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Confesercenti, Marinelli: vendite in calo, stallo del commercio irpino

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“Il commercio in Irpinia, come nel resto del Paese, sta vivendo una situazione di stallo, che desta grande preoccupazione”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale della Confesercenti di Avellino.

“I dati Istat – prosegue il dirigente dell’associaizone di categoria – sulle vendite nel mese di giugno rassegnano un leggero arretramento rispetto al mese precedente (-0,2% in valore e in volume) e un calo più vistoso rispetto allo stesso periodo del 2023 (-1% in valore e -1,8% in volume). Solitamente il mese di giugno è caratterizzato da un aumento dei consumi, ma questa volta non è andata così. A destare timore nel settore è poi soprattutto una tendenza che negli ultimi tempi, segnati da una crisi economica generale, sta emergendo: ogni volta che si registra un timido segnale positivo, ci tocca successivamente prendere atto di nuovi passi indietro. Non ci sono ancora, insomma, le condizioni per una vera e duratura inversione di rotta, nonostante il clima di fiducia delle famiglie stia lentamente riprendendo quota e alcuni indicatori macroeconomici appaiono leggermente positivi. Resta, dunque, una fase di ristagno, con un valore dei consumi sostanzialmente immobile e un volume ridotto rispetto al passato, a causa dell’inflazione e dei costi di gestione maggiorati. Nel Mezzogiorno e nelle aree interne, inoltre, la situazione è ancora più difficile, come più volte abbiamo rilevato, soprattutto in assenza di realtà produttive o di un flusso turistico che possano fare da volano.

In particolare, per quel che riguarda i dati del mese di giugno, le vendite di beni alimentari scendono su base mensile (-0,2% in valore e -0,3% in volume) e hanno risultati contrastanti su base annua (+ 0,1% in valore e -1,6% in volume). Per i generi non alimentari, scendono in valore e in volume (-0,2%) su base mensile e su base annua (-1,7% e -1,9%).

In dettaglio, le categorie di prodotti più colpite dalla contrazione sono le calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-5,1%), che non a caso sono tra i generi considerati di maggiore interesse durante i saldi estivi, e i mobili, gli articoli tessili e l’arredamento (-5%). Fanno eccezione invece i prodotti di profumeria e cura della persona, che segnano un rialzo delle vendite (+3,3%) e quelli del segmento foto-ottica e pellicole, supporti magnetici, strumenti musicali (+2,5%).

E’ significativo che rispetto a giugno 2023, il valore complessivo delle vendite al dettaglio per le imprese operanti su piccole superfici sia in netto calo (-2,0%), mentre è in aumento per la grande distribuzione (+0,5%), ma arretra anche il commercio elettronico (-3,9%), che durante l’emergenza Covid aveva raggiunto picchi molto elevati.

“Risulta evidente – conclude Marinelli – che occorre maggiore determinazione e coraggio da parte degli enti locali, delle istituzioni nazionali e di quelle comunitarie nell’adozione di misure specifiche di sostegno alle attività e per il recupero del potere di acquisto delle famiglie. Altrimenti, non si va da nessuna parte”.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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