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Politica

Da Harambee comunicato sul braccialetto bianco: “Ci vediamo fra 110 giorni”

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Per noi di Harambee missione compiuta. Caso e Gambacorta figurano come candidati trasparenti sul sito riparteilfuturo.it. Da oggi, con la loro adesione all’iniziativa

“Riparte il Futuro”, abbiamo due candidati con dei precisi impegni. Siamo felici e orgogliosi di questo. Ciò significa che Ariano, se i due candidati a sindaco saranno di parola, sarà uno dei comuni nobili in cui praticare il clientelismo, la corruzione, le truffe e i favoritismi delle famiglie e della casta sarà al limite dell’impossibile. Ma capiamo insieme a cosa si sono sobbarcati i nostri candidati. Per cominciare si sono impegnati a risolvere i loro potenziali conflitti di interessi. Partiamo da Gambacorta. Il suo datore di lavoro, la Fondazione Biogem, è affittuario del Comune di Ariano per i terreni presso il PIP di Camporeale. Attualmente la fondazione paga un prezzo di locazione esiguo la qual cosa in un Comune in predissesto finanziario come Ariano si configura come un’assurdità. Qualora Gambacorta sarà eletto sindaco questa situazione sarebbe una palese violazione della Carta di Pisa inclusa negli impegni del Braccialetto Bianco. Quindi se Gambacorta manterrà la parola dovrà necessariamente rivedere l’affitto del suo datore di lavoro, così da risolvere il suo evidente attuale conflitto di interessi. Ma questa solo per dirne una. Quanto a Caso, per restare negli esempi, dovrà in qualità di sindaco costituire il Comune come parte civile in tutti i processi, anche quelli dove eventualmente figurano fratelli, cognate, figli, nuore, nonne, bisnonni e altri congiunti. Molti altri sono gli impegni che i candidati si sono assunti col Braccialetto Bianco. Esso vale sia per i sindaci che per le loro relative maggioranze consiliari e giunte. Siamo certi che i due candidati ne siano del tutto consapevoli, altrimenti il successo di Harambee si configurerebbe come una operazione “Mastriello” tutta a favore della cittadinanza, della legalità e della trasparenza. Come da impegni con Riparte il Futuro Caso e Gambacorta dovranno nei primi 100 giorni far diventare la Carta di Pisa operativa quindi qualora non la rispettino saranno vincolati a dimettersi. Qualora non dovessero approvare la Carta di Pisa nei primi 100 giorni allora ci sentiremo in diritto di chiamarli come si chiamano quelli che promettono e non mantengono: degli emeriti bugiardi, dei Laomedonte senza vergogna o, che dir si voglia, dei buffoni. Da garantisti quali siamo ad Harambee siamo invece sicuri che chiunque dei due sarà eletto  rispetterà tutti gli impegni presi col Braccialetto Bianco a partire soprattutto dalla Carta di Pisa. Per concludere, facciamo i nostri più sentiti complimenti a Caso e Gambacorta, ci vediamo fra 110 giorni esatti in consiglio comunale.

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Attualità

Aumenti Tariffe Idriche, D’Agostino (FI): “Le inefficienze del passato non ricadano sui cittadini”

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Avellino, 11 ago – “Gli aumenti delle tariffe idriche, deliberati recentemente dall’EIC Campania, rappresentano un ulteriore salasso per famiglie e imprese già in grande difficoltà. È paradossale e inaccettabile che si rincarino le tariffe di un bene primario come l’acqua, con aumenti fino al 46% in pochi anni. Non possiamo permettere che i cittadini paghino il prezzo dell’inefficienza e della cattiva gestione degli enti pubblici.” Così Angelo Antonio D’Agostino, Segretario provinciale di Forza Italia Avellino e Responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo, si dice contrario agli incrementi stabiliti dall’Ente Idrico Campano, che prevedono rialzi progressivi fino al 2027. Il dirigente azzurro sottolinea come questi rincari rappresentino “una vera e propria stangata per le famiglie e le imprese irpine e sannite, costrette a spese insostenibili per un servizio che spesso non garantisce nemmeno standard qualitativi adeguati”.

“Non serve coprire i buchi di bilancio e i debiti accumulati senza prima cambiare radicalmente il metodo di gestione – prosegue D’Agostino –. Chiediamo che ci sia un impegno corale per assicurare un efficiente ammodernamento delle reti idriche, che ancora oggi disperdono troppa acqua, e soprattutto un piano serio di rilancio che non scarichi i costi del dissesto sulla pelle dei cittadini”.

