano Irpino e Lacedonia.

La condanna alla violenza contro le donne deve essere unanime, così come l’azione e la mobilitazione perché il fenomeno, in continua crescita, venga efficacemente contrastato.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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