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Confesercenti, Marinelli: serve cabina di regia Pnrr in Irpinia, per non sprecare opportunità

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“In Irpinia e nelle aree interne della Campania ancora non si intravede una vera strategia complessiva di intervento per la ripresa e lo svilluppo, che utilizzi a pieno le potenzialità e le disponibilità finanziarie del Pnrr”. E’ l’allarme lanciato da Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

“Nonostante se ne discuta – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – ormai da anni, cioè dalla fase dell’emergenza Covid, e benchè non siano mancati tentativi di definire una cornice generale dell’azione degli enti locali e dei portatori di interessi, pur tra mille incertezze e difficoltà, anche procedurali, il rischio è che un’importante misura che avrebbe dovuto far compiere un salto in avanti, in termini di risposta alla crisi e alle difficoltà strutturali dei territori, avviando un percorso di ripresa e di crescita economica e sociale, possa risolversi in un buco nell’acqua o poco più, come è già successo in passato, con altri strumenti e piani di intervento.

Il Pnrr ormai, infatti, è nella fase operativa, della pubblicazione dei bandi e dell’assegnazione dei fondi, in diversi settori, ma non si scorge un disegno di rilancio della provincia di Avellino e più in generale delle aree interne del Mezzogiorno. Non deve trarre in inganno il fatto che diversi progetti provenienti dall’Irpinia, alcuni dei quali sicuramente pregevoli ed utili alla comunità locale, siano stati ammessi al finanziamento. Il vero nodo non affrontato e rimasto irrisolto è quello della ricaduta concreta e reale, in termini di innovazione, ammodernamento del sistema economico, infrastrutturale e dei servizi, occupazione, qualità della vita dei cittadini e rottura dell’isolamento, con la creazione di un’adeguata rete di connessione e mobilità per persone e merci, che tali interventi sono in grado di determinare.

Insomma, se non c’è una capacità effettiva di trasformazione del tessuto civile e produttivo, nonche delle istituzioni stesse, non potrà esserci nessun cambiamento strutturale, collettivo e duraturo. D’altra parte, diverse indagini sul campo ed i dati ufficiali hanno confermato i timori esistenti sulle capacità progettuali e di accesso ai fondi, da parte di numerosi enti del Mezzogiorno, dovuti ad insufficienza di personale, assenza di figure tecniche specifiche e di profili professionali adeguati, non soltanto nei piccoli Comuni, ma anche in quelli medio-grandi”.

“Alla luce di tutto ciò – conclude Marinelli – è necessario rilanciare con urgenza l’ipotesi di un coordinamento territoriale e di una cabina di regia, insieme alle parti sociali e datoriali, per la definizione di obiettivi congiunti e proposte progettuali, che rispondano alle esigenze di sviluppo dell’Irpinia, dentro un contesto più ampio, tenendo conto di criticità e potenzialità, indirizzando gli investimenti verso i settori trainanti dell’economia, a cominciare dal Commercio e dal Terziario, e sulla riqualificazione dei servizi pubblici, per contrastare la desertificazione, promuovere le eccellenze, tutelare le piccole e piccolissime attività, creare nuove opportunità imprenditoriali e lavorative. Uno sforzo indispensabile, anche se tardivo, per evitare il fallimento”.

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Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania

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Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.

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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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