Attualità
Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.
“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.
Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.
Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.
I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà.
Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore.
L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.
Attualità
Restiamo umani

È inammissibile l’aggressione subita dal turista francese a Milano, sacrosanta è l’indignazione della comunità ebraica che parla di clima di odio crescente, simili atti non appartengono alla società civile e devono essere perseguiti senza apporre eccezioni o condizioni. Dobbiamo “restare umani”, l’altro è sempre una persona della quale possiamo non condividere le idee ma deve essere rispettato il pensiero e garantita l’incolumitàfisica. Il clima di esasperazione viene da lontano, è il frutto della mancata risoluzione della questione palestinese e dall’odio crescente tra palestinesi ed israeliani culminato nell’evento sanguinario di Hamas compiuto il 7 ottobre 2023 con il rapimento ed uccisione di decine di israeliani, atto da condannare per la sua disumanità. La reazione di Israele è stata forte, ancora oggi prosegue senza sosta con l’intento di liberare gli ostaggi ed ottenere i corpi di quelli morti.Gaza è un cumulo di macerie nella quale non possono entrare i rifornimenti bloccati dagli israeliani. Le persone vagano in cerca di cibo, i bimbi sono scheletri che muoiono per fame, gli ammalati e i feriti non possono essere curati per mancanza di ospedali e medicine. A mettere ulteriore benzina sul fuoco sono le frasi di Netanyahu che nega la mancanza di cibo a Gaza, fatto smentito da Trump. Parole che offendono l’intelligenza umana e alimentano, ancor di più, il rancore e l’odio.
A mio avviso, ogni persona o organizzazione dovrebbe condannare come disumana la strage perpetrata da Hamas così come l’agire del governo israeliano nei confronti degli abitanti di Gaza. Forse, potrebbe essere il punto di partenza per fermare la corsa all’odio.
Attualità
Scossa di terremoto nella notte con epicentro a 3 km da Bonito

Un terremoto di magnitudo 3.5 è stato registrato poco prima delle 3 di notte a 3 chilometri da Bonito, in provincia di Avellino e a poca distanza da Benevento. La scossa ha avuto epicentro a una profondità di 17 chilometri. La scossa è stata chiaramente avvertita dalla popolazione in diverse località della provincia di Avellino, in particolare ad Ariano, Grottaminarda e Apice ed in alcune zone del beneventano. Al momento non si segnalano danni a persone o cose, ma come da prassi, la Protezione Civile e le autorità locali stanno effettuando verifiche precauzionali e sono in contatto con i servizi di emergenza.
Attualità
Piccoli ambasciatori del Saharawi ad Ariano

In arrivo anche quest’anno in Irpinia un nutrito gruppo di bambini Saharawi. Il programma di mobilità, sostenuto dalla rete Saharawiinsieme alla rappresentanza del Fronte del Polisario in Italia,promuove nel periodo estivo il progetto “Piccoli Ambasciatori di Pace” per le bambine e i bambini saharawi che vivono nei campi profughi nel territorio algerino della provincia di Tindouf. In Irpinia, per il ventiseiesimo anno consecutivo, i piccoli saranno ospiti dell’associazione di Volontariato Vita che, in cooperazionecon il Rotary Community Corps Avellino Est (e con la collaborazione delle associazioni Club La Tartaruga, Panatlon, Valentina un angelo per la vita, Associazione Nicola Lo Conte, Il paese dei balocchi, Voglia di sorrisi) ha già messo a punto un calendario di attività ludico/ricreative e di conoscenza del territorio che coinvolgerà molte realtà pubbliche e private della provincia e si svolgerà dal 30 luglio al 21 agosto. Già una ventinain tutto le attività e i comuni che hanno aderito all’iniziativa. Lo scopo del progetto, infatti, non è solo quello di offrire visite mediche ai piccoli saharawi ma, soprattutto, di consentire loro l’apertura sul mondo esterno e su realtà nuove e diverse nell’ottica della formazione globale dei piccoli ambasciatori, nonché di favorire la conoscenza della storia Saharawi, ovvero di un territorio del Sahara Occidentale occupato militarmente, a partire dal 1975, dal Marocco, nazione che ha relegato la vita di questo popolo in campi profughi, che insistono in pieno deserto nel territorio algerino, riducendolo ad una condizione ininterrotta e perpetua di precarietà materiale, sociale e culturale. Malgrado ciò, il popolo saharawi compie enormi sforzi per conservare ed arricchire la propria cultura tradizionale e, nell’ottica della tolleranza e dello scambio reciproco, si apre alla modernità, alla tecnica e alla scienza. Ed è soprattutto per tale motivo, in un momento storico in cui il diritto all’autodeterminazione dei popoli è messo in discussione e fatto oggetto di sistematica mortificazione, che la mobilità dei piccoli sarahawi, da sempre improntata alla reciproca conoscenza e valorizzazione delle peculiarità specifiche di ogni popolo e che ha a modello fondante la costruzione di percorsi di pace per i cittadini del domani,assume una valenza ancora più significativa.
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