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Confesercenti, Marinelli: sulle imprese irpine la stangata dei costi energetici. Decreto taglia-bollette insufficiente

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«Sulle piccole imprese irpine, come del resto del Paese, si sta per abbattere la stangata dell’incremento dei costi energetici, che rischia di vanificare i segnali di ripresa. Il decreto taglia-bollette del governo da solo non basta a scongiurare gli effetti negativi». Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino.

«Il notevole aumento del prezzo dell’energia elettrica – ha proseguito il dirigente dell’associazione di categoria –, pari a circa il 30% rispetto al trimestre precedente, annunciato dall’autorità del settore e concretizzato dagli inizi di ottobre, per il cosiddetto “mercato di maggior tutela”, avrà un peso rilevante per i bilanci delle famiglie ed ancora di più per negozi, bar e ristoranti. Se le famiglie saranno costrette a spendere mediamente 350 euro in più all’anno, un negozio con 10 Kilowatt di potenza disponibile e un consumo energetico di 15mila Kwh all’anno vedrà lievitare la bolletta di circa 1.050 euro; un bar, con un consumo medio di 30mila Kwh annui avrà un aumento di circa 2.000 euro, mentre un ristorante con un consumo medio di 70mila Kwh avrà un appesantimento di circa 4.100 euro in più all’anno, solo per la bolletta elettrica. Una situazione che desta giustamente non poche preoccupazioni negli operatori del terziario».

«Il decreto per ridurre le tariffe varato dal governo – ha concluso Marinelli – ha senz’altro attenuato l’impatto dei rincari, ma gli effetti degli aumenti sulle imprese di minori dimensioni rischiano comunque di essere molto pesanti. Occorre fare di più, altrimenti potremo trovarci presto di fronte all’azzeramento dei segnali di ripresa registrati negli ultimi mesi per molte micro attività. Per questa ragione la Confesercenti nazionale propone il taglio di accise, Iva e addizionali regionali che pesano su energia elettrica e gas; ma bisogna anche sostenere e favorire maggiormente l’aggregazione delle piccole attività in consorzi e gruppi di acquisto, che permettono un approvvigionamento energetico più sostenibile. Positivo, inoltre, il paventato prolungamento di sostegni e cassa integrazione in deroga e fondo di integrazione salariale, per mantenere i livelli occupazionali di tantissime imprese del terziario locale, anche da noi sollecitato».  

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Parcheggio gratuito al “Silos Calvario” (3° livello)

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Misura straordinaria per sostenere il commercio e agevolare l’accesso al centro

Per sostenere le attività commerciali e agevolare l’accesso al centro cittadino durante i lavori di riqualificazione delle Piazze, l’Amministrazione comunale ha disposto la sospensione temporanea della sosta a pagamento al terzo livello del parcheggio “Silos Calvario”.

La decisione è stata formalizzata con la Delibera di Giunta comunale n. 91 del 29 aprile 2025 e rappresenta una misura concreta a favore della cittadinanza, dei visitatori e degli esercenti, in un momento in cui il centro storico è interessato da importanti interventi di miglioramento urbanistico.

La sospensione della tariffazione riguarda esclusivamente il terzo livello del parcheggio e rimarrà in vigore per tutta la durata dei lavori, con l’obiettivo di incentivare la fruizione del centro e limitare eventuali disagi.

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue

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Il primo maggio porta con sé una scia di sangue, nel 2024 vi sono stati 1090 decessi di lavoratori con un incremento del 4,7% rispetto all’anno precedente che ne ha registrati 1041. Sono aumentati del 17,8% gli infortuni in itinere che fanno riferimento ailavoratori che si spostano da casa verso il luogo di lavoro, tra due luoghi di lavoro ovvero per la consumazione del pasto, ritenuto dall’INAIL infortunio sul luogo di lavoro. Le regioni con maggiore incidenza di mortalità sono: la Basilicata, la Campania, la Sardegna, Valle D’Aosta quelle a minore incidenza sono il Veneto e le Marche. Il rischio maggiore di mortalità per età in riferimento ad un milione di occupati è così ripartito: gli ultrasessantacinquenni con 138,3 decessi, i lavoratori tra 55 e 64 anni 54,5, fascia di età maggiormente colpita da mortalità sul posto di lavoro. Mentre i settori lavorativi maggiormente colpiti sono: le costruzioni, il trasporto, il magazzinaggio, le attività manifatturiere, il commercio. Vi è stato anche un incremento dello 0,7% degli infortuni denunciati all’INAIL, passati da 585.356 del 2023 a 589.571 del 2024. Non si può morire per mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, questa scia di sangue proseguirà sin tanto che non si considererà la persona umana sacra e inviolabile, non possiamo sottostare alla deregolamentazione per ottenere il bene o servizio al minor costo per battere la concorrenza. Una società civile punta sulla formazione del lavoratore e del datore di lavoro, attua controlli costanti e capillari dei luoghi di lavoro da parte dell’ispettorato e commina pene certe e senza scappatoie. I richiamidel Presidente della Repubblica ai salari bassi ed aimorti sul lavoro, sono un atto di accusa indiretto alla mancanza della volontà politica volta a garantire ladignità al lavoratore ed alla sua famiglia, il primo maggio deve essere la festa del lavoro non il necrologio su cui si scrivono i nomi dei lavoratori morti.

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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