Forza Italia si batterà in tutte le sedi istituzionali per bloccare questi aumenti e per promuovere una riforma strutturale del sistema idrico regionale che metta al centro efficienza, sostenibilità economica e tutela degli utenti. “I cittadini meritano un servizio idrico di qualità a tariffe eque, non salassi per rimediare alle gestioni del passato”, conclude D’Agostino.

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News

Nomine ai vertici delle aziende sanitarie, il presidente Buonopane si congratula con i manager Conte,Perito e Limone

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Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, rivolge gli auguri di buon lavoro ai nuovi direttori generali dell’Asl di Avellino, Maria Concetta Conte e dell’Azienda ospedaliera “San Giuseppe Moscati”, Germano Perito. “Sono certo che non mancheranno occasioni di collaborazione – dichiara il presidente Buonopane -. I dottori Conte e Perito sono manager di primissimo piano che hanno già dimostrato straordinarie qualità al vertice di aziende sanitarie. Al loro fianco, direttori sanitari e amministrativi dal curriculum di tutto rispetto. Ringraziamenti ed elogi per il lavoro svolto all’uscente direttore generale dell’Asl di Avellino, Mario Ferrante”.

“È questa l’occasione – aggiunge il presidente Buonopane – per esprimere vive congratulazioni al dottore Antonio Limone, nostro conterraneo, che saprà guidare nel migliore dei modi, in linea con quanto fatto all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, l’Asl di Caserta. Il Governo regionale sia per l’Irpinia sia per Terra di Lavoro ha individuato manager dalle indubbie doti organizzative e umane”.  

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Attualità

Confesercenti, Marinelli: anche in Irpinia preoccupazione per ricadute negative dazi

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“Tra le imprese irpine che lavorano sui mercati internazionali con l’esportazione di prodotti del territorio, ma parzialmente anche tra le attività commerciali che vendono principalmente merci di importazione cresce, come nel resto del Paese, la preoccupazione per la guerra dei dazi scatenata Oltreoceano”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

“Al di là delle consuete difficoltà – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – legate a problemi strutturali e congiunturali connessi all’andamento dell’economia, si aggiunge un ulteriore motivo di incertezza per le realtà produttive e del terziario, che conferma semmai ve ne fosse bisogno come in uno scenario globalizzato gli avvenimenti internazionali, anche di altri continenti, possono avere ricadute dirette sulle prospettive di aziende locali di grandi o piccole dimensioni e sulla spesa delle famiglie. 

L’accordo a perdere portato avanti dalla presidente della Commissione dell’Unione europea, Ursula von der Leyen, con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con il quale sostanzialmente si accetta l’introduzione unilaterale di dazi al 15%, accordo ancora tutto da verificare, anche per altri aspetti, appare come un ulteriore costo ed ostacolo per le imprese interessate, che rischia di essere scaricato anche sul mercato interno e quindi sull’intera filiera e in ultima istanza sui consumatori.

Una situazione persino paradossale, che va affrontata nelle sedi deputate in maniera adeguata. La Confesercenti infatti ritiene che si debba non solo evitare l’effetto boomerang, ma anche l’ipotesi di investimento di ingenti risorse finanziarie pubbliche per ridurre il gap delle esportazioni, mentre sarebbe più opportuno concentrarsi sui consumi interni, che in tempi di crisi e di incertezza generale resta l’unica leva per la crescita dell’economia e del Pil. 

Andrebbero insomma previsti ristori mirati e limitati per le aziende esportatrici, ma soprattutto occorre puntare sul sostegno al reddito delle famiglie, per far ripartire i consumi, aiutando così anche indirettamente le aziende più colpite, ma allo stesso tempo tutto il comparto commerciale e produttivo, che comunque risentirà dell’effetto dei dazi.

I dati Istat sul Prodotto interno lordo, relativo al secondo trimestre dell’anno in effetti già segnano un arretramento dello 0,1% rispetto ai primi tre mesi dell’anno (che corrisponde a 327 milioni di euro in meno nell’intero Paese), mentre in termini tendenziali la variazione di crescita scende dallo 0,7 allo 0,4%. 

Nei prossimi mesi, in definitiva, potrebbero registrarsi ulteriori cali nei consumi interni, che costituirebbero un duro colpo per imprese, occupazione e tenore di vita delle persone”.

“Per contrastare l’effetto dazi sulla nostra economia – conclude Marinelli –, attraverso provvedimenti delle istituzioni centrali, occorre sostenere i consumi, dichiarare guerra ai contratti pirata e sostenerel’imprenditorialità giovanile, mentre sul piano locale avviare una serie di iniziative promozionali”.

